Donne e mare: parità di genere, carriere e opportunità

Donne e mare: due universi che si incrociano, si sfidano, si riscoprono. Un binomio che racconta storie di passione e fatica, di pregiudizi ancora duri a morire, ma anche di carriere in ascesa e nuove opportunità. Se n’è discusso lo scorso 22 maggio, nell’aula T2 di Palazzo Pacanowski, durante il convegno ‘Donne e Mare. Diritti, carriere e opportunità’, promosso dal Comitato Unico di Garanzia (CUG) in occasione della Giornata Internazionale delle Donne nel Mare.

L’incontro, riservato a studentesse e studenti della Scuola Interdipartimentale di Economia e Giurisprudenza (SIEGI), si è aperto con i saluti istituzionali della prof.ssa Maria Ferrara, Presidente del CUG e docente di Organizzazione Aziendale, e della prof.ssa Francesca Salerno, docente di Diritto della Navigazione e moderatrice dell’evento. A comporre il panel, quasi interamente al femminile, professioniste, docenti e figure di rilievo del settore marittimo, con l’obiettivo di scardinare stereotipi e mostrare le strade percorribili in un comparto in continua evoluzione, dove parità di genere e sostenibilità sono parole chiave.

“Non servono muscoli, ma competenze”

Ad aprire il dibattito, la prof.ssa Assunta Di Vaio, docente di Economia Aziendale, che ha posto l’accento sulla necessità di valorizzare la diversità all’interno del settore: “Nel settore marittimo, l’inclusione non è solo una questione etica, ma un valore aggiunto per il business”, ha spiegato sottolineando la crescente richiesta di nuove competenze professionali. “Oggi servono esperti in sicurezza informatica, intelligenza artificiale, machine learning, consulenti tecnologici e competenze nei processi aziendali e nella normativa internazionale.

E non servono ‘muscoli’, ma competenze: c’è spazio per tutti, anche per chi studia economia o organizzazione”. Centrale anche il focus sulla parità retributiva e di accesso al lavoro, approfondito dalla prof.ssa Eufrasia Sena, ricercatrice di Diritto del Lavoro: “Il tema della parità di genere e, in particolare, della parità retributiva è un principio fondante del diritto del lavoro, già affermato dall’OIL (Organizzazione internazionale del lavoro) nel 1919. Ma è tutt’altro che superato: oggi ritorna con forza nell’Agenda 2030 dell’ONU, che riconosce l’equità di genere come condizione indispensabile per uno sviluppo sostenibile”. Nel panorama europeo, la docente ha ricordato la recente direttiva 970 del 2023, che introduce l’obbligo di trasparenza retributiva e valorizza il concetto di “lavoro di pari valore”.

Una misura che avrà effetti tangibili anche nel comparto marittimo, caratterizzato da una forte presenza normativa e da una tradizione giuridica specifica. Un punto di vista complementare è arrivato dall’avv. Carlo Corcione, esperto in diritto marittimo, che ha invitato i giovani a guardare al mare non solo come luogo di svago ma come polo strategico di sviluppo: “Il mare non è semplicemente un luogo in cui divertirsi d’estate: è una realtà viva, che offre lavoro a tantissime persone. Cogliete tutte le opportunità che offre, perché sono immense e inaspettate”.

Il mare e l’Ateneo, un legame inscindibile

Nella seconda parte del convegno, spazio alle testimonianze dirette di donne che hanno costruito il proprio futuro tra onde e orizzonti professionali. Come quella della Comandante in seconda della Capitaneria di Porto di Salerno, Giorgia Capozzella, che ha ricordato gli ostacoli affrontati in un ambiente storicamente maschile: “Prima degli anni 2000, questo settore era quasi del tutto precluso alle donne. L’ingresso non è stato facile, ma oggi siamo qui e siamo tante: la rotta è tracciata, ma va ancora consolidata”.

Una riflessione sui retaggi culturali che ancora frenano l’accesso femminile alle carriere marittime è arrivata dalla dott.ssa Antonia Autori, Amministratore Delegato Michele Autori Srl e membro di WISTA Italy, la rete internazionale delle donne del mare: “C’è ancora una scarsa affluenza di donne nel settore. Il mio consiglio? Iscrivetevi a sport nautici, riscoprite le tradizioni marinare del nostro Paese. Appassionatevi, senza paura: c’è bisogno di voi”. A chiudere il coro, la dott.ssa Emma Di Nicuolo, PR & Communications Manager di MSC Crociere, che ha portato la sua esperienza nell’ambito della comunicazione aziendale: “Ho la fortuna di svolgere il lavoro dei miei sogni. E quello che voglio dire a voi è semplice: usate bene il tempo che avete, perché siete giovani. Studiate, formatevi, crescete”.

A chiudere l’incontro è stata la prof.ssa Paola Mazzina, ordinario di Diritto Costituzionale e Coordinatrice del Corso di Laurea in Giurisprudenza, con un intervento che ha assunto i toni di un forte richiamo identitario: “Non dimentichiamo le nostre radici. Il nostro Dipartimento, per sua natura profondamente interdisciplinare, e il nostro Ateneo, che affonda le sue origini nell’Istituto Universitario Navale, hanno da sempre un legame inscindibile con il mare. È parte della nostra storia, del nostro presente e, ne sono certa, anche del nostro futuro. A voi, studentesse e studenti, il compito di mantenere viva questa tradizione e di inseguire le vostre passioni con determinazione, senza lasciarvi frenare da nessuna distinzione”.
Giovanna Forino
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Ateneapoli – n. 10 – 2025 – Pagina 34

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