Il Demi alla ‘Maratona della Sostenibilità’

Di sostenibilità si parla ad ampio spettro. È un nodo strategico a livello economico e ambientale, ma anche sociale ed etico, da innestare nella formazione degli studenti, ben radicato all’interno dei nostri Corsi di Studio e Laboratori al Dipartimento di Economia, Management e Istituzioni. Da questo punto di vista siamo in linea con le esigenze e le richieste del mondo delle imprese – per cui la sostenibilità è una leva competitiva, oltre che driver di crescita – e che, infatti, è disposto ad investire insieme a noi nella formazione dei giovani sul tema”. È il ‘testimone’ che il prof. Mauro Sciarelli ha passato nel corso della Maratona della Sostenibilità – Imprese e Strategie di Sviluppo, iniziativa dell’Unione Industriali Napoli, tenutasi nella due giorni del 30 novembre – 1° dicembre. “Con l’Unione Industriali di Napoli, in particolare con il Gruppo Piccola Industria – ricorda – il nostro Dipartimento ha un protocollo di intesa, attivo da circa un anno, che ha lo scopo di favorire la reciproca collaborazione proprio su cultura di impresa, sostenibilità e responsabilità sociale”. Prodotto di questa convenzione, ad esempio, è il ciclo di seminari ‘Lezioni di Impresa’, riapertosi il 29 novembre con un incontro tra gli studenti e due manager esponenti della cultura imprenditoriale del territorio. Alla Maratona della Sostenibilità, il prof. Sciarelli è intervenuto nell’ambito di due tavole rotonde, in rappresentanza del Dipartimento: “Durante la prima giornata, tra le altre cose, ci siamo soffermati sulle opportunità che possono nascere dalla creazione di reti tra il mondo della scuola, delle imprese e dell’Università. Nello specifico, ho relazionato sulle attività di orientamento che abbiamo in essere al Dipartimento. Il mondo delle imprese, infatti, ci è vicino attraverso numerosi rappresentanti all’interno del Comitato di Indirizzo dei Corsi e con loro condividiamo iniziative seminariali di formazione, di stage e tirocini e il nostro Job Day”. Aggiunge: “Proprio con l’Unione Industriali stiamo ragionando sulla possibilità di attivare percorsi integrati, che magari potrebbero coinvolgere classi miste di scolari e universitari, il cui obiettivo dovrebbe essere aiutare i ragazzi a compiere scelte più consapevoli – quindi anche a ridurre la dispersione studentesca – e ad affinare una serie di competenze specifiche”. Si è parlato, dunque, di giovani ad una platea composta anche da giovani. Presenti alla Stazione Marittima di Napoli, sede della Maratona, studenti delle scuole e futuri aziendalisti coinvolti dal prof. Sciarelli nell’ambito del suo insegnamento di Governo ed Etica di Impresa e del Laboratorio di Finanza Etica. “Il secondo giorno – prosegue – la discussione è stata più tecnica. Si è discusso di rendicontazione di sostenibilità, un tema sul quale ultimamente ci si sta confrontando tanto visto che l’Unione Europea sta allargando il perimetro di obbligatorietà di questo strumento, in estensione anche alle piccole e medie imprese”. Sostenibilità al DEMI, si diceva. Al Corso Triennale in Economia Aziendale è trattata nell’insegnamento di Gestione finanziaria e finanza sostenibile e nei Laboratori didattici ‘RED & Next’ (Responsabilità sociale e territoriale), ‘Las’ (Antimafia sociale) e ‘Benefit Corporation & Sustainability Innovation’. Nell’ambito delle Magistrali in Economia Aziendale e Innovation and International Management, invece, appare negli insegnamenti di Governo ed etica di impresa, Corporate sustainability e Social entrepreneurship e nei Laboratori ‘LIFE’ (Imprenditorialità sociale e finanza etica), ‘Tecno’ (Sostenibilità e transizione ecologica), EY (Sistemi di reporting di sostenibilità), oltre che nel Corso di Alta Formazione sulla finanza Etica (CAfFE’). “Durante la Maratona ho avuto modo di discutere con alcuni rappresentanti di società di consulenza e revisione. Mi spiegavano che prediligono i nostri laureati perché hanno già una conoscenza di base di strumenti quali, ad esempio, il bilancio di sostenibilità o la rendicontazione non finanziaria. Continuare ad investire in questa direzione, evidentemente, paga”, conclude il prof. Sciarelli.

Carol Simeoli

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