Ottanta aspiranti studenti atleti federiciani

“Sono rappresentate un po’ tutte le specialità”, anticipa il prof. Iaccarino, delegato del Rettore allo sport. A breve si riunisce la Commissione di valutazione delle istanze

È scaduto il termine entro il quale ragazze e ragazzi i quali frequentano la Federico II e che sono impegnati in attività sportive a livello agonistico potevano chiedere di accedere allo status di Atleta Federiciano”. Il programma intende promuovere lo sport e sostenere gli studenti impegnati in attività che richiedono un elevato impegno nella conciliazione della doppia carriera universitaria e agonistica. Essere riconosciuto come studente atleta dà diritto ad una serie di agevolazioni. I benefici includono 10 ore per ciascun semestre di tutorato o attività didattica-integrativa dedicata, flessibilità sulle date di lezione e modalità di esame in caso di sovrapposizione con eventi sportivi di interesse nazionale o internazionale. Agli studenti atleti è riconosciuta una borsa di studio di importo stabilito annualmente dal Consiglio di Amministrazione dell’Ateneo. “Abbiamo ricevuto – dice il prof. Guido Iaccarino, delegato allo sport della Federico II, ordinario di Medicina Interna – circa ottanta domande. Entro il 10 dicembre la Commissione dovrà valutare le istanze e verificare, con l’aiuto del Coni, che effettivamente sussistano i requisiti per essere considerato un atleta impegnato in attività agonistica in una qualche Federazione. Dopo il dieci dicembre presenteremo le domande che saranno state ritenute valide al Rettore, il quale procederà poi con l’iscrizione nell’albo degli Atleti Federiciani, requisito essenziale per accedere ai contributi e alle agevolazioni previste”. Ci sono nomi di atleti già noti a livello nazionale o internazionale tra gli ottanta studenti che hanno presentato domanda? Risponde il prof. Iaccarino: “In attesa della valutazione del 10 dicembre, relativa alle istanze avanzate dalle ragazze e dai ragazzi, preferisco non citare nomi. Sono rappresentate un po’ tutte le specialità, in ogni caso: pallanuoto, pallavolo, arti marziali, scherma, vela, nuoto, aerobica, canottaggio, sollevamento pesi, tennis. Abbiamo anche un arbitro di calcio e due rugbisti. Le specialità che contano il maggior numero di aspiranti Atleti Federiciani, ad un esame molto sommario degli incartamenti che ho qui davanti, sono la pallavolo e la pallanuoto. Il senso del progetto di Atleta Federiciano, va avanti il docente universitario, è promuovere lo sport. Lo studente che gareggia ad alti livelli diventa in qualche modo il testimone, l’esempio concreto della possibilità di conciliare la pratica sportiva con l’impegno universitario. D’altronde ci sono precisi indirizzi da parte dell’Unione Europea che invitano tutti gli Atenei del continente a farsi promotori di politiche ed iniziative finalizzate a diffondere la pratica dello sport tra le ragazze e i ragazzi che frequentano i Corsi di Laurea. Non tutti possono e devono essere campioni, ovviamente, ma tutti dovrebbero dedicare qualche ora della loro settimana alla pratica sportiva amatoriale. Fa bene al corpo, aiuta lo spirito e la mente e può prevenire l’adozione di comportamenti quotidiani scorretti e nocivi per la salute. Mi riferisco, per esempio, al tabagismo o ad un’alimentazione squilibrata”.

Riunione al Cus Napoli

A fine novembre, intanto, il prof. Iaccarino ha preso parte ad una riunione con i rappresentanti del Cus Napoli, il Centro universitario sportivo, durante la quale è stato fatto un consuntivo delle attività svolte. “Abbiamo dato anche un po’ di numeri – dice – relativi appunto alla frequentazione del Centro universitario sportivo da parte delle ragazze e dei ragazzi immatricolati alla Federico II. In questo caso non mi riferisco ovviamente a chi pratica attività agonistica ad alto livello, ma a chi pratica sport in maniera amatoriale. Lo studente che va in piscina due o tre volte alla settimana, la ragazza iscritta al corso di pallavolo e quant’altro”. Prosegue: Nel 2022 sono risultati iscritti al Cus Napoli 527 studenti. Tra i quali, poi, sei hanno scelto di frequentare due attività, per cui il totale delle iscrizioni è pari a 533”. Relativamente ai Corsi di Laurea, va avanti nella disamina il prof. Iaccarino, prevalgono nettamente gli ingegneri. Un dato che ci si poteva aspettare in considerazione dell’ubicazione degli impianti del Cus. Sono in via Campegna, a Fuorigrotta, in uno spazio comodo da raggiungere per chi studia a Piazzale Tecchio, in via Claudio o ad Agnano, ma non altrettanto agevole da raggiungere per chi magari frequenta i corsi in centro storico”. Va avanti il docente: Sono ben rappresentati anche gli iscritti a Biotecnologie. A seguire ci sono sportivi iscritti ad altri Corsi di Laurea”. È un numero soddisfacente quello di 527 iscritti? “Attenzione – risponde il professore – quel numero non esaurisce certamente il complesso degli studenti universitari federiciani che praticano sport, i quali sono ovviamente molti di più. C’è chi va nella palestra sotto casa, chi altrove. Immagino che la pratica sportiva tra le studentesse e gli studenti federiciani vada molto al di là del numero degli iscritti al Cus. Ciò detto, l’obiettivo è di incrementare quel numero, questo è evidente”. Aggiunge: “Va anche precisato che le iscrizioni degli studenti al Cus non esauriscono il totale del numero di chi frequenta la struttura in via Campegna. Ci sono i docenti ed il personale tecnico-amministrativo, nell’ambito della comunità federiciana e poi ci sono persone esterne all’Ateneo le quali possono iscriversi ai corsi sportivi proposti dal Cus, sia pure con una tariffa più elevata rispetto a quella che è prevista per gli universitari”.

Fabrizio Geremicca

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