Election day: studenti al voto il 14 e 15 maggio

Il 14 e 15 maggio si aprono le urne per il rinnovo delle rappresentanze studentesche alla Federico II e al Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari (CNSU). Per quanto riguarda l’Ateneo, le elezioni sono state indette con Decreto rettorale lo scorso 3 marzo; mentre quelle per l’organo consultivo nazionale sono state convocate dal Ministero il 30 gennaio scorso – tra l’altro, la Federico II è sede della commissione elettorale locale per il IV Distretto. Nella due giorni si voterà anche per l’elezione dei 2 rappresentanti degli studenti nel Consiglio di Amministrazione dell’Adisurc (Azienda per il Diritto allo Studio Universitario della Regione Campania). Dagli scrutini per il CNSU emergeranno i 28 componenti eletti dagli studenti, 1 eletto dagli specializzandi e 1 dai dottorandi. La durata della carica è tre anni.

Quanto alla tornata federiciana, invece, i vincitori inizieranno il proprio mandato a giugno e resteranno in carica per il prossimo biennio. I seggi da occupare, sono ripartiti così: 2 in Consiglio di Amministrazione; 5 in Senato Accademico di cui 1 rispettivamente per Area Medica, Politecnica e delle Scienze di Base, delle Tecnologie per la Vita e 2 per l’Area Umanistica; 38 in Consiglio degli Studenti di cui 5 per l’area Medica, 14 per quella Politecnica e delle Scienze di Base, 3 per quella di Tecnologie per la Vita e 16 per l’area Umanistica. Naturalmente, gli studenti sono chiamati ad esprimere delle preferenze anche per i Consigli di Dipartimento e delle quattro Scuole di Medicina e Chirurgia, Politecnica e delle Scienze di Base, Scienze Umane e Sociali, Agraria e Medicina Veterinaria – sia nei Dipartimenti che nelle Scuole si elegge un numero di studenti pari al 15% dei professori e ricercatori afferenti.

Il 10 aprile è scaduto il termine ultimo per presentare le candidature e, come nell’ultima occasione, la competizione elettorale vede schierati in campo Confederazione degli Studenti, Unione degli Universitari (UdU), in coalizione con ViviUnina e Studenti Giurisprudenza (SG), e Link. Per quanto riguarda gli Organi centrali, al Consiglio di Amministrazione se la vedranno Confederazione e UdU, Link non ha presentato alcuna candidatura. Al Senato Accademico e al Consiglio degli Studenti, invece, dovrebbe essere l’Area Umanistica quella maggiormente contesa, considerando la presenza di tutte e tre le forze. Quanto a programmi, nomi e obiettivi elettorali, Ateneapoli ha contattato i protagonisti della tornata.

Le forze in campo alla Federico II

“Il primo obiettivo è di non mollare la presa su quanto ottenuto, perché ci vuole poco a perderlo”, spiega Giuseppe Marzucco, attuale Presidente del Consiglio degli Studenti e candidato in Consiglio di Amministrazione per Confederazione che si presenta con liste in tutti gli organi, e al CNSU e Adisurc. Poi continua elencando i risultati ottenuti: “penso all’estensione della No Tax Area, all’apertura delle aule studio oltre gli orari ordinari, tutti i ragionamenti portati in Senato sul riconoscimento della figura dello studente-lavoratore. Tema delicato, tanto per il presente che per il futuro, è relativo agli spazi: “dobbiamo continuare a garantirne di vivibili e manutenuti, per dare la possibilità di trascorrere tempo all’università per quanto si ritiene necessario. Dobbiamo lavorare ancora di più con le altre componenti per consentire ad altre categorie l’accesso all’istruzione universitaria”.

Come non dimenticare, poi, la tutela del benessere psicologico, che raccoglie ogni altro tema: “Ho sempre pensato che tutto parta dall’aula e da quello che accade lì. Per questo bisogna costruire un sistema di antenne sempre più efficace per capire cosa si può fare oltre ai processi già in essere dell’Ateneo e del Centro Sinapsi”. Sul metodo di composizione della squadra di candidati, Mazzucco, alla sua ultima tornata, ha detto: “da sempre, il modus operandi di Confederazione è trovare un equilibrio tra chi ha più esperienza e i persone giovani”. E dopo l’incetta di voti fatta nell’ultima tornata, l’obiettivo è “fare ancora meglio”. Tra gli altri, oltre a Marzucco, Confederazione ha candidato al CdA Michela Oliviero, studentessa di Economia, al CNSU Antonino Esposito, rappresentante uscente al CdA e studente di Medicina, e all’Adisurc Matteo Grilli, iscritto a Ingegneria.

