Il trenta maggio l’Università Parthenope ha compiuto un secolo di vita e quel giorno si sono aperte ufficialmente le celebrazioni del centenario dell’Ateneo, le origini della quale risalgono al Regio Istituto Superiore Navale istituito il 30 maggio 1920. È una festa particolare, perché l’epidemia sanitaria ha costretto a rivedere e rimodulare il programma di eventi al quale si stava lavorando da molti mesi, ma non per questo sono celebrazioni meno ricche di entusiasmo. La prof.ssa Maria Rosaria Napolitano, docente che alcuni mesi fa ha ricevuto la delega a coordinare le celebrazioni, ha dovuto, in corso d’opera, quando già era stata definita una bozza di programma ed erano stati avviati i contatti con gli ospiti che sarebbero dovuti intervenire ai vari eventi, cambiare rotta. Non è stato facile inventarsi alternative compatibili con l’obbligo di distanziamento e la situazione di chiusura degli Atenei. Il risultato raggiunto, in ogni caso, la soddisfa. “Nella consapevolezza che i 100 anni rappresentano un’occasione unica e irripetibile per l’Università Parthenope per accrescerne la notorietà e rafforzare il legame con i portatori di interesse interni ed esterni – racconta – avevamo programmato una strategia di comunicazione fondata su un ricco calendario di eventi scientifici, culturali e sportivi da realizzare nei mesi di maggio e giugno. In seguito all’emergenza sanitaria abbiamo deciso di attivare una strategia di comunicazione della nostra eredità volta al recupero e alla valorizzazione delle tracce tangibili e intangibili del nostro passato, da comunicare ai nostri stakeholder attraverso i moderni strumenti telematici a partire dal giorno del compleanno dell’Ateneo”.
Anche una docu-serie tra le iniziative
Il 30 maggio è stato celebrato con il lancio di un sito web interamente dedicato al Centenario, di un video che illustri l’Ateneo, di un video-messaggio del Rettore. “Sono poi in programma – prosegue la prof.ssa Napolitano – l’allestimento di un vero e proprio archivio storico ed una mostra permanente presso il museo di Villa Doria d’Angri, tutte iniziative che racconteranno il nostro Ateneo ai suoi stakeholder. Un racconto materiale che sarà anche digitale sui social attraverso videointerviste ai protagonisti della Parthenope, a chi ne ha fatto parte in passato, ai personaggi chiave di oggi e di domani. Abbiamo, infine, in cantiere una docu-serie ad episodi, una sorta di diario di viaggio tra il passato, il presente ed il futuro del nostro Ateneo. Nonostante le grandi difficoltà, il nostro auspicio è quello di riuscire a valorizzare le radici storiche e culturali dell’Ateneo anche in un momento delicato come questo che stiamo vivendo. Consapevoli del nostro passato, non possiamo che guardare al futuro con grande entusiasmo e sperare di poter realizzare alcune delle iniziative culturali e scientifiche programmate nell’autunno-inverno prossimo”.
Ma come si presenta l’Ateneo Parthenope al giro di boa dei cento anni? “Oggi siamo una istituzione pubblica – rivendica il Rettore Alberto Carotenuto – che annovera tra le sue sedi: Villa Doria d’Angri, la Palazzina spagnola di via Acton, Palazzo Pacanowski che ospita le Facoltà di Economia e Giurisprudenza, la sede al Centro Direzionale che ospita le Facoltà di Ingegneria e di Scienze e Tecnologie”.
Ma come si presenta l’Ateneo Parthenope al giro di boa dei cento anni? “Oggi siamo una istituzione pubblica – rivendica il Rettore Alberto Carotenuto – che annovera tra le sue sedi: Villa Doria d’Angri, la Palazzina spagnola di via Acton, Palazzo Pacanowski che ospita le Facoltà di Economia e Giurisprudenza, la sede al Centro Direzionale che ospita le Facoltà di Ingegneria e di Scienze e Tecnologie”.
