Le Filippine: “un Paese emergente”

Le Filippine: “un Paese emergente”

Dopo il successo riscontrato lo scorso anno, torna il Laboratorio di Lingua filippina al Dipartimento di Asia, Africa e Mediterraneo. “Filippino, the National Language of the Philippines. An Introduction”: una tra le tante occasioni che L’Orientale offre ai propri studenti per “ampliare lo spettro delle conoscenze e delle competenze del Sud-est asiatico, ottenibile soprattutto grazie allo studio delle lingue. Si tratta di un Paese emergente che sta assumendo sempre più importanza nell’area, è cattolico, dunque per certi versi più vicino alla nostra cultura, ha una lingua genealogicamente vicina all’indonesiano”, afferma la prof.ssa Antonia Soriente, docente di Letteratura e lingua indonesiana e curatrice dell’iniziativa.

Che si giova di una collaborazione assai fruttuosa con l’Ambasciata filippina di Roma: “attraverso il centro per la diffusione della lingua filippina, abbiamo l’opportunità di ospitare di nuovo, seppur virtualmente, il dott. Jayson Petras, docente dell’University of the Philippines, studioso di lingue austronesiane. Dal 19 aprile e fino al 31 maggio, sei incontri a distanza per i 53 partecipanti, durante i quali Petras “darà conoscenze delle strutture elementari della lingua, sia elementi di comunicazione che di come funziona, perché il filippino si comporta molto diversamente rispetto all’italiano o al francese, per esempio. Al termine del percorso (dodici ore in totale) saremo capaci di comunicare applicando regole e strutture di base. Naturalmente, ci sarà tempo anche per parlare della cultura filippina, seppur per grandi linee”. Soriente poi aggiunge: “Speriamo di poter attrarre anche studenti di origine filippina, magari di terza generazione, che stanno dimenticando la lingua d’origine”.

Dunque si tratta di un’introduzione generale alla lingua e alla cultura di questo Paese che, ricorda Soriente, “è ancora troppo poco studiato in Italia, nonostante ospitiamo una grande comunità sul nostro territorio” (secondo dati ISTAT, all’1 gennaio 2021 erano presenti 165.443 cittadini filippini residenti legalmente in Italia, ndr). E chissà che in un futuro non troppo lontano il filippino non diventi lingua curriculare a L’Orientale: “È sicuramente un nostro obiettivo. Come accaduto con il vietnamita. Si è da poco concluso il Laboratorio di Lingua dedicato, che portiamo avanti da quattro – cinque anni e, molto probabilmente, dal prossimo anno sarà una lingua curriculare”. Inoltre, l’iniziativa sul filippino ha un ulteriore scopo, più intrinseco. “Io e la mia nuova collega Francesca Moro vorremmo cominciare a preparare qualche studente bravo per farne un filippinista, al fine di poter osservare in futuro le pratiche linguistiche della relativa comunità in Italia”.

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