Un primo bilancio sulla sessione d’esami di marzo, ora aperta anche a chi non è fuoricorso, la richiesta di revisione delle modalità di svolgimento delle sedute di laurea triennale, lo sportello di ascolto, la mozione votata dal Consiglio di studentesse e studenti e già discussa in Senato Accademico sui tirocini presso la NATO, DdL Bernini.
Yle D’Angelo, Presidente proprio del Consiglio, ha rilasciato un’intervista ad Ateneapoli riassumendo la posizione della componente studentesca tanto su questioni strettamente interne quanto su alcune di carattere più generale. Sulla sessione di marzo, che svuoterebbe le aule, ha detto: “dal mio punto di vista ogni studente è capace di comprendere da sé ciò di cui ha bisogno, come caratterizzare il proprio percorso, quali lezioni seguire e quanto tempo dedicare alla preparazione di un esame, i casi poi variano da persona e persona. Noi abbiamo fatto una cosa fondamentale: stabilire di nuovo uno standard nel numero di appelli di esame – eravamo sotto la media nazionale, di otto all’anno. Tanti hanno usufruito di marzo per recuperare esami non sostenuti e non vedo come possa essere un aspetto negativo, credo al contrario possa essere negativo avere un numero alto di studenti fuoricorso. Bisogna pensare a una diversa calendarizzazione, non tornare al passato”.
Inoltre, da tempo gli studenti stanno chiedendo di restituire solennità alla discussione della tesi di laurea per le Triennali, che si svolgono negli studi dei docenti, limitando la partecipazione ad un ristrettissimo numero di parenti per rispettare le norme di sicurezza. “Si tratta di un momento importante per noi, sarebbe bello condividerlo con familiari e amici e non tra pochi intimi”.
Le proposte al momento sarebbero due: un graduation day, cioè separare il momento della discussione da quello della celebrazione, che avverrebbe nella Basilica di San Giovanni Maggiore; oppure unire i due momenti e celebrarli nelle aule in determinati giorni del mese, sospendendo le lezioni – e pare si vada proprio in questa direzione.
Sorride la componente studentesca per l’istituzione dello Sportello di Ascolto, nato dalla collaborazione tra il CUG e la Consigliera di Fiducia, figura professionale esterna all’Ateneo che agisce in piena autonomia: “Abbiamo contribuito con una mozione già nel marzo 2022, c’è stata una presa d’atto dell’importanza di un servizio del genere – anche la carriera Alias, altra bella vittoria per noi. Ad ogni modo il risultato è importante, soprattutto perché in presenza, con una figura importante come la Consigliera di Fiducia. Il nostro augurio è che si continui ad andare in questa direzione. Il nostro sogno sarebbe avere uno sportello con un counseling strutturato sulla falsariga del Sinapsi”.
Allargando il raggio d’azione a ciò che accade anche all’esterno delle mura universitaria, D’Angelo si esprime anche sulle convenzioni che l’Ateneo ha con la NATO per tirocini studenteschi. A tal proposito in Consiglio degli Studenti i membri hanno approvato tempo addietro una delibera che “mette in discussione proprio questi accordi”.
Il motivo: “per noi è una presa d’atto rispetto al presente che stiamo vivendo. Quello che succede nel mondo è sotto gli occhi di tutti. Nel nostro piccolo proviamo a contrastare un futuro fatto di guerre abbracciando sapere, conoscenza, cooperazione per la pace. In questo senso è stato importante, nell’adunanza del 25 marzo del Senato Accademico, aver approvato l’inserimento del ripudio della guerra nel Codice Etico”.
L’ultima macroquestione è senz’altro il cosiddetto DdL Bernini, la riforma del sistema universitario. “Noi facciamo parte dell’Assemblea precaria, formata da tante anime dell’accademia di tutta Napoli. Il nostro è un impegno collettivo nel mettere in discussione la riforma. Il taglio dei fondi avrà un risvolto negativo anche sui bisogni degli studenti – si è già visto nei mesi scorsi all’Orientale nella diminuzione dei fondi destinati all’Erasmus. Gli Atenei piccoli come il nostro ne soffriranno di più, ed è chiaro che il governo non crede nella forza delle università”. Infine, studentesse e studenti lavorano ad un cerimoniale per l’aula studio intitolata a Giulio Regeni sita al piano terra di Palazzo Corigliano. “Vorremmo invitare i genitori di Giulio”.
Scarica gratis il nuovo numero di Ateneapoli
Ateneapoli – n. 7 – 2025 – Pagina 27