Sarà capitato a tutti di non trovare un docente in Facoltà nell’orario di ricevimento prestabilito, ed è una cosa indubbiamente fastidiosa. Ovviamente vanno introdotte le dovute distinzioni, tra i docenti con cui può capitare una volta o due (come può accadere a tutti) e quelli invece per i quali mancare durante l’orario di ricevimento è un’abitudine consolidata.
La questione non è nuova, ma si riacutizza periodicamente, anche perché di fatto la Facoltà sembra non essere mai intervenuta con una vera e propria regolamentazione o con un controllo sistematico. Così un laureato della Facoltà, pur premettendo, “come conviene, che il fenomeno non va generalizzato e che esistono le dovute (purtroppo sempre troppo poche) eccezioni”, torna a puntare il dito contro “lo scandalo delle assenze dei docenti (dalla prima alla terza fascia) per periodi sistematicamente continuati e impudentemente avallati dalla mancanza di ogni forma di controllo da parte di chi di dovere. Perché sistematicamente”, si domanda il nostro lettore, e come lui se lo domanderanno tanti altri, “in alcuni giorni della settimana (quasi sempre gli stessi) nei Dipartimenti non gira anima di dipendente docente dell’Università? Perché il regolamento della Facoltà, anche in maniera esemplare, non istituisce un turno di presenze dei docenti?”.
A queste accuse e critiche risponde il Preside di Lettere, Eugenio Mazzarella. “La Facoltà e la Presidenza sono sempre attente alle esigenze degli studenti – assicura il prof. Mazzarella – e la disponibilità dei docenti nei loro riguardi, che concerne anche tutte le previste azioni di tutorato, tra cui rientra l’orario di ricevimento, che è pubblico, è accertata in modo più che lodevole dai risultati della valutazione annuale dei docenti”. Il Preside precisa però che “su questi temi credo sia importante non generalizzare, perché generalizzare non aiuta a risolvere i problemi”, invitando piuttosto gli studenti a segnalare i problemi specifici riscontrati con determinati docenti. “Per non generalizzare c’è bisogno che anche in via riservata, se ritengono, gli studenti indichino nominativamente chi, come e quando sia venuto meno ad una legittima attesa di tutorato, e questo va rappresentato innanzi tutto ai presidenti di corso di laurea, che garantiscono la piena funzionalità dell’organizzazione didattica”, afferma il prof. Mazzarella. Aggiungendo che “fin dall’inizio della mia presidenza il segretario di facoltà, prof. Luigi Musella, riceve tutti i venerdì mattina in presidenza gli studenti per raccogliere ogni tipo di esigenza e segnalazione, e provvedere di conseguenza; con i rappresentanti degli studenti c’è su questi temi un dialogo costante e fruttuoso”. C’è anche da dire, continua il Preside, che “molti docenti proseguono ‘a casa’ per così dire, e fuori dell’orario di servizio, i loro compiti di tutorato grazie alle possibilità di contatto via mail, che moltissimi studenti usano”. Conclude “tuttavia, in una facoltà con centinaia di docenti e migliaia di studenti, qualche smagliatura può certo capitare, e siamo sempre disposti nelle forme che ho detto a porvi riparo”.
(Vi.Sa.)
La questione non è nuova, ma si riacutizza periodicamente, anche perché di fatto la Facoltà sembra non essere mai intervenuta con una vera e propria regolamentazione o con un controllo sistematico. Così un laureato della Facoltà, pur premettendo, “come conviene, che il fenomeno non va generalizzato e che esistono le dovute (purtroppo sempre troppo poche) eccezioni”, torna a puntare il dito contro “lo scandalo delle assenze dei docenti (dalla prima alla terza fascia) per periodi sistematicamente continuati e impudentemente avallati dalla mancanza di ogni forma di controllo da parte di chi di dovere. Perché sistematicamente”, si domanda il nostro lettore, e come lui se lo domanderanno tanti altri, “in alcuni giorni della settimana (quasi sempre gli stessi) nei Dipartimenti non gira anima di dipendente docente dell’Università? Perché il regolamento della Facoltà, anche in maniera esemplare, non istituisce un turno di presenze dei docenti?”.
A queste accuse e critiche risponde il Preside di Lettere, Eugenio Mazzarella. “La Facoltà e la Presidenza sono sempre attente alle esigenze degli studenti – assicura il prof. Mazzarella – e la disponibilità dei docenti nei loro riguardi, che concerne anche tutte le previste azioni di tutorato, tra cui rientra l’orario di ricevimento, che è pubblico, è accertata in modo più che lodevole dai risultati della valutazione annuale dei docenti”. Il Preside precisa però che “su questi temi credo sia importante non generalizzare, perché generalizzare non aiuta a risolvere i problemi”, invitando piuttosto gli studenti a segnalare i problemi specifici riscontrati con determinati docenti. “Per non generalizzare c’è bisogno che anche in via riservata, se ritengono, gli studenti indichino nominativamente chi, come e quando sia venuto meno ad una legittima attesa di tutorato, e questo va rappresentato innanzi tutto ai presidenti di corso di laurea, che garantiscono la piena funzionalità dell’organizzazione didattica”, afferma il prof. Mazzarella. Aggiungendo che “fin dall’inizio della mia presidenza il segretario di facoltà, prof. Luigi Musella, riceve tutti i venerdì mattina in presidenza gli studenti per raccogliere ogni tipo di esigenza e segnalazione, e provvedere di conseguenza; con i rappresentanti degli studenti c’è su questi temi un dialogo costante e fruttuoso”. C’è anche da dire, continua il Preside, che “molti docenti proseguono ‘a casa’ per così dire, e fuori dell’orario di servizio, i loro compiti di tutorato grazie alle possibilità di contatto via mail, che moltissimi studenti usano”. Conclude “tuttavia, in una facoltà con centinaia di docenti e migliaia di studenti, qualche smagliatura può certo capitare, e siamo sempre disposti nelle forme che ho detto a porvi riparo”.
(Vi.Sa.)