Come e cosa cambia nella Federico II

Con la definitiva scomparsa delle Facoltà parte la riforma e quindi il nuovo assetto dell’Ateneo. Cosa cambia? Sostanzialmente il vecchio modello era basato su una separazione tra didattica e ricerca. Infatti la Facoltà era la struttura responsabile del coordinamento didattico ed era governata dai Presidi mentre i Dipartimenti erano strutture essenzialmente dedite alla ricerca. La riforma riunisce didattica e ricerca all’interno dei Dipartimenti che diventano il nuovo fulcro dell’Ateneo. 
I Dipartimenti che si sono formati sono 26. Su questi sono stati incardinati i vari Corsi di Laurea in base al loro assetto e competenze. Il passaggio delle competenze didattiche dalle vecchie facoltà ai nuovi Dipartimenti è oramai completo. 
L’assetto finale dell’Ateneo prevede la presenza di strutture di coordinamento denominate Scuole. Al momento attuale le norme transitorie dell’Ateneo prevedono la formazione di quattro Scuole a cui afferiranno i 26 Dipartimenti.
Cosa cambia per gli studenti? I punti di riferimento sono gli stessi, strutture, aule, docenti. Sicuramente acquisiranno un ruolo ancora più importante i Consigli di Corso di Laurea. I ragazzi avranno per ogni Corso di Laurea un Dipartimento di riferimento. L’integrazione di ricerca e didattica in strutture uniche dipartimentali sono sicuro che permetterà di migliorare la qualità di entrambe; d’altro lato il coordinamento delle Scuole migliorerà l’efficacia e l’efficienza dell’intero sistema.
Sicuramente il nuovo assetto è una sfida che si presenta molto complessa per l’Ateneo federiciano, ma anche una grande occasione per migliorare, nella continuità, la tradizione dell’Ateneo. Sono sicuro che la nostra comunità accetterà questa sfida in maniera costruttiva e decisa contribuendo così come un corpo unico al successo dell’Ateneo, così come nell’apologo di Menenio Agrippa. È questo il mio auspicio: quello di rinverdire e continuare la tradizione della Federico II, per fare sì che i nostri studenti siano orgogliosi di appartenere all’Università pubblica più antica del mondo.
Prof. Massimo Marrelli
Rettore dell’Università 
degli Studi di Napoli Federico II
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