Professione project manager

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Un focus su una figura molto richiesta dal mondo del lavoro

È un misto di competenza tecnica e soft skills, quali capacità relazionali, comunicative e di leadership, ed è un creativo, un problem solver il cui compito è far dialogare tutti i professionisti che ruotano intorno al progetto. È il profilo ideale del project manager, figura sempre più ricercata dal mercato del lavoro, oggetto di riflessione e di approfondimento all’interno del seminario “Project management tra teoria e pratica”. Suddiviso in quattro incontri, dal 5 al 19 maggio, è rivolto agli studenti dei Corsi Triennali in Economia e Commercio ed Economia Aziendale. Lo organizzano i professori Gennaro Punzo, Alessia Berni e Debora Sarno. “Il project manager è quel professionista che si occupa di pianificazione, avvio, esecuzione, controllo e chiusura di un progetto seguendo tecniche di Project Management”, spiega la prof.ssa Berni. Tecniche che, aggiunge, possono applicarsi a qualunque progetto: “Dall’apertura di una nuova filiale al lancio di un nuovo processo, fino all’organizzazione di un evento. Chiaramente, più esso è complesso, più diventano sofisticate”. In qualità di docente di Organizzazione Aziendale, “nel mio intervento mi soffermerò maggiormente su quanto, nel lavoro del project manager, attiene alle strutture organizzative e alla gestione delle risorse umane”. Questo professionista deve saper lavorare tenendo conto di una serie di vincoli: “Ha un arco temporale e un budget da rispettare, deve essere in grado di guidare un team di professionisti e risolvere i conflitti che si possono generare. In corso d’opera, l’obiettivo progettuale si dipanerà in attività affidate a diverse risorse che le svolgeranno in varie fasi. Il project manager deve far dialogare tutto ciò”. La lezione della prof.ssa Sarno, docente di Economia e Gestione delle Imprese, si concentrerà invece su aspetti più tecnici: “Quando si sviluppa un progetto – ovvero una qualsiasi iniziativa temporanea con caratteristiche di unicità e con un inizio e una fine – bisogna avere chiaro cosa si sta realizzando, il suo ambito, cioè quali sono le specifiche e i requisiti da soddisfare anche rispetto agli stakeholder coinvolti”. E ancora: “Parleremo anche di schedulazione, i tempi e costi. Questi argomenti vengono comunque affrontati negli insegnamenti di Economia e Commercio ed Economia Aziendale. Con questo seminario, però, intendiamo darne una visione organizzata e compatta”. Tutti i concetti teorici “verranno richiamati in chiave più pratica nell’intervento di Francesco Clemente – un professionista esperto di Project Management che si è occupato di progetti di grandi dimensioni sia come committente che come esecutore e gestore –  che presenterà una serie di esempi”. Gli studenti avranno anche l’opportunità di mettere effettivamente le mani in pasta, con dei piccoli lavori di gruppo, in occasione dell’ultimo incontro che terrà il prof. Punzo: “In qualità di statistico mi occuperò della parte più quantitativa del seminario. Riguarderà l’utilizzo di fogli elettronici per analisi quantitative connesse alla gestione del project e il ricorso ai software per il monitoraggio dello stato dei progetti e per la gestione delle problematiche, qualora esse si verifichino”. Competenze di Project Management sono molto gettonate nel mondo del lavoro: “In base alle recenti normative, al project manager viene chiesto di attestare il suo corpus di competenze attraverso delle certificazioni. È una professione, quindi, che necessiterà di ulteriore studio e approfondimento ma che, in un mercato così turbolento e mutevole quale quello odierno, offrirà numerose opportunità”, conclude la prof.ssa Sarno.