Per quanto riguarda l’UdU, sarà presente negli organi centrali, al CNSU, all’Adisurc, e ha consegnato due liste per Studi Umanistici, altrettante per Scienze Politiche e Scienze Sociali, una a Giurisprudenza. A parlare di programma è Paolo Barbera, candidato unico al Senato Accademico. “Gli spazi per noi sono un tema centrale, lo sentiamo particolarmente nostro. La Federico II ha quasi 80.000 studentesse e studenti e diventa difficile riuscire a garantire diritto allo studio e fruizione degli spazi in maniera equa. L’occupazione di un posto in aula è una corsa a chi arriva prima che premia chi è già in città, crea uno svantaggio alle categorie più fragili”. E a proposito di coloro che vivono in città, Barbera tocca una questione sensibile: il caro affitti per i fuorisede: “Me ne sono occupato spesso in prima persona”.

Lo studente cita in particolare la ristrutturazione dell’ex sede dell’Inps di via Galileo Ferraris per trasformarla in Student Housing: “Si tratterebbe di una sorta di studentato privato, con prezzi assurdi. Questo deriva da speculazione edilizia, turistificazione. Il Comune ha fatto poco, secondo noi. Non riconosce il problema”. Altro tema caldo per l’Unione è l’equiparazione tra chi è in corso e chi è fuori corso: “Va detto che la tassazione della Federico II è bassa rispetto a tanti altri atenei, ma comunque bisogna fare di più. Far pagare tanto a chi impiega più tempo per concludere gli studi è un trattamento punitivo”. E questo porta direttamente all’estensione della No Tax Area: “l’obiettivo è continuare ad alzarla, magari portarla a 32mila euro, noi vorremmo un’università totalmente gratuita quanto a tassazione”.

Dal punto di vista elettorale, Barbera lancia la sfida. “Puntiamo a confermarci, in Senato, da sei anni, siamo garanzia di rappresentanza e abbiamo rotto un monopolio. Inoltre, è fondamentale ottenere di nuovo la presidenza del CNSU (attualmente ricopre la carica Alessia Conti, proprio dell’UdU, ndr), per offrire più garanzie alle categorie più fragili ed essere inclusivi, al contrario di chi invece è a favore della selettività nell’accesso al sapere”. Altri nomi emersi a proposito dell’Unione sono quelli di Anna Testa, studentessa di Sociologia, e Davide Totari, iscritto a Statistica, entrambi candidati al Consiglio degli Studenti. Come tutti i componenti della squadra, scelti con il seguente metodo: “persone capaci di interpretare i documenti e consapevoli del peso dei vari organi”.

Chiude Maria Rosaria Trinchese, studentessa di Storia e candidata al Consiglio degli Studenti per Link che presenta un’unica lista per gli organi centrali e due a Studi Umanistici e Scienze Sociali. Altri nomi di punta dell’organizzazione sono Manuel Vita Verde, iscritto a Sociologia e candidato al Senato, ed Ernesto Paesano, studente di Lettere Moderne che corre per il Consiglio di Scuola. “Il nostro programma si inserisce in un’analisi che portiamo avanti da anni sull’università pubblica, che versa in una situazione drammatica dopo i decenni di aziendalizzazione e svuotata dal suo reale significato. Sul DdL Bernini e i tagli previsti ci stiamo impegnando e mobilitando da tempo assieme ad altre realtà confluite in Assemblea precaria”.

Se questa è la cornice valoriale di riferimento, all’interno della contingenza nazionale, vengono poi i temi più specifici relativi ai bisogni di studentesse e studenti. “Ad oggi le borse di studio non sono sufficienti e soprattutto arrivano in ritardo, quando ormai sono già state affrontate una serie di spese, teniamo molto anche alla questione abitativa, lavoriamo sul territorio a stretto contatto con SET Napoli – Resta abitante, in città ci sono meno di 500 alloggi per 33mila studenti, una sproporzione ridicola. Ci sarebbero tante strutture in centro che potrebbero essere riqualificate e convertite in studentati pubblici”.

Resta la battaglia storica per gli spazi, particolarmente radicata nell’area umanistica: “abbiamo proposto un tavolo di lavoro che coinvolgesse la governance del Dipartimento di Studi umanistici, della Scuola e dell’Ateneo per trovare una soluzione concreta. Quest’anno, al primo semestre, per una settimana il Cinema Astra è stato chiuso e noi studentesse e studenti non abbiamo ricevuto alcun avviso”. Sugli obiettivi elettorali: “di sicuro c’è un grande investimento sull’area umanistica, dove vogliamo portare avanti e consolidare il nostro lavoro”.

L’ultima battuta di Trinchese è di più ampio respiro: “vogliamo un’università realmente inclusiva e accessibile, che dialoghi davvero con il territorio e sia un vero luogo di senso critico e dissenso. Ad oggi, gli organi sono svuotati di ogni significato politico con i rapporti di forza del tutto sbilanciati in favore di Rettori e Direttori generali. Ci siamo dimenticati del ruolo che dovrebbero avere le istituzioni universitarie nel Paese – penso alle mobilitazioni per la Palestina e contro il DdL Bernini. Serve un’alternativa”.
Claudio Tranchino
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Ateneapoli – n. 7 – 2025 – Pagina 4-5

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