Premio IEEE ‘Communications Society Award for Advances in Communication’ – comunità internazionale degli scienziati, professionisti ed esperti nel campo dell’ingegneria delle comunicazioni e delle reti di computer – all’articolo scientifico, pubblicato negli ultimi 15 anni, che abbia aperto nuove linee di ricerca di grande impatto nel settore comunicazioni, assegnato per la prima volta a un gruppo di ricerca italiano.
Ad ottenerlo il team Quantum Internet guidato dalla prof.ssa Angela Sara Cacciapuoti, con Marcello Caleffi e Francesco Tafuri (Dipartimenti di Ingegneria Elettrica e delle Tecnologie dell’Informazione e di Fisica) della Federico II, Giuseppe Bianchi dell’Università di Roma Tor Vergata, Francesco Saverio Cataliotti, Direttore del Cnr-Ino di Firenze (Istituto Nazionale di Ottica del Consiglio Nazionale delle Ricerche), e Stefano Gherardini, Cnr-Ino e Università di Firenze.
Si tratta di un riconoscimento che “sancisce, a livello internazionale, il lavoro pionieristico di ricerca che stiamo portando avanti per realizzare le basi della Quantum Internet e dimostra che l’ingegneria delle telecomunicazioni al DIETI sta dando un contributo all’avanguardia su temi di frontiera. I nostri studenti ricevono una formazione di primissimo livello che non teme confronti con le altre università mondiali”, afferma la prof.ssa Cacciapuoti. Aggiunge: “Il nostro lavoro stabilisce un framework generale della Quantum Internet che, sfruttando le leggi e i fenomeni della meccanica quantistica, consentirà di realizzare applicazioni impossibili da ottenere tramite Internet classica, e rappresenta un primo passo di un viaggio che richiederà anni. Ma si tratta di una sfida entusiasmante”.
Mentre la rete Internet classica si basa sul bit, il gruppo di ricerca federiciano sta cercando di immaginare una rete basata sul quantum bit e un passaggio a una rete globale quantistica, che interconnetterà e integrerà tecnologie, sistemi e computer quantistici. Due i principali vantaggi: rete sicura e potenza computazionale esponenziale. Le difficoltà, però, sia tecnologiche che organizzative, “sono ovviamente enormi – spiega il prof. Caleffi – anche perché è una gara che ci vede competere, e al tempo stesso collaborare, con le università e i centri di ricerca più avanzati al mondo. ‘Rivali’ che non solo hanno fondi di ricerca praticamente illimitati, ma non hanno neppure i vincoli burocratici che ingessano le università italiane, e sono quindi avvantaggiati dal punto di vista organizzativo”.
Ma ci sono anche aspetti positivi: “È anche vero che gli studenti che formiamo alla Federico II hanno una preparazione tecnica di altissimo livello, che non teme confronti con nessuna università al mondo, e che sono il nostro ‘punto di forza’ che ci consente di competere, anche se non ad armi pari, e di ottenere risultati di elevatissima qualità”.
Questo non è però il punto di arrivo, ma solo il punto di partenza: “Stiamo infatti lavorando da ormai più di due anni, insieme ai nostri studenti, dottorandi e giovani ricercatori, per avviare un testbed sperimentale, un prototipo di Quantum Internet che sia integrato nella nostra rete di Ateneo, attraverso sinergie e collaborazioni tra i due Dipartimenti, il Dieti e Fisica, capofila della comunità ‘quantum’ in Federico II”, spiega il prof. Caleffi. E sottolinea: “Due nostri dottorandi, Francesco Mazza e Laura D’Avossa, sono stati invitati a passare l’estate negli USA, presso l’Argonne National Laboratory, per lavorare su due progetti di ricerca comuni, uno inerente alle applicazioni di entanglement multipartito e l’altro legato alla trasduzione di quantum information”.
La cerimonia di premiazione si terrà in occasione della prossima conferenza dell’IEEE Communications Society a Denver il 10 giugno.
Eleonora Mele
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Ateneapoli – n.09 – 2024 – Pagina 7