Valutazione “le cose funzionano se si lavora in squadra”

“Promuovere l’ascolto delle rappresentanze studentesche nelle scelte degli Organi universitari garantisce un ruolo attivo e partecipe nei processi di Assicurazione della Qualità e incoraggia la nostra inclusione a tutti i livelli”, afferma Nicola Maria Tarantino, rappresentante degli studenti in Consiglio di Amministrazione, nel pomeriggio del 24 febbraio quando, presso il Dipartimento di Scienze Politiche, ha illustrato le linee guida del nuovo sistema AVA3 (Autovalutazione, Valutazione, Accreditamento) utilizzato nei processi di Assicurazione della Qualità preposti dall’ANVUR (Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca). Il primo di un ciclo di incontri orientati all’evento cardine dei processi di AQ (Assicurazione della Qualità), che si terrà durante il primo semestre del 2026.
Qualità che si esplica nel grado di vicinanza tra gli obiettivi programmati e i risultati ottenuti in tre categorie principali: didattica, ricerca e terza missione. Nel mirino c’è la massima coerenza tra scelta e attuazione, poiché tutto ciò che verrà dichiarato, prima del primo semestre 2026, verrà valutato per attestarne l’acquisizione. “Lo scopo è creare una forte e stretta sinergia tra corpo studentesco, docenti e personale tecnico amministrativo. Il ponte di informazioni in and out è fondamentale affinché l’Università funzioni al meglio, in termini tecnici, per l’Assicurazione della Qualità. Per poterci migliorare sempre di più l’unico sistema è quello di interloquire, perché le cose funzionano se si lavora in squadra”, sottolinea la prof.ssa Elena Manzo, docente presso il Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale e Presidente del Presidio della Qualità di Ateneo.
Ciò che dice chiarisce il primo elemento dell’acronimo AVA: l’Autovalutazione che, supportata da fonti documentali, rappresenta un momento di riflessione organizzativa che coinvolge tutta la componente studentesca. Su questa linea si trova l’intervento del dott. Raffaele D’Ambrosio, dell’Ufficio per la Valutazione Interna, volto a sensibilizzare gli studenti in merito all’importanza della compilazione dei questionari di valutazione della didattica. Le procedure valutative proseguono con il secondo elemento dell’acronimo: la Valutazione, che consente alla CEV (Commissione di Esperti della Valutazione) di interfacciarsi direttamente con le componenti dell’Ateneo mediante anche una visita in loco. Attrattività, regolarità negli studi, rapporto tra il numero di studenti e docenti, efficacia, internazionalizzazione e sostenibilità economico-finanziaria sono alcuni degli indicatori. Dopo aver predisposto una valutazione finale, il CD (Consiglio Direttivo) redige un rapporto di Accreditamento: terzo ed ultimo elemento dell’acronimo.
L’Accreditamento, che può essere iniziale o periodico, conferisce all’Ateneo il possesso e la permanenza di requisiti che lo rendono conforme allo svolgimento delle attività istituzionali. Con il sistema AVA3, completata la valutazione, viene espresso un giudizio di accreditamento periodico graduato in quattro categorie e non più cinque. Nel 2019 la valutazione ANVUR fu superata dalla Vanvitelli con giudizio pienamente soddisfacente (B+). Tra le altre novità del sistema AVA3: una maggiore attenzione alle sedi dei vari Dipartimenti, la valutazione dei dottorati di ricerca e la specificità dei Corsi di Laurea in Medicina e Chirurgia che verranno tutti valutati, dal momento che l’ANVUR ha aderito al programma WFME (World Federation for Medical Education), volto all’ottenimento di una laurea sempre più abilitante e impattante a livello mondiale.
“È importante che ci sia una sorta di trade union tra tutte le rappresentanze studentesche di Ateneo, poiché gli studenti sono le prime sentinelle, in quanto fruitori, dei servizi universitari”, conclude Tarantino.
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Ateneapoli – n. 4 – 2025 – Pagina 30

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