Arturo De Vivo candidato a Lettere

E’ Arturo De Vivo il candidato alla presidenza di Lettere. Una candidatura unitaria e sostenuta da più fronti per ricoprire l’incarico lasciato ufficialmente il 29 aprile dal prof. Eugenio Mazzarella, eletto al Parlamento nelle fila del Partito Democratico. Bisognerà aspettare ancora qualche giorno per l’ufficializzazione della candidatura ma nel frattempo il nome del prof. De Vivo sembra raccogliere consensi crescenti, anche perché di sicuro al professore l’esperienza istituzionale non manca. Attualmente professore ordinario di Letteratura Latina, Arturo De Vivo, nato il 4 ottobre del 1950, afferisce al Dipartimento di Filologia classica dall’anno accademico 1998/1999. Si è laureato in Lettere classiche nell’ottobre del 1973 presso la Facoltà federiciana, e dal ’73 all’83 è stato prima assistente incaricato e poi ordinario presso la cattedra di Letteratura latina dello stesso Ateneo. Poi sono iniziati i contratti di docenza in altri atenei: nell’83 ha preso servizio in qualità di professore associato di Storia della lingua latina presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università della Calabria, finché non è stato chiamato dalla Federico II a ricoprire l’insegnamento di Storia della lingua latina. Nel ‘94 si è di nuovo trasferito fuori città, come professore straordinario di Lingua e letteratura latina presso il Magistero dell’Università di Bari, per poi passare nel ’95 alla Seconda Università, dove ha insegnato Letteratura latina, nel Corso di Laurea in Conservazione dei Beni Culturali, diventando dal 1997 professore ordinario. Ed è sempre alla Sun che, dal 1995 al 1998, il prof. De Vivo ha già ricoperto il ruolo di Preside della Facoltà di Lettere. Ad ampliare ulteriormente la sua esperienza istituzionale è intervenuta la nomina a membro del Senato accademico della Federico II per due trienni successivi, dal ’99 al 2002 e dal 2002 al 2005. E’ tuttora Presidente del Comitato direttivo della SICSI, incarico che ricopre dal 2001. Nel 2005 si candidò alla Presidenza della Facoltà: ebbe 80 preferenze contro i  94 voti di Mazzarella. 
A sconfessare le voci di corridoio che parlavano della candidatura super-partes di un docente dalla lunga esperienza come il prof. Antonio V. Nazzaro, è lo stesso prof. Nazzaro che indica invece il nome di De Vivo come candidatura unica, che non dovrebbe incontrare ostacoli verso il mandato, sostenendo anzi anche che  “De Vivo ha l’età giusta per un mandato doppio: non è né troppo giovane né troppo avanti con gli anni, ha la giusta capacità fisica insieme ad una buona esperienza nell’amministrazione dell’Ateneo, dopo essere stato per due trienni membro del Senato”. E anche altri docenti con un ruolo chiave nella Facoltà, come il prof. Francesco Barbagallo, confermano il sostegno al prof. De Vivo, “che vedrà probabilmente tutti d’accordo”.
Ci sono ancora diverse tappe istituzionali da superare però prima di poter ufficializzare la candidatura, come ammonisce lo stesso prof. De Vivo, pur confermando ad Ateneapoli la sua disponibilità.
Dopo l’uscita di scena del prof. Mazzarella, il 29 aprile, la reggenza temporanea della Facoltà passa al prof. Fulvio Tessitore, Decano dei docenti di Lettere, che dovrà farsi garante della legalità delle operazioni di voto per il nuovo Preside. “Dopo quarant’anni di incarichi istituzionali, l’ultima cosa che vorrei fare è gestire la Facoltà”, commenta il prof. Tessitore; “ma per legge in quanto decano devo farmi garante della transizione”. E per farlo il prof. Tessitore ha già fissato delle scadenze piuttosto serrate: “convocherò un Consiglio di Facoltà entro la prima decade di maggio per raccogliere le candidature e indire quanto prima i comizi elettorali”. Pur abbreviando tutte le operazioni previste per legge, con l’aiuto in questo caso di una probabile candidatura unitaria, il nuovo Preside però in teoria potrà entrare ufficialmente in carica solo il primo novembre prossimo, con l’inizio del nuovo anno accademico. Ma il prof. Tessitore già annuncia che troverà un accordo con il Rettore e con il nuovo Preside eletto per delegare a quest’ultimo le concrete funzioni gestionali. Nonostante un entusiasmo comprensibilmente scarso, il Decano è però deciso a svolgere fino in fondo il suo incarico di garante. “In un momento di sfascio istituzionale del paese non intendo contribuire in questo senso”, chiarisce Tessitore, “mantenendo per la dimensione istituzionale il massimo rispetto. Anche delegando le funzioni gestionali al Preside eletto rimarrò garante della legittimità a Lettere fino a novembre”.
Per quanto riguarda le preoccupazioni di questi giorni legate alla transizione al Nuovissimo Ordinamento, il prof. Tessitore assicura che non ci saranno cambi di rotta rispetto a quanto garantito da Mazzarella, anzi: “sono stato l’unico rettore contrario al numero chiuso. E per quanto riguarda possibili test d’ingresso, ritengo che la selezione non può avvenire con metodi che favoriscono i dementi. Non ho mai dimenticato quello che diceva il mio professore di liceo Nicolini: stabilire cosa uno studente non sa è facilissimo, difficile stabilire quello che sa”.
Viola Sarnelli
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