Car sharing, monopattini e bici: servizi scontati per la comunità federiciana

Aumentano le convenzioni attivate tra l’Università Federico II con i servizi di mobilità. Agli accordi con Trenitalia e Itabus, si aggiunge una scontistica sull’utilizzo di car sharing, biciclette e monopattini, tanto per i dipendenti (personale tecnico-amministrativo, ricercatori e docenti) che per gli studenti dell’Ateneo. Per usufruire dell’offerta è sufficiente un’identità digitale nei domini @unina.it o @studenti.unina.it. Tutte le informazioni sono disponibili sulla pagina intranet Sharepoint nella sezione dedicata alla mobilità della Federico II.
“Ogni anno svolgiamo un sondaggio sulla mobilità, il piano degli spostamenti casa-lavoro, che oltre a essere un obbligo di legge è una buona norma – spiega il prof. Cino Bifulco, docente di Trasporti e Mobility manager dell’Ateneo – E dai sondaggi emerge che operazioni di questo tipo consentono un uso non solo più conveniente dei mezzi, ma anche una mobilità sempre più sostenibile”. Oltre a incrementare l’uso dei trasporti pubblici, infatti, le nuove convenzioni riguardano tutte mezzi elettrici, monopattini, bici e auto. “C’è una richiesta, almeno teorica, di questi servizi, ma purtroppo il piano di mobilità non viene adottato. Sono iniziative che si fanno comunque, ma sono spot, non inserite in un contesto più organico e senza la stessa efficacia”, osserva il prof. Bifulco.
Sempre nell’ottica di un più esteso utilizzo dei servizi di mobilità e delle convenzioni, si sta “lavorando alacremente al progetto di ricerca Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile per sperimentare nuovi modelli di mobilità della community realizzando una piattaforma per la mobilità federiciana”, spiega il prof. Bifulco.
Per l’estate, se non prima, sarà pronta un’app “per integrare tutti i servizi, con le convenzioni che abbiamo attivato, oltre alle linee di trasporto classiche, dato che molti nostri studenti usano l’abbonamento”. L’app, una specie di Moovit o GoogleMaps, ma ritagliata sulle esigenze universitarie, sarà “un’evoluzione di quella creata l’anno scorso per MaaS (Mobility as a Service for Italy), che aveva delle limitazioni, che funzioni meglio e mostri un’offerta di trasporto il più ampia possibile”, conclude il prof. Bifulco.
Eleonora Mele
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Ateneapoli – n.18 – 2024 – Pagina 6

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