100 docenti, 17 corsi di studio, 400 allievi. Sono i numeri del progetto ‘Percorsi di formazione a distanza e-learning’ che ha coinvolto le dieci Facoltà della Seconda Università. Il percorso, realizzato con fondi regionali, ha contribuito alla formazione di figure professionali per la gestione e le applicazioni delle nuove tecnologie nell’ottica di un futuro inserimento nel mondo del lavoro. I corsi, totalmente gratuiti, sono stati seguiti – in aula o in modalità on line- da diplomati, laureandi e laureati i quali hanno ricevuto gli attestati nel corso della cerimonia conclusiva lo scorso 28 febbraio. “La formazione a distanza può essere un contributo importante per chi non può frequentare i corsi. Speriamo molto nella Regione perché il progetto possa riproporsi anche per il 2008-2009”, ha detto il Rettore Francesco Rossi nel corso dell’incontro che si è svolto presso il Belvedere di S.Leucio, sede della Facoltà Jean Monnet. Nel ringraziare i due promotori ed organizzatori del programma – i professori Vincenzo Sica e Beniamino Di Martino- il Rettore si è anche rammaricato per il mancato utilizzo di fondi di ricerca negli anni scorsi per progetti che non erano realizzabili. “Un peccato – ha detto- perché come Sun abbiamo bisogno di Case dello Studente e servizi agli studenti”. Presente il neo assessore regionale Nicola Mazzocca che della Sun è stato docente. Tant’è che ha sottolineato “qui ci sono competenze tecniche e morali enormi”. Sulla progettualità “ci aspettiamo molto: non dobbiamo far fuggire i cervelli e dobbiamo dare opportunità ai bravi”. E’ una “necessità che anche le aziende comincino ad avere i loro cervelli in Campania”. L’e-learning può essere uno strumento per l’internazionalizzazione “per gli studenti stranieri che vengono da noi e per attivare corsi in lingua straniera per i nostri studenti”.
17 corsi, classi di 25-30 studenti (diplomati e laureati) ognuna, ogni Preside ha scelto autonomamente la tematica del corso, spiega il prof. Sica. La composizione studentesca: un quarto di Napoli e provincia e 2/3 di Caserta e provincia, illustra il prof. Di Martino. Una sottolineatura dall’ex Preside della Facoltà di Ingegneria Oreste Greco: “l’ingrediente primario è saper fare buona didattica frontale” ed un consiglio: “i corsi debbono iniziare ad apertura anno accademico e non a conclusione o dopo che lo studente ha anche sostenuto l’esame e magari preso 30”. La proposta: un’attività e-learning sulla matematica, la fisica e la chimica di base, fondamentale per le Facoltà di Ingegneria, Scienze e Medicina.
Per un progetto che si chiude, un altro di grossa portata, che in qualche modo lo ingloba, vede la luce. Sempre siglato dall’infaticabile prof. Sica coadiuvato dalla dott.ssa Silvia Selvaggi del Dipartimento di Patologia Generale: è il CeLEAR, Centro di Servizi di Ateneo per l’e-learning. Una struttura a disposizione di tutti gli utenti della SUN che ha come finalità la produzione, la gestione di beni o servizi finalizzati al supporto delle attività di ricerca e didattica. Celear ha un minimo di finanziamento e di personale dall’ateneo, il resto se lo procaccerà da altri (lo può fare avendo, un direttore, Sica, con una esperienza ministeriale alle spalle “che non guasta”, come egli stesso riconosce). Nell’ambito Centro “costituiremo una sezione della Università di Nassyria. Terremo lezioni di alta formazione”; un milione di euro, con un progetto di durata annuale, rinnovabile, le dimensioni del finanziamento ministeriale. Ancora, una iniziativa (insieme al Cira) con le scuole superiori e con l’Agenzia Spaziale Italia “sulla salute psico-fisica degli astronauti che andranno su Marte su longevità e verificarne se può essere influenzata dalle radiazioni che subiscono a ritmi molto alti”.
17 corsi, classi di 25-30 studenti (diplomati e laureati) ognuna, ogni Preside ha scelto autonomamente la tematica del corso, spiega il prof. Sica. La composizione studentesca: un quarto di Napoli e provincia e 2/3 di Caserta e provincia, illustra il prof. Di Martino. Una sottolineatura dall’ex Preside della Facoltà di Ingegneria Oreste Greco: “l’ingrediente primario è saper fare buona didattica frontale” ed un consiglio: “i corsi debbono iniziare ad apertura anno accademico e non a conclusione o dopo che lo studente ha anche sostenuto l’esame e magari preso 30”. La proposta: un’attività e-learning sulla matematica, la fisica e la chimica di base, fondamentale per le Facoltà di Ingegneria, Scienze e Medicina.
Per un progetto che si chiude, un altro di grossa portata, che in qualche modo lo ingloba, vede la luce. Sempre siglato dall’infaticabile prof. Sica coadiuvato dalla dott.ssa Silvia Selvaggi del Dipartimento di Patologia Generale: è il CeLEAR, Centro di Servizi di Ateneo per l’e-learning. Una struttura a disposizione di tutti gli utenti della SUN che ha come finalità la produzione, la gestione di beni o servizi finalizzati al supporto delle attività di ricerca e didattica. Celear ha un minimo di finanziamento e di personale dall’ateneo, il resto se lo procaccerà da altri (lo può fare avendo, un direttore, Sica, con una esperienza ministeriale alle spalle “che non guasta”, come egli stesso riconosce). Nell’ambito Centro “costituiremo una sezione della Università di Nassyria. Terremo lezioni di alta formazione”; un milione di euro, con un progetto di durata annuale, rinnovabile, le dimensioni del finanziamento ministeriale. Ancora, una iniziativa (insieme al Cira) con le scuole superiori e con l’Agenzia Spaziale Italia “sulla salute psico-fisica degli astronauti che andranno su Marte su longevità e verificarne se può essere influenzata dalle radiazioni che subiscono a ritmi molto alti”.