‘I martedì professionalizzanti’ di Ingegneria Edile

Un ciclo di incontri con esperti per avvicinare gli studenti  al mondo del lavoro

Alla Magistrale di Ingegneria Edile ripartono “I martedì professionalizzanti”, il ciclo di seminari valido 2 crediti formativi dedicato all’approfondimento della professione dell’ingegnere edile. 11 gli incontri in programma, già partiti il 22 marzo, che si concluderanno il 7 giugno. “Avevo proposto questa offerta didattica suppletiva all’inizio del mio mandato. La pandemia, purtroppo, ha complicato un po’ le cose, ma ho fatto in modo che gli studenti non perdessero questa opportunità di confronto”. Parla di confronto la prof.ssa Marina Fumo, Coordinatrice del Corso di Laurea, proprio perché “i relatori che intervengono durante gli incontri sono per lo più esperti esterni, alcuni dei quali anche nostri ex laureati, a cui chiediamo di descrivere le realtà in cui operano e di raccontare il proprio lavoro, tra vantaggi e difficoltà”. E dunque: “Il ciclo si è aperto con l’antropologo Giovanni Gugg, intervenuto sull’antropologia del Vesuvio. Può sembrare un tema non immediatamente pertinente. Ma l’ingegnere edile, che è flessibile e versatile, può operare in molti contesti: dagli impianti, alle strutture, al cantiere, ma anche a livello di recupero edilizio e di paesaggio urbano e non che si caricano di valori culturali e contenuti immateriali”. Lo scorso martedì è stata la volta “della nostra docente Gigliola Ausiello e dei nuovi calcestruzzi. Questi i prossimi appuntamenti. Il 5 aprile interverrà l’ing. Pasquale Spiezia “che presenterà delle esperienze professionali nel consolidamento e nel recupero di edifici storici; il 12 aprile e il 10 e 31 maggio “avremo il Professore Emerito Federico Mazzolani, il più grande esperto italiano di strutture in acciaio che, a noi, parlerà di recupero di strutture lignee e interventi su edifici storici. Si è occupato anche della copertura di Palazzo Reale e mostrerà delle immagini inedite di quel cantiere”; il 3 maggio “ci sarà l’opportunità di un approfondimento a tema archeologia con il supporto di Vincenzo Calvanese, capo dell’Ufficio Tecnico di Pompei Scavi; segue il 17 Mariella Danzi, una pioniera nell’uso di strumenti per il rilevamento di edifici e siti, dai droni ai laser scanner. Ha uno studio con cui opera su tutto il territorio nazionale e ha ospitato anche nostri tirocinanti”; il 24 “avremo un’altra giovane nostra docente, Veronica Vitiello,che porterà degli esempi applicativi sul recupero delle malte storiche, tema di cui si è occupata nel corso del Dottorato”; il 7 giugno chiuderà l’ingegnere e docente a contratto Vincenzo Capone “in collaborazione con un’azienda che produce impianti. Recupero del costruito, nuovi materiali e tecniche edilizie e altre novità del settore, archeologia, impiantistica. Ce n’è per tutti i gusti. Questo perché, spiega ancora la docente, i martedì professionalizzanti sono pensati nell’ottica dell’orientamento in uscita affinché gli studenti capiscano quanti e quali sbocchi hanno al termine del percorso e come debbano comportarsi una volta intrapresa quella professione. A tutti i relatori, infatti, chiediamo di portare degli esempi concreti. Ci interessa vedere come nasce un progetto edilizio, seguirne l’iter, capire il perché delle scelte effettuate”. Nell’elenco appena concluso manca all’appello un martedì, il 26 aprile, che ospiterà un incontro particolare, il convegno dal titolo Dall’ingegneria militare all’architettura fortificata. Fortezze militari, paesaggi urbani e genio italiano. All’incontro parteciperà anche “Claudio Babuscio, uno studioso romagnolo che si è speso per valorizzare l’opera di una famiglia di ingegneri militari romagnoli vissuti nel sedicesimo secolo, gli Antonelli, che hanno costruito diverse fortificazioni in America Latina. Quelle che oggi chiamiamo architetture fortificate sono il risultato di progetti di ingegneria militare. Gli ingegneri militari, conoscendo le armi e i sistemi di attacchi, erano i più titolati a progettare i sistemi di difesa”. Il lavoro di Babuscio “è poi sfociato in una mostra, esposta dapprima in Emilia Romagna, che per l’occasione ospiteremo al primo piano di Piazzale Tecchio dal 13 al 26 aprile”. La docente, in ultimo, tiene a rinnovare l’attenzione in merito al nuovo Double Degree attivato con la Universidad Politécnica di Madrid, Escuela Tecnica Superior de Edificación. “Partirà dal prossimo anno accademico – conferma – Cominceremo con tre studenti che, al termine del percorso, otterranno il doppio titolo europeo di Ingegnere Edile Magistrale italiano e di Master in Innovación tecnológica en Edificación spagnolo”.

Carol Simeoli

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