PSICOLOGIA

“I nostri docenti sono molto preparati – dice Mauro Florio, rappresentante e studente di Psicologia dei processi cognitivi e dello sviluppo funzionale – ma purtroppo sono pochi in confronto al numero degli studenti…”. Secondo Luana Valletta, Psicologia è “una facoltà ‘a portata di mano’, è ben collegata con la stazione, ed è tutto concentrato nello stesso plesso (esami, lezioni, segreteria, uffici); i docenti, poi, sono disponibili e davvero appassionati ai corsi; le date degli esami sono rese note anche tre o quattro mesi prima e non si creano accavallamenti con prove dello stesso anno; migliora sempre più l’organizzazione didattica; il sito internet (www.psicologia.unina2.it) è sempre aggiornato e c’è la possibilità di prenotarsi agli esami on line”. Altro elemento non trascurabile: “viene premiato il merito – sempre secondo Luana – e c’è la possibilità di ottenere borse per periodi di studio all’estero o in Italia o, ancora, partecipare a conferenze. Il tutto è reso trasparente grazie alla pubblicazione dei bandi”. I nei della Facolta. “La cosa che più odio sono gli esami scritti – afferma Luana – con domande a risposta multipla. Una modalità di sostenere gli esami che viene applicata con la scusa che siamo in troppi. Mi auguro che con la riduzione della triennale a 500 posti, possa cambiare la situazione”. E poi: sedute di Laurea Triennale dove ”non si discute la tesi e c’è una semplice proclamazione di voto, il tutto dura neanche 10 minuti..”; poche o rare attività di laboratorio o extradidattiche. Anche il numero programmato ai due corsi di laurea specialistica, crea disagi e critiche. “C’è già una selezione iniziale per accedere al corso di laurea triennale. Dopo il triennio, però, se non si riesce a passare la selezione per accedere al biennio specialistico ci si deve iscrivere presso un altro Ateneo…”. 
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