L’Orientale attiva un canale WhatsApp

Comunicazione, intervista al nuovo delegato di Ateneo prof. Fabio Amato

Ogni Dipartimento avrà ben due Delegati alla Comunicazione (non più uno) per migliorare il coordinamento tra le tre strutture ed evitare che gli eventi si accavallino e, soprattutto, il 1° marzo, L’Orientale è sbarcato anche su WhatsApp con un proprio canale. Sono queste le prime innovazioni – una ha prodotto effetto immediato, l’altra lo avrà a medio termine – del neo Delegato alla Comunicazione, il prof. Fabio Amato, docente di Geografia a Scienze umane e sociali, subentrato lo scorso dicembre alla prof.ssa Tiziana Terranova. A ben vedere, una vecchia conoscenza per questa delega: Amato, dopo il dottorato, è stato capo dell’Ufficio per le relazioni esterne dal 1998 al 2002 e di nuovo nel 2011, richiamato dall’ex Rettrice Lida Viganoni.
A differenza dei precedenti mandati, stavolta il docente può giovarsi anche del supporto di un Ufficio Comunicazione ad hoc, coordinato dal dott. Gabriele Flaminio, il cui staff è composto dai dottori Luigi Cuozzo e Biagio De Risi. Sulle due innovazioni apportate in uno schiocco di dita si nasconde – neanche troppo velatamente – la necessità di fare uno step in avanti. In particolare, nella comunicazione tra i tre Dipartimenti: “le due sentinelle (ovvero i delegati, ndr) servono a risolvere un grande problema di circolazione dell’informazione: abbiamo un’incredibile ricchezza di offerta culturale non valorizzata abbastanza; spesso quello che succede a Corigliano non si sa a Giusso e viceversa”.
I docenti delegati: Maria De Vivo e Stamatia Portanova a Scienze Umane e Sociali, Riccardo Palmisciano e Roberta Strippoli ad Asia, Africa e Mediterraneo, Marco Ottaiano e Irma Carannante a Studi Letterari, Linguistici e Comparati. Il loro compito sarà la “costruzione di un’agenda condivisa che eviti gli accavallamenti tra le manifestazioni culturali organizzate dai singoli Dipartimenti. Spesso e volentieri delle piccole gemme non ricevono la giusta visibilità”.

Se si parla di comunicazione, inevitabile ovviamente il riferimento ai social network. Il canale WhatsApp è un’innovazione che solo alcuni Atenei hanno, ad esempio Bicocca e Macerata. La funzione? Semplice: è un modo efficace che gli studenti (e non solo) possono sfruttare per ricevere aggiornamenti importanti dall’Ateneo direttamente sulla più famosa app di messaggistica. Troverà ulteriore vigore la presenza su Facebook (tra le piattaforme meno utilizzate dagli universitari, in realtà, ndr), Instagram, X.
In prospettiva, in quella che Amato chiama “seconda fase”, si punterà forte sulla valorizzazione del canale YouTube “per fare un po’ memoria e archivio delle iniziative che organizziamo di volta in volta. Speriamo di iniziare quanto prima”. Infine, resta il gancio anche con la carta stampata. E qui il tramite è Ugo Cundari, portavoce del Rettore Tottoli e voce de Il Mattino, attraverso il quale “si può pensare di far arrivare le manifestazioni più rilevanti anche a quotidiani nazionali”, ha concluso il prof. Amato.
Claudio Tranchino

Scarica gratis il nuovo numero di Ateneapoli

Ateneapoli – n.04 – 2024 – Pagina 32

- Advertisement -

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here





Articoli Correlati