Sperimentazioni didattiche e officina di idee al Disaq dove è di casa l’Eccellenza

“Il nostro Dipartimento punta ad essere un centro di ricerca e didattica di qualificazione elevata sui temi dell’imprenditorialità, dell’intermediazione finanziaria e dell’innovazione con un approccio trasversale di natura statistico-quantitativa supportato dall’uso delle moderne tecnologie”: dice la prof.ssa Francesca Perla, ordinaria di Metodi matematici dell’economia e delle Scienze attuariali e finanziarie, Direttrice del Dipartimento di Studi Aziendali e Quantitativi (Disaq) che si fregia per la seconda volta del bollino di Eccellenza ministeriale.
L’offerta didattica: due le Triennali attivate. La prima è Economia Aziendale, “fiore all’occhiello dell’Ateneo per l’area economico-giuridica che attira sempre più studenti rispetto ai 500 posti disponibili, molti anche europei ed extraeuropei, data la possibilità di seguire un percorso totalmente in lingua inglese già a partire dal primo anno”. La focalizzazione è “sul management e sulle diverse aree di gestione aziendale – due i curricula da scegliere dal secondo anno – con un orientamento all’internazionalizzazione, collaudato dai due doublee degree con l’Università di Bordeaux in Francia e con quella di Chemnitz, in Germania”.
Statistica e Informatica per l’Azienda, la Finanza e le Assicurazioni è il secondo Corso, unico di ambito STEM del Dipartimento e dell’intera Scuola Interdipartimentale di Economia e Giurisprudenza. “È molto attrattivo soprattutto per il tasso elevatissimo di occupazione: il 100% secondo i dati Almalaurea”, informa la prof.ssa Perla. Il Corso infatti sviluppa profili professionali come “data scientist, risk manager e, previo superamento dell’esame di Stato, quello di attuario”. Questo percorso richiede studenti che “amino la matematica e la statistica e che siano disposti a trasportare queste conoscenze in un contesto applicativo nel mondo della finanza, delle aziende e delle assicurazioni”.
I Corsi di secondo livello sono anch’essi due: Marketing e Management Internazionale ed Economia del Mare.
Shaping Future è il motto che il Dipartimento porta avanti anche attraverso sperimentazioni didattiche: “Per alcuni insegnamenti facciamo uso di Business Game e di simulazioni che aiutano il processo di apprendimento degli studenti sia per la parte teorica che per quella pratica”. Sviluppati anche, sempre proseguendo in un’ottica di apertura alla tecnologia, “quattro MOOC (massive open online course) su Finanza e Innovazione Tecnologica, Matematica del Rischio, Imprenditorialità 4.0, Statistica per i Big Data”. E tra le opportunità da segnalare quella del “Napoli Fintech Lab, una vera e propria officina di idee. Si tratta di un laboratorio di Innovazione Finanziaria che connette Università, start up e imprese. I partecipanti possono confrontarsi con sfide reali proposte dalle aziende, dunque funge anche da ponte per l’immissione nel mondo del lavoro”.
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Guida Universitaria – Pagina 84

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