Gli studenti e le studentesse di Scienze Motorie a tu per tu con il mercato del lavoro. È accaduto l’8 maggio nell’Aula Magna della sede centrale in Via Acton, durante l’evento ‘Carriere in movimento’. Un incontro in presenza – che rientra nelle attività di Placement e Orientamento – ma trasmesso anche in streaming per gli iscritti delle sedi di Caivano e Nola. Ad accogliere i partecipanti, un parterre ricco di docenti e rappresentanti di variegate realtà lavorative.
Ha aperto i saluti istituzionali il Direttore del Dipartimento di Scienze Mediche, Motorie e del Benessere, prof. Domenico Tafuri: “Ringraziamo per questo momento che intendiamo istituzionalizzare: vogliamo un contatto diretto tra università e aziende, per dare un’attenzione a tutto tondo ai nostri ragazzi, sia Triennali che Magistrali che laureati, e rispondere alle loro domande. Già dai primi anni informiamo gli studenti sulle opportunità lavorative e raccogliamo dai datori di lavoro indicazioni su come orientare i nostri Corsi.
Se ci segnalano carenze di istruttori di nuoto, ad esempio, rafforziamo gli insegnamenti in quell’area. Questo amore per lo studio porta ad un tasso di disoccupazione bassissimo: molti trovano impiego già dopo la Triennale. E per chi vuole proseguire, ci sono le nostre Lauree Magistrali, ‘Scienze Motorie per la Prevenzione e il Benessere’ e ‘Scienze e Management dello Sport e delle Attività Motorie’. Da oggi, possiamo dire, con ancora più convinzione: benvenuti, comincia un percorso condiviso”.
A prendere la parola anche la prof.ssa Angela Mariani, Direttrice del Dipartimento di Scienze Economiche, Giuridiche, Informatiche e Motorie, e i docenti Rosaria Meccariello, Gabriele Carbonara e Luisa Varriale, Coordinatori dei Corsi di Laurea nelle diverse sedi (Napoli, Caivano e Nola).
Dal 2021 il riconoscimento come chinesiologi
Poi, un tuffo nel passato con l’intervento della prof.ssa Stefania Orrù, ordinario di Metodi e Didattiche delle Attività Motorie, che ha ricostruito la storia e il valore della laurea in Scienze Motorie: “Fino alla fine degli anni ’90, chi lavorava in questo settore era solo un diplomato ISEF. Solo nel 1998-1999 si è arrivati all’attivazione dei Corsi di Laurea. Non è stato un cammino semplice: sono occorsi altri 25 anni per sistemare anche la collocazione scientifica dei docenti, che all’inizio erano inseriti nell’area umanistica, mentre oggi sono nell’area medica. Dal 2021, inoltre, il laureato in Scienze Motorie è riconosciuto ufficialmente come chinesiologo.
È un traguardo fondamentale, che apre prospettive concrete. Chi si laurea al triennio ha una formazione di base, chi completa la Magistrale può lavorare su programmi specifici per soggetti con condizioni particolari o specializzarsi in preparazione agonistica e management sportivo”.
“Diventate allenatori di voi stessi”
Dopo i docenti, il palco è passato ai rappresentanti di aziende, istituzioni e Federazioni. A portare testimonianze concrete, i portavoce di note realtà come McFit e Virgin Active che hanno illustrato le carriere nel mondo del fitness e del personal training. Non solo palestra: Carlo Cantales, consigliere della Federazione Italiana di Atletica Leggera (FIDAL), ha ampliato l’orizzonte al mondo del running, mentre la dott.ssa Michela Stanzione, Cooperativa Sociale Napoli Integrazione, ha raccontato le esperienze nel campo sociale.
Ancora, i ragazzi hanno ascoltato la voce del dott. Nicola Perrone, Direttore del Centro Sportivo ‘Pino Daniele’. E infine, il dott. Marco Valerio Izzo ha presentato Buzzoole S.p.A., azienda di influencer marketing, testimoniando come le competenze motorie si intersechino con la gestione e la comunicazione digitale. “Questo è un percorso multidisciplinare, non solo fisico, ma anche gestionale”, ha sottolineato il prof. Carbonara. Nella fase finale delle domande, uno dei quesiti più sentiti è stato: come essere intraprendenti in un settore che richiede tanta iniziativa? La risposta è arrivata chiara e diretta: prepararsi al lavoro come a una gara e diventare padroni del proprio percorso.
Perrone ha scandito: “Se volete essere quelli che decidono, dovete conoscere tutto del contesto in cui vi muovete. Non fermatevi a voler fare ‘qualcosa’, ma puntate a capire cosa c’è dietro quel qualcosa. Solo così costruirete davvero la vostra carriera. Prima di presentarvi a un colloquio, dovete sapere cosa fanno le dieci figure sotto il ruolo a cui ambite. Solo così sarete pronti a gestire, innovare, crescere. Non aspettate che qualcuno vi dica cosa fare: diventate gli allenatori di voi stessi, pronti a guidare la vostra vita professionale con consapevolezza e visione”.
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Ateneapoli – n. 9 – 2025 – Pagina 31