Un ottimo trampolino di lancio per Roberta, Antonio ed Elisabetta

Costruire un percorso universitario solido, arricchirlo con l’acquisizione di skills appetibili in una professione, senza smettere di coltivare quelle passioni che rendono un giovane completo e interessante agli occhi del reclutatore. A tutto ciò si aggiunge un ottimo trampolino di lancio, il Job Day, ed ecco che per tantissimi ragazzi si schiudono le porte del mondo del lavoro. Roberta Scotti attualmente è in SEDA, “una multinazionale che si trova ad Arzano e che si occupa di packaging e imballaggi per alimenti e ha clienti molto importanti come Coca-Cola, Unilever, McDonald’s. È veramente un colosso!”, racconta con entusiasmo. Roberta ha partecipato al Job Day nel 2019, a due esami dalla laurea in Economia Aziendale, percorso in Business Administration. Ha sostenuto colloqui con diverse realtà aziendali, alcune delle quali l’hanno ricontattata per un ulteriore colloquio in sede, facendole poi una proposta per l’ingresso in azienda. Alla fine, ha stretto il suo rapporto proprio con SEDA: “Ho svolto uno stage di sei mesi e, al termine, mi è stato fatto un altro contratto, per un anno. In SEDA sono nell’area di tesoreria e finanza e mi interfaccio con le nostre consociate estere – spiega – Questa, per me, è davvero una grande opportunità perché mi permette di essere allo stesso tempo in Campania e in una grande realtà di livello mondiale. Sono legatissima al mio territorio, ecco perché dopo la Triennale non ho pensato di proseguire gli studi fuori come molti dei miei colleghi. Sono orgogliosa di far parte di quella piccola fetta di giovani che riesce a realizzarsi a casa propria”. Quali sono le qualità che hanno fatto colpo sui selezionatori? Roberta ha le idee abbastanza chiare: “Sicuramente la mia intraprendenza, la determinazione, il mio desiderio di lanciarmi in ogni esperienza. Ho cercato di mostrarmi sicura di me e, al colloquio tecnico, avevo notato che effettivamente i miei interlocutori erano soddisfatti. Non ho precedenti esperienze di lavoro, proprio perché ho preferito concludere gli studi, con profitto e in tempo. Parallelamente, però, ho seguito dei corsi d’inglese, ho svolto del volontariato, cose che in curriculum mi avrebbero valorizzato”. Per il futuro, “sicuramente continuerò a concentrarmi sul mio lavoro. Ho cominciato da appena un anno e ho ancora tantissimo da imparare. Non smetterò di formarmi; qualche mese fa, ad esempio, ho frequentato un corso online con la Bocconi. Implementare il proprio curriculum è fondamentale”. Un ultimo consiglio: “Non scoraggiarsi alle prime difficoltà. Il mio primo approccio al mondo universitario, per esempio, è stato impegnativo. Arrivavo dal liceo e non avevo mai studiato le discipline economico-statistiche. I manager con cui lavoro raccontano spesso di aver incontrato tanti laureati con voti alti, ma che mancano di iniziativa e skills pratiche. Su questi aspetti bisogna sempre concentrarsi”. Alla scorsa edizione del Job Day, Antonio Manzo ha trovato un’ottima opportunità per uno stage di sei mesi in STEF Italia che ha colto ancora prima di concludere il suo percorso di Laurea Triennale in Economia Aziendale. “STEF si occupa di logistica e trasporti ed è davvero una grandissima realtà. Ho cominciato lo scorso agosto, ero nella sede di Marcianise e mi occupavo di servizio clienti. Ero il punto di contatto tra azienda e cliente”. Al termine dello stage, l’azienda ha proposto ad Antonio di restare, “ma io ho concluso il rapporto. Volevo continuare a studiare, ad ampliare le mie conoscenze, avevo ventidue anni appena compiuti e desideravo ancora vedere il mondo. Ora svolgo un lavoro da freelance per sostenere gli studi e sto frequentando un Master, valutato tra i primi quindici migliori in Management al mondo. Si tratta di studiare un anno in Canada, anche se ora sono in teledidattica dall’Italia, e uno a Singapore. Ma in Canada ci andrò presto”. L’esperienza in STEF Italia “è stata profondamente formativa. Io mi reputo una persona ambiziosa. Un giorno vorrei dar vita ad una mia realtà aziendale e in un mondo così globalizzato, in cui è come se non ci fossero più frontiere, avere competenze nell’ambito della logistica e dei trasporti è fondamentale, qualunque sia l’azienda che si metta in piedi”. Rinunciare ad un’opportunità professionale non è rischioso? “Sì, ma è un rischio che alla mia età sento di potermi assumere. Il Master che sto frequentando mi porta a contatto con grandissime realtà e sono sicuro che altre possibilità ci saranno – prosegue – Il mondo del lavoro è fatto anche di rischi così come di competizione e questo l’ho imparato studiando alla Federico II. In una classe con 150 ragazzi il docente non può seguirci attentamente uno ad uno e devi imparare ad autodisciplinarti e fare da te”. Il consiglio: “Intraprendere un percorso per passione. Bisogna conoscere se stessi, approfondire, desiderare di capire le cose intorno a sé e sviluppare senso critico”. Lo scorso Job Day è stato un grande trampolino di lancio anche per Elisabetta Stendardo, la cui esperienza in KPMG si è rivelata fondamentale ai fini della prosecuzione della sua carriera. “A maggio partecipai al Job Day, a luglio completai la Magistrale in Economia Aziendale ed esattamente il giorno dopo sostenni il mio colloquio in KPMG”, ricorda. In azienda, “ho svolto uno stage da ottobre ad aprile. A settembre mi hanno richiamata ma, intanto, avevo trovato un altro lavoro che mi piaceva e che avevo già accettato. In KPMG mi occupavo di revisione legale dei conti, ogni settimana ero da un cliente nuovo avendo quindi la possibilità di conoscere tante altre realtà campane e in regioni limitrofe. Questa è stata la mia prima esperienza lavorativa e ho imparato tantissimo; come gestire la relazione con il cliente, una persona adulta e con più esperienza, ma anche tante cose tecniche che all’università non si ha modo di conoscere”. Al momento Elisabetta è in eFarma, “una realtà nostrana, molto giovanile, che sta crescendo tanto. Sono nell’area Amministrazione, Finanza e Controllo e ho sostenuto il colloquio nel periodo del lockdown. Sono sicura che l’esperienza in KPMG abbia contato tantissimo; senza, forse, non sarei stata nemmeno presa in considerazione”. Amante delle materie contabili, “il mio percorso di studi è stato molto positivo e, alla fine, mi sono laureata in Economia Aziendale con lode. Credo che questo abbia contato al colloquio in KPMG. Sono state premiate le capacità logiche e deduttive che avevo acquisito con gli studi così come anche l’inglese che avevo studiato in parallelo. Ho tenuto in inglese due colloqui, uno a tema contabilità, e la padronanza della lingua è stata fondamentale”. Il consiglio: “Studiare tanto, impegnarsi e laurearsi in tempo e bene. È questa la base da cui partire, altrimenti si rischia di non venire neanche presi in considerazione per un colloquio”. Ancora: inviare “tanti curricula, essere intraprendenti. Quando ci si presenta al reclutatore, inoltre, credo sia sempre importante essere se stessi. Non bisogna esagerare nella convinzione di dover di- mostrare qualcosa. La propria personalità paga”.

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