“Era una persona eccezionale”

È difficile entrare in chiesa per assistere alla commemorazione funebre in ricordo del prof. Roberto Pettorino e della sua famiglia, ma è impossibile restare indifferenti di fronte alla commozione di amici e colleghi di una vita di lavoro, ancora sconvolti dalla tragedia. Dovunque ci si volti, si vedono persone in lacrime e chi non piange in un angolo, ha gli occhi lucidi. In tanti, alla richiesta di esprimere un pensiero per il collega scomparso, non riescono a pronunciare una sola parola, sopraffatti dall’emozione. Chi ce la fa, parla a stento.
“Era una persona eccezionale, corretta, equilibrata, un grande studioso. Ci univa una profonda amicizia, lascia un vuoto incolmabile”, dice la prof.ssa Gioconda Moscariello, Direttrice del Dipartimento di Matematica.
“Si dice sempre che sono i migliori ad andarsene, ma quella di Roberto Pettorino sarà una figura difficile da sostituire per il carico di lavoro che ha svolto, per la visione che aveva”, commenta il ricercatore Salvatore Cuomo.
“Ho seguito dei corsi con lui, lo ricordo come una persona per bene, uno dei più disponibili ed attenti. Mi dispiace molto che non ci sia più”, aggiunge, dal canto suo,  Antonino Chiummo, dottore di ricerca in Fisica della Materia, oggi ricercatore al centro Virgo in provincia di Pisa.
“Odio i funerali, ma essere oggi a quello di Roberto è quasi insopportabile – interviene il professore di Astrofisica Giuseppe Longo – Pensare alle Scienze a Napoli senza di lui è impossibile. La nostra Facoltà è finita prima delle altre, è finita con lui”.
In piedi, in disparte, in un angolo della chiesa, ci sono anche alcuni studenti del corso di Elettrodinamica Classica della Laurea Magistrale in Fisica della Materia, tutti con gli occhi rossi. 
“Siamo molto scossi. Abbiamo sostenuto l’esame con lui, il giorno prima dell’incidente. Era sicuramente un buon professore, una persona disponibile”, dice Marco Chianese.
“L’ho conosciuto poco e non ho fatto in tempo a sostenere l’esame con lui, ma ne avevamo tutti molta stima – sostiene la collega Roberta Caruso – Si notava che aveva passione per quello che faceva, ci è sembrato giusto venire qui a ricordarlo oggi”.
Nei giorni immediatamente successivi all’incidente, tutti i Consigli di Facoltà che si sono svolti hanno dedicato un minuto al ricordo del docente scomparso ed il Rettore Marrelli, durante l’ultima seduta del Consiglio di Scienze di mercoledì 13 febbraio, ha preannunciato l’organizzazione di una giornata dedicata alla sua figura di scienziato.                                                 
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