“Ci siamo più volte riuniti in queste settimane per passare in rassegna gli articoli della bozza di regolamento e al più presto ne invierò una copia a tutti per avviare la discussione in facoltà” dice il Preside prof.Achille Basile aggiornando l’aula sui lavori di stesura del regolamento di Facoltà in apertura della seduta del Consiglio del 19 dicembre. Molte le questioni di natura burocratica da svolgere: pratiche, conferma di un buon numero di docenti di prima e seconda fascia, comunicazioni. “Ci è stato proposto, dalla Facoltà di Scienze Politiche, di attivare una laurea specialistica nella classe delle lauree economiche. Non ci è ancora pervenuto alcun programma e mi auguro che il Senato Accademico rigetti questo tentativo” annuncia il Preside prima di comunicare all’aula dell’avvenuta attivazione del Master interfacoltà di primo livello in Sviluppo del Territorio, nato dalla collaborazione tra Economia, Architettura e Sociologia. Nel corso della seduta, viene discussa una richiesta della segreteria: il Consiglio deve ufficializzare che le propedeuticità della laurea triennale non si possono applicare alla specialistica. I due corsi sono indipendenti ed è possibile sostenere un esame avanzato al biennio anche se, al triennio, non si è studiata la materia di base. “È già così, le propedeuticità non scavalcano i Corsi di Laurea. Tuttavia, la segreteria gradirebbe una nota scritta” precisa il Preside. Prima di deliberare, la platea si agita un po’. “Quando furono istituite le lauree triennali, non fu prevista alcuna propedeuticità. Poi furono inseriti dei criteri che ora andrebbero rivisti” afferma il prof.Lucio Fiore. “Oltre che per i 90 crediti comuni, le propedeuticità sono specificate solo tra la materia capostipite e le altre. Nelle ultime revisioni abbiamo chiesto a tutti quali fosse la declaratoria della propria materia e le uniche presentate erano quelle già deliberate” interviene l’ex Preside Massimo Marrelli. “Capita che, al biennio, ci siano materie avanzate di insegnamenti che nel triennio sono a scelta. Per la revisione delle propedeuticità riunirò i presidenti dei Corsi di Laurea” afferma Basile.
Numero chiuso
per la specialistica?
per la specialistica?
L’argomento più importante della seduta è, però, la discussione della stesura del regolamento per la prova finale della specialistica. “Il regolamento di Ateneo prevede commissioni da sette membri, il nostro da cinque e sono stato caldamente invitato a ripristinare il numero originario” dice il Preside. Il regolamento di Ateneo, inoltre, prevede che almeno quattro docenti siano di ruolo, mentre gli altri possono essere professori a contratto purché in servizio nell’anno accademico cui si fa riferimento. “Dobbiamo deliberare sul tetto massimo di docenti a contratto che vogliamo ammettere in commissione, sul resto non abbiamo margine”, dice Basile che poi legge brevemente il testo redatto dai professori Riccardo Martina e Alessandra Bulgarelli. In base al documento, la tesi, potrà essere frutto del lavoro di stage o di tirocinio e potrà essere scritta in una lingua diversa dall’italiano, previa autorizzazione. La domanda di assegnazione di tesi andrà presentata in presidenza almeno otto mesi prima della discussone e dopo che il candidato avrà conseguito almeno sessanta crediti. Dopo venti giorni dall’ultimo esame, si potrà sostenere la prova finale. Alcuni giorni prima della discussione, lo studente dovrà consegnare una copia della tesi rispettivamente, in presidenza, al presidente della commissione, alla segreteria in formato digitale e ai membri della commissione in forma sintetica. La commissione valuterà la tesi con un voto compreso tra zero a otto punti ma, se intende attribuirne più di tre, dovrà motivare la propria decisione. Il voto finale si otterrà aggiungendo al voto della prova, la media ponderata sui voti agli esami. La lode verrà assegnata con voto unanime dalla commissione che valuterà la bontà della presentazione, l’originalità del lavoro e la media del candidato. Una copia della tesi verrà conservata presso la biblioteca di facoltà.
Alcuni docenti:
“regolamento troppo rigido”
“regolamento troppo rigido”
“Chi ha la media del 27, anche con il massimo punteggio da parte della commissione, non arriverebbe a 110. Inoltre questa disposizione è fortemente penalizzante in prospettiva. I laureati affronteranno dei concorsi confrontandosi con chi ha titoli di studio equivalenti e percorsi facilitati alle spalle” afferma la prof.ssa Maria Rosaria Ansalone. “Vogliamo che tutti possano iscriversi alla specialistica o vogliamo introdurre dei criteri di accesso?” sostiene Fiore. “Questo regolamento è rigido e macchinoso” dice il prof.Francesco Balletta. “Perché far pervenire una copia della tesi anche al presidente della commissione? Dobbiamo far pagare ai ragazzi un’altra rilegatura? La lode, poi, in questo modo è solo per chi parte da una base di 110” dice la prof.ssa Maria Valletrisco. “Dovremo, in tempi brevi, decidere se ammettere tutti alla specialistica o no. Intanto qualche freno dobbiamo porlo -sostiene il Preside rispondendo a tutti- Nelle sedute di laurea triennale si danno sette punti praticamente a tutti, è vergognoso. Non bisogna dare agli studenti voti alti perché altri lo fanno. Significa alimentare un’inflazione senza senso. Nei concorsi vale la preparazione e nelle assunzioni nel privato siamo ampiamente dequalificati. Chi ha 27 di media non ha diritto ad avere 110 o la lode”. Al termine del Consiglio gli studenti sono insoddisfatti, “per affrontare argomenti di questo genere occorre concertarsi anche con gli studenti” dichiara il loro rappresentante Umberto Tessitore.
Simona Pasquale
Simona Pasquale