Galleria d’arte fisica e virtuale alla Parthenope

“È la prima università italiana a supporto di un’esposizione dell’arte digitale nel Metaverso”

Il mondo dell’arte incontra quello delle nuove tecnologie con il progetto ‘Galleria d’arte fisica e nel Metaverso’ promosso dal Dipartimento di Studi Aziendali ed Economici (DISAE) della Parthenope in collaborazione con HG-MS.NET e weHUB digital space. Una mostra di opere artistiche fruibile, a partire da marzo fino a maggio, in una doppia modalità: in forma fisica, con l’esposizione presso il tunnel sotterraneo che collega l’edificio di Palazzo Pacanowski alla sede di via Chiatamone, e in una versione digitale esposta nella galleria all’interno di un Metaverso dedicato (accessibile dal sito dell’Ateneo). All’evento inaugurale, tenuto il 18 marzo presso l’aula A 1.1 di Palazzo Pacanowski, il Magnifico Rettore Antonio Garofalo, dopo i ringraziamenti d’apertura, ha sottolineato l’importanza della coniugazione fra tradizione e innovazione in un’attività culturale che appare come una “codifica dell’essenza napoletana”.
Il prof. Raffaele Fiorentino, Direttore del Dipartimento, ha espresso l’obiettivo alla base dell’iniziativa – la quale si spera di prolungare con cadenza semestrale per i prossimi due anni – ossia la sensibilizzazione, non solo per gli studenti, i docenti e il personale universitario, ma per l’intera comunità della città di Napoli al valore dell’arte”.
L’Ateneo, e “in particolare il Dipartimento di Studi Aziendali ed Economici, si impegna infatti ad investire soventemente in attività di ricerca e di didattica legate al Management dell’Arte. Ne sono un esempio i nostri due Corsi di Laurea in Management delle Imprese Turistiche e in Fashion, Art and Food Management, quest’ultimo attivato da pochi anni, che mirano all’acquisizione di conoscenze e competenze professionali legate alle strategie di tutela e soprattutto di innovazione di un territorio. La trasformazione digitale si rivela in quest’ottica un mezzo essenziale, in particolare per un territorio come quello campano possidente di una mole artistica sterminata”.

La parola poi ai due co-founder di weHUB digital space, Gianluca Radice e Laura De Vincenzo, accolti nuovamente nello spazio accademico che dieci anni fa li aveva visti come studenti. “Siamo molto orgogliosi di aver curato la parte digitale di questo splendido progetto”, ha affermato il dott. Radice, “un progetto iniziato a giugno 2023 e che ora finalmente trova la sua concretizzazione, facendo divenire la Parthenope la prima università italiana a supporto di un’esposizione dell’arte digitale nel Metaverso”. Un’arte per la quale si rende necessario un diverso approccio e a cui corrisponde “un’esperienza del tutto differente. Il Metaverso, in questo caso, può essere infatti definito come un ambiente di vita virtuale che si sovrappone al mondo fisico, permettendo agli utenti di interagire in modo più diretto e immediato rispetto ai comuni social network, partecipando anche a varie attività in maniera molto coinvolgente”.
Una sperimentazione di questo tipo si rende possibile grazie ad “un mix di elementi e infrastrutture ad alto tasso di tecnologia, quali la realtà aumentata (AR), la realtà virtuale (VR), connessioni superveloci e blokchain”. Strumenti che, come ha sottolineato la dott.ssa De Vincenzo, “bisogna conoscere il più possibile affinché possano essere utilizzati sempre a favore del benessere delle persone”.
Giovanna Forino

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Ateneapoli – n.05 – 2024 – Pagina 30

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