Lo studente al centro
Diecimila gli studenti, 346 docenti e ricercatori, 32 Corsi di studio, 6 Master, 1 Scuola di Specializzazione, 11 corsi di Dottorato, 1500 partner (aziende/enti, pubblici o privati), di cui più di 1300 in convenzione, per lo svolgimento di tirocini curriculari ed extracurriculari. “Siamo una Università che punta con convinzione sulla centralità dello studente, per svilupparne il talento e sostenerne il successo con due Scuole Interdipartimentali e 7 Dipartimenti”, sottolinea il Rettore. Tra i punti di forza, il professore Carotenuto cita un sistema di ricerca virtuoso, con studi di eccellenza in vari ambiti, consistenti investimenti nei servizi di orientamento, strumenti di valutazione in ingresso, sistemi di accoglienza, borse di studio, servizi di counseling e tutorato. “Siamo attivi anche nel placement con la creazione di un ufficio dedicato alla gestione del rapporto con il mondo del lavoro e l’offerta di una vasta gamma di servizi: career day, workshop, stage e tirocini ed altre opportunità di impiego in Italia e all’estero. Abbiamo una rete relazionale di circa 1500 partner (aziende/enti, pubblici o privati), di cui più di 1300 convenzionati con l’Ateneo per lo svolgimento di tirocini curriculari ed extracurriculari”. Altro motivo di orgoglio, dice il Rettore, è che “l’Ateneo vanta tra i più alti contributi finanziari in Italia (forse anche il più elevato) a favore degli studenti e laureati per lo svolgimento di tirocini all’estero o fuori regione Campania, con importi che vanno da un minimo di 900 euro ad un massimo di 2000 euro per le fasce più deboli (in base al valore ISEE) e svolge un significativo numero di Recruiting Day nel corso dell’anno con singole aziende ed enti, pubblici o privati, unitamente ad un evento generale annuale”. Il tasso di occupazione dei laureati, secondo il rapporto di Almalaurea 2019, è buono. L’indagine AlmaL2019 indica un elevato grado di soddisfazione degli studenti. Sul versante della internazionalizzazione, dice il prof. Carotenuto, “siamo una Università europea con studenti in ingresso da oltre 20 Paesi ed abbiamo oltre 150 accordi con Università estere e 400 borse di mobilità in uscita. Abbiamo poi Corsi di Laurea e di Dottorato internazionali, partecipazione a progetti di ricerca di eccellenza internazionale, Cattedra Unesco in Ambiente, Risorse e Sviluppo, partnership con il MIT (Boston) nell’ambito del progetto REAP. Siamo sede di visiting professor di prestigio”.
“Le lezioni in aula restano insostituibili”
Cospicuo anche l’investimento nell’e-learning, rivendicano in Ateneo: audio-videolezioni con tutoring avanzato e test di valutazione. “Grazie ad esse la Parthenope – dice il Rettore – è stata capace di essere presente online e svolgere con efficienza ed efficacia le attività didattiche telematicamente. Naturalmente, la speranza è che si possa tornare quanto prima alla didattica in presenza perché l’esperienza degli ultimi mesi – parlo per la Parthenope, ma credo che lo stesso discorso potrebbero fare i miei colleghi di altri atenei – dimostra che, per quanto avanzate siano le tecnologie, le lezioni in aula restano insostituibili”. Consistente l’investimento nella Terza Missione “attraverso il rafforzamento delle collaborazioni con le imprese e i principali stakeholder territoriali e la partecipazione attiva ai distretti di alta tecnologia e ai laboratori pubblici-privati, e nella Quarta Missione, attraverso l’acquisizione di nuovi luoghi del sapere, il recupero di immobili monumentali che ospitano conferenze, eventi scientifici e culturali, offrendo una contributo al miglioramento delle condizioni di vita e allo sviluppo della città”. Relativamente alla Terza Missione c’è, per esempio, Parthenope incubator lab, un incubatore che ospita gli spin off dell’Ateneo in fase di start up (Serpico, Smart Sea, Geosyl), promuove la cultura d’impresa e l’imprenditorialità accademica. C’è anche Knowtrack, acceleratore di idee volto a rafforzare le capacità imprenditoriale e di innovazione di studenti e imprese. Tra i punti di forza della Quarta Missione: il Museo del mare, la biblioteca nata nel 1920 con un ricco patrimonio bibliografico, che conta circa 60.000 volumi, il fondo Borbonico con circa 5.000 volumi a stampa pubblicati tra il XVI e XX secolo.
I nuovi Corsi di Laurea
Si festeggia, dunque, sia pure da remoto e senza ritrovarsi in Ateneo, e si guarda al futuro. “Una delle novità in cantiere – conclude il Rettore – è l’attivazione della nuova laurea in Economia e Management. Un Corso Triennale che si svolgerà a Nola. In attesa della costruzione del nuovo edificio previsto nel centro del Comune, saremo ospitati nell’auditorium, che ha una buona capienza e consentirà ai nuovi iscritti di frequentare serenamente le lezioni. In cantiere c’è anche l’acquisizione degli spazi dell’edificio in Piazza Neghelli, a Fuorigrotta, per la laurea in Scienze Motorie, nell’ambito del protocollo d’intesa che abbiamo siglato alcuni mesi fa con il Comune di Napoli”. Insieme al nuovo Corso di Laurea Triennale, nel prossimo anno accademico l’Ateneo attiverà per la prima volta anche tre Corsi di Laurea Magistrali: Fashion art and food management, che sarà proposto da Economia; Progettazione dei servizi educativi, formativi, media education e tecnologie per l’inclusione nei contesti formali e non formali, che sarà incardinato a Scienze Motorie; Biologia per la sostenibilità, Corso di Laurea che sarà promosso dal Dipartimento di Scienze e Tecnologie.
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