Palazzo Santa Maria Porta Coeli, sede storica in pieno centro a via Duomo, ospita Studi Letterari, Linguistici e Comparati, il Dipartimento più grande di tutto l’Ateneo. Innanzitutto per immatricolati, che in quest’anno accademico sono arrivati a toccare quota 1509 tra tutti i Corsi – in leggero calo rispetto agli anni precedenti. E pure per offerta formativa. Sono tre, infatti, le Triennali: Lingue e Culture Comparate; Lingue, Letterature e Culture dell’Europa e delle Americhe; Mediazione Linguistica e Culturale. Quattro le Magistrali: Letterature e Culture Comparate; Lingue e Letterature Europee e Americane; Lingua e Cultura Italiana per Stranieri; Traduzione Specialistica. Quest’ultima, tra l’altro, è stata selezionata di recente per far parte della prestigiosa rete European Master’s in Translation, riconoscimento assegnato dalla Direzione Generale della Traduzione della Commissione Europea.
“Il mio è un appello alla motivazione: deve essere forte, altrimenti si può andare incontro a complicazioni difficili da superare. È importante informarsi bene per fare scelte consapevoli”. Il Direttore, prof. Salvatore Luongo, si rivolge direttamente ai potenziali iscritti e iscritte ad uno dei Corsi del Dipartimento. Una riflessione dovuta anche alla scarsa frequentazione della vita universitaria da parte della platea studentesca, che ha fatto fatica ritrovare un equilibrio dopo il Covid. “Dobbiamo favorire e incentivare al massimo la partecipazione, perché è altrettanto formativa quanto lezioni ed esami. Certamente la criticità resta l’alto numero di studenti da un lato e i pochi spazi dall’altro, ma la questione è in via di risoluzione, l’Ateneo sta per acquistare un edificio”. E si lavora all’unisono: “L’Orientale è contraddistinto da uno spirito di collaborazione fattiva e proficua”.
A presentare il Dipartimento dal punto di vista culturale è la prof.ssa Bianca Del Villano, delegata all’Orientamento. “Il nostro è un Dipartimento che ha una doppia anima – spiega – pur essendo ben radicato negli studi umanistici, la flessibilità che lo contraddistingue consente un’apertura costante all’innovazione. Dal punto di vista umano siamo senz’altro una comunità aperta, ricca; viviamo un’atmosfera piacevole e di grande collaborazione e solidarietà, a partire dagli studenti stessi”.
Orientare – facendo eco proprio al compito affidato alla docente – significa dirigere qualcuno o qualcosa verso una direzione, anziché un’altra. Azione che implica la consapevolezza delle scelte. E nel caso del Dipartimento, in vista di quelle da prendere per il futuro, la situazione è chiara: “Non ci snatureremo. Difenderemo l’impianto umanistico, l’identità di studi che all’apparenza sembrano minacciati dall’avvento della tecnologia, e che in realtà mantengono la propria utilità nella società contemporanea. Questo passa attraverso la promozione della ricerca, con reclutamenti in varie aree linguistiche. Ma anche tramite le risposte che ci vengono chieste dal mondo del lavoro. Una cosa è certa: dati alla mano sappiamo che mantenere la barra dritta in questi studi paga. I numeri, sia delle Triennali che delle Magistrali, ci dicono che formiamo profili forti”.
Un’idea di futuro che passa pure attraverso la revisione dei Corsi, che entrerà in vigore dal 2025/26. Luongo ne anticipa il contenuto: “l’offerta sarà maggiormente vincolata agli obiettivi che si vogliono perseguire, e ciò significa che dovremo differenziare meglio i Corsi ed evitare quegli insegnamenti troppo trasversali”. La chiusura è di Del Villano, che si sofferma su due punti: un consiglio pratico per gli immatricolandi e una battuta sull’internazionalizzazione. “Bisogna affidarsi e consultare solo i canali ufficiali dell’Ateneo (sito, social de L’Orientale, pagine dei docenti) e non sul sentito dire.
In questo modo si guadagna tempo prezioso e si è sicuri tanto della fonte che delle info reperite”. Sull’altro aspetto, prospettive interessanti. “Sono attive centinaia di convenzioni con università straniere europee e non; in più lo scorso anno abbiamo introdotto un curriculum interamente in inglese (Comparative literature: English, Italian, Chinese) e ci stiamo sforzando di proporne di nuovi negli anni a venire per attrarre studenti stranieri”.
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Guida Universitaria – Pagina 128
Dipartimento di Studi Letterari, Linguistici e Comparati. “I numeri ci dicono che formiamo profili forti”
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