A breve le call per aderire all’Associazione Ex Alumni

Intervista al Prorettore Vicario prof. Francesco Calza

Crescita e qualità. “Coerentemente con il lavoro svolto nel sessennio precedente, l’obiettivo dell’attuale governance è continuare a guidare lo sviluppo dell’Ateneo e, capitalizzando le esperienze acquisite, offrire una didattica e dei servizi sempre più innovativi e tarati sulle esigenze sia degli studenti che dei docenti e del personale tecnico-amministrativo”. Due direttive chiare, emergenti dalle parole del prof. Francesco Calza, Prorettore Vicario, che rappresentano il nodo di collegamento tra l’Università Parthenope del presente e del futuro, tra traguardi raggiunti e da centrare nei prossimi anni. “Partiamo da quanto già compiuto. Ho piacere di evidenziare la proficuità del nostro investimento su Nola, con la recente nascita del nuovo Dipartimento e l’ottimo risultato in termini di neo-iscritti, che si attestano intorno ai quattrocento. È un segnale decisamente forte se teniamo in conto il fatto che, nel precedente piano strategico, ci eravamo posti di raggiungerne cinquecento nel giro di tre anni”. Il prossimo passo “è consolidare questo investimento arrivando alla stabilizzazione della sede definitiva, ora in fase di costruzione, che dovrebbe essere pronta entro un paio di anni. Attualmente a Nola gli studenti sono collocati nel Seminario Vescovile e in altre strutture messe a disposizione dal comune, perfettamente in linea con le esigenze didattiche”. Tornando al discorso delle immatricolazioni, che si sono chiuse il 30 novembre, “il dato è positivo. A fronte del timore di una dispersione nel post-Covid, invece, complessivamente abbiamo registrato un più 20%. Didattica innovativa, uso sapiente dell’accesso in remoto, impulso all’internazionalizzazione, “ci sono tante riflessioni in corso, ma di cui è prematuro parlare. Tra gli obiettivi più a medio termine del Rettore c’è, ad esempio, la questione dell’housing universitario e dell’accoglienza degli studenti stranieri da parte dei quali c’è grande interesse verso la nostra offerta”. Il binomio didattica-internazionalizzazione è fortemente nutrito dal fiore all’occhiello dell’Ateneo, il Master in ‘Entrepreneurship and Innovation Management’, MEIM, con il MIT Sloan di Cambridge, Boston: La Parthenope è l’unico Ateneo italiano ad avere un accordo con questa prestigiosa istituzione, prima Università al mondo nel QS World University Ranking”, precisa. Il Master è alla seconda edizione: Siamo a venti iscritti, di fatto abbiamo raddoppiato il numero rispetto all’anno scorso. Molti sono napoletani, anche del nostro Ateneo, e questa è la prova che, a dispetto dell’alto costo del MEIM, le famiglie hanno capito che la formazione eccellente insiste sul Sud. Chi ha partecipato alla precedente edizione adesso è impegnato con lo stage in aziende medio-grandi e alcuni hanno già un contratto di assunzione. Anche le imprese del territorio, quindi, hanno risposto positivamente, stringendo con noi dei contatti che diventano patrimonio dell’Università e, in generale, dei nostri laureati”. Infine, un’ultima novità: “Di recente è nata l’Associazione Ex Alumni, in gestazione da tanto tempo, un’occasione per rinsaldare i rapporti con gli ex allievi, molti dei quali impegnati in carriere brillanti, in posizioni di prestigio. L’iniziativa ha un gran valore, altresì in termini di orientamento e placement. Ora dovranno partire le call con cui aderire all’Associazione”.

Carol Simeoli

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