“Il nostro career day è una vera e propria operazione di placement”

Oltre 500 sono i laureati e ne- o-laureati che nelle giornate del 28 e 29 ottobre si sono connessi al proprio futuro per incontrare, attraverso la piattaforma Microsoft Teams, 41 aziende primarie, nazionali e internazionali. Studenti ed imprese, sono questi i due ingredienti che decretano il successo del Job Day organizzato dal Dipartimento di Economia, Management e Istituzioni (DEMI) in collaborazione con l’Associazione Studenti Economia (ASE). “Abbiamo fatto un match tra le candidature dei ragazzi e le 41 aziende partecipanti attivando, per la giornata dei colloqui one to one, 4 canali Teams, ciascuno diviso in 25 sotto-canali, per un totale di 100 punti di selezione” è il dato che arriva dal prof. Roberto Vona, promotore e coordinatore dell’iniziativa sul tema Cultura d’Impresa, Management, Talento al Servizio del Paese. Ricco, come ogni anno, il parterre di aziende partecipanti, campane, nazionali e internazionali “che hanno sempre attinto giovani dalla nostra iniziativa per varie posizioni”. Prosegue il docente: “Abbiamo avuto molta consulenza aziendale di livello internazionale come Accenture, Deloitte, KPMG, BDO, molta industria classica, aziende attive nel settore dell’imballaggio, della logistica, nel settore del credito come Unicredit, delle assicurazioni come Alleanza Assicurazioni, distribuzione commerciale e consulenza per il lavoro con, ad esempio, giganti come Adecco e Manpower. Questa quinta edizione ha visto anche qualche new entry, come Poste Italiane”. Stage, tirocini, procedure di attivazione di rapporti di lavoro: “Tutte queste aziende hanno esigenze di reclutamento, nonostante il periodo. La crisi non ha colpito simmetricamente tutti i settori. Quelli legati al largo consumo, ad esempio, stanno crescendo così come la consulenza. Però, anche nei settori che sono più in difficoltà, c’è bisogno di giovani con un mindset più aperto”. Nelle aziende “per i nostri ragazzi c’è un notevole spazio di crescita. Penso ad MD che l’hanno scorso ha proposto tirocini che poi sono diventati posizioni a tempo indeterminato. Così come hanno assunto, ad esempio, Protiviti, Accenture, Deloitte, Froneri, PWC. Quando la soddisfazione è reciproca, la stabilizzazione arriva nel giusto tempo”. E questa iniziativa targata DEMI è davvero foriera di buone opportunità: la Commissione Job Day ha attestato, a seguito di un’indagine, che il laureato del Dipartimento, in un caso su tre, ha stabilito il contatto con l’azienda in cui ha svolto la sua prima esperienza professionale proprio grazie al Job Day e che, ad un anno dal suo ingresso con prima posizione di stagista o tirocinante, ha stipulato un contratto di lavoro a tempo determinato. Ad un anno dalla stipula del primo contratto, è ancora in azienda. “Durante la loro presentazione, tutti i relatori hanno lodato i nostri giovani, spiegando quanto importante sia, soprattutto in questo momento, trovare nuove energie e quel guizzo di creatività in più”. Di base, “quello che richiedono sono delle buone competenze manageriali, unite alle capacità relazionali e alla padronanza delle lingue, fondamentale soprattutto per le aziende internazionali. Spesso è il candidato stesso con la sua personalità a fare la differenza, al di là del voto di laurea”. L’edizione 2020 del Job Day, nella giornata di presentazione del 28 ottobre, è stata arricchita anche dalla presenza di importanti ospiti. Il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa ha sottolineato come, dall’emergenza in corso, possano nascere delle opportunità a partire dalle tematiche del New Green Deal che trovano spazio nel Recovery Fund. Si è soffermato anche sull’importanza di una transizione verso modelli green del sistema d’impresa nonché sulla necessità di guidare i giovani ad una mentalità più orientata alla sostenibilità. Sulla stessa lunghezza d’onda, giovani come nuove energie che entrano nel sistema d’impresa, anche l’intervento di Valeria Fascione, Assessore regionale alla Ricerca, Innovazione e Startup che ha suggerito di guardare con interesse a tutte le realtà, comprese le start up innovative del nostro sistema che, benché piccole, offrono grandi prospettive di crescita e di innovazione. Sottolinea in conclusione il prof. Vona: “Conosciamo di persona le aziende che partecipano al nostro Job Day perché sanno che il loro investimento in termini di tempo e di attenzione è ripagato. I career day che si organizzano di solito in Italia sono spersonalizzati, con le hostess che raccolgono i curricula, e non offrono la possibilità di incontrare manager ed HR di persona. Il career day generalista ha una funzione di orientamento, il nostro è una vera e propria operazione di placement”.
Carol Simeoli
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