“Mi ha sorpreso scoprire che il manager potesse effettivamente essere la professione dei miei sogni”: sono le parole di William Notaro, al primo anno di Magistrale di Ingegneria dell’Automazione, nonché uno degli studenti che ha avuto la possibilità di osservare da vicino una giornata di lavoro di un dirigente, seguendolo come un’ombra in ogni aspetto della vita aziendale. La collaborazione tra Manageritalia, Federazione nazionale dei dirigenti e l’Università Federico II ha infatti dato vita all’iniziativa ‘Manager per un giorno’, per la quale sono stati selezionati sette ragazzi candidatisi dai più disparati percorsi di studio.
C’è chi, fra questi, aveva già fiutato ab origine del proprio percorso di studi la prospettiva di una carriera dirigenziale, come Angela Sarnataro, ormai prossima alla Laurea Magistrale in Matematica, e chi invece, come William, ha deciso di candidarsi “seppure non avessi chiara l’idea di cosa facesse effettivamente un manager, proprio perché pensavo che potesse aiutarmi a capire”. Entrambi sono stati ospiti di PWC, un’azienda di consulenza, dove “ci hanno presentato l’azienda in generale e quali ruoli si possono avere all’interno e la gestione del lavoro, anche in base ai periodi dell’anno. Ci hanno mostrato una presentazione tipo davanti ad un cliente e ci hanno mostrato come leggere un bilancio”, racconta Angela.
Se dovessimo sintetizzare, dunque, cosa fa un manager, potremmo usare una frase che a William è rimasta particolarmente impressa: “il manager mette ordine nel disordine”. Deve essere un po’ “la persona che unifica il tutto, dal momento che gestisce progetti che coinvolgono anche persone e ambiti diversi”. Per riuscirci, è necessaria la “cura del dettaglio”, elemento che i selezionatori aziendali ricercano tantissimo nei giovani, il che ha particolarmente colpito Angela: “loro notano spesso superficialità e poca attenzione ai particolari, quando invece vogliono precisione anche nei piccoli lavori che vengono presentati. Questa è la caratteristica che fa veramente la differenza, insieme alla proattività, al non limitarsi al fare solo il proprio compitino”.
A tutto ciò si affianca un bisogno di competenze specifiche, motivo per cui alla B.D.O. Italia hanno invece incoraggiato Claudia Gallotti, studentessa di Economia Aziendale, a “focalizzarsi molto sulla Magistrale, frequentare un Master e individuare un’area specifica verso cui puntare”. Durante la sua giornata da manager, Claudia ha perfino “presenziato ad alcune riunioni in merito alle nuove normative aziendali. Mi sono giostrata tra l’aspetto delle imprese industriali e quello dei servizi assicurativi e bancari e mi è stato spiegato come funziona il bilancio, rispetto al quale deve anche essere formulato un giudizio. Mi ha affascinato l’incarico di revisore legale che, a differenza di come viene dipinto, svolge tante mansioni diverse e fa tanto team-working, viaggia molto per mantenere il contatto con il cliente e parlare con lui di persona”.
Nonostante tutti loro siano usciti, a fine giornata, dagli uffici con molte più sicurezze, qualche dubbio sul futuro può capitare che permanga ma, com’è stato detto alla Defra s.r.l. a Rossella Villetti, laureata in Scienze Politiche: “è la strada che trova me. Devo fare le mie esperienze, ma alla fine se sarà la via giusta mi troverà. Per quanto possiamo lavorare, siamo destinati ad un determinato percorso”.
Nei prossimi giorni, gli aspiranti manager saranno ospiti alla Radio Universitaria Radio F2 Lab, dove potranno continuare a raccontare le proprie esperienze e condividere le proprie aspettative verso il futuro.
Giulia Cioffi
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Ateneapoli – n.01 – 2024 – Pagina 7