“Siate famelici e non permettete mai che la vostra passione si spenga”

Intervista al prof. Ludovico Docimo, Presidente della Scuola di Medicina e Chirurgia

“Dopo 100 giorni di insediamento devo sottolineare di aver trovato una perfetta organizzazione per la quale ringrazio il Rettore Gianfranco Nicoletti e il prof. Francesco Catapano (ex Presidente, n.d.r.). Sono eredi con me dell’antica tradizione del Policlinico, che gravita nel centro storico da alcune centinaia di anni. Il cambio alla guida favorisce sicuramente gli entusiasmi: speriamo di fare tante cose. C’è un punto nodale imprescindibile però: formare al meglio i nostri studenti, che sono sempre attivi e numerosi”.
Esordisce così il prof. Ludovico Docimo, neo Presidente della Scuola di Medicina e Chirurgia. Che vanta un’offerta formativa importante come la storia che custodisce: quattro Corsi di Laurea Magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia (con sedi a Napoli e Caserta, e offerto anche in lingua inglese) e in Odontoiatria e Protesi dentaria, 14 Triennali in Professioni Sanitarie e una Magistrale biennale in Scienze infermieristiche e ostetriche. Da un lato un passato solido che si manifesta sotto forma di una tradizione da conservare e trasmettere alle generazioni a venire, dall’altro il futuro che chiede di essere affrontato già nel presente attraverso l’apertura costante all’innovazione.

La sfida di Caivano

E infatti in quest’ottica si inserisce la prossima novità didattica: l’attivazione di un Corso Magistrale interdipartimentale in Ingegneria biomedica. “Sarà un’opportunità molto importante, c’è una forte esigenza di competenze nuove. A breve dovrebbe essere varato in Senato Accademico e potremo procedere con i passaggi successivi”.
Uno sguardo anche ai test d’ingresso per diventare studenti della Vanvitelli: “In attesa dell’ultima giornata di Tolc-Med del 30 luglio, prendiamo atto con orgoglio che coloro che hanno sostenuto la prova già lo scorso 28 maggio si sono dimostrati molto preparati, anche più del previsto. Tra Napoli e Caserta, ne accoglieremo 650 – ai quali vanno aggiunte anche le future matricole di Odontoiatria e Medicina in inglese – e con queste premesse, per noi, diventa tutto più facile durante il percorso di formazione”. Nel frattempo Docimo coccola anche l’area di Professioni sanitarie, il cui test avrà luogo il 5 settembre. “Parliamo di 1200 iscritti circa ogni anno. L’aspetto interessante – dice – è che i Corsi si svolgono presso la nostra università, certo, ma anche presso Asl e Aziende ospedaliere di importanti province: Napoli, Caserta, Avellino”.
Tuttavia, la vera sfida ora è Caivano, dove sta sorgendo un Polo universitario di cui la Vanvitelli è capofila – lo scorso 5 maggio la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in occasione dell’inaugurazione di un centro sportivo, ha incontrato il Rettore Nicoletti per discuterne brevemente. Il progetto prevede di strutturare un’area di oltre 3800 mq, con Aula Magna, uffici, biblioteca, area relax; il tutto – si legge – con tecniche di costruzione a impatto zero. La Scuola sarà certamente protagonista perché dei quattro Corsi di Laurea previsti, uno dei primi a partire ad ottobre sarà quello di Infermieristica. “Dirotteremo circa 30 studentesse e studenti – annuncia il docentela Delegata e il Rettore si recano costantemente sul luogo per far sì che tutto proceda al meglio, entro i tempi stabiliti”.
Al netto del Corso che preparerà gli infermieri di domani – “ne accogliamo in totale 530 ogni dodici mesi, senza dimenticare anche Nursing, in linea con l’esigenza di una maggiore internazionalizzazione” – sono tutte le Professioni sanitarie a rivestire un ruolo fondamentale nel sistema sanitario di oggi: “parliamo di figure che devono avere un grado culturale elevato, tanto a livello biomedico che generale; aggiungerei anche organizzativo e manageriale. Parliamo di Triennali che integrano assistenza e cura. Ci aspettiamo, come sempre, migliaia di candidati al test”. Quale che sia il percorso scelto della Scuola, non ci sono alternative: “bisogna impegnarsi al massimo”. E poco importa se possa “sembrare banale, occorre ribadirlo, perché è questa la fase della vita in cui si immagazzinano competenze, insegnamenti, e pure le difficoltà della professione”.
Solo una strada è percorribile: “si diventa bravi studiando e vivendo sempre l’università”. Perciò, l’invito a diventare “una piacevole spina nel fianco per noi docenti; siate famelici e non permettete mai che la vostra passione si spenga”. D’altra parte, infatti, le aspiranti matricole troveranno “docenti molto attenti alla creazione di un rapporto saldo e che, essendo studiosi di grande prestigio a livello nazionale e internazionale, vincitori di progetti europei, Presidenti di Scuole, possono imprimere nei ragazzi un modello di vita e di comportamento”.

La Scuola di Medicina e Chirurgia è a cura di Claudio Tranchino
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Guida Universitaria – Pagina 94

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