“Inclusione, creatività e impegno”: le tre parole chiave

È da gennaio la nuova Direttrice del Dipartimento di Studi Letterari, Linguistici e Comparati la prof.ssa Maria Carmela Laudando, docente di Letteratura Inglese, che ha raccolto a inizio anno il testimone dal prof. Augusto Guarino.  “È un onore aver ricevuto questo riconoscimento così significativo e tanto più sentito per me che qui mi sono laureata nel 1989. Se si esclude un’esperienza annuale come assistente di lingua italiana in un liceo tedesco e poi il dottorato a Manchester, sono sempre stata qui”. Un’importante responsabilità, dunque, a cui “cercherò di rispondere con impegno ed efficacia – continua – perché credo moltissimo nel valore dell’Università come motore culturale di un paese e provo un forte senso di appartenenza a questo Ateneo. Voglio, inoltre, impegnarmi per coinvolgere sempre di più gli studenti nei processi decisionali e nelle attività collegiali che animano questa complessa macchina”. La docente è, infatti, da sempre molto sensibile ai temi della formazione dei giovani ed è, tra l’altro, dal 2015 Delegata all’orientamento in itinere. “Mi piacerebbe, ecco, nel mio mandato, infondere il senso della presenza, di unione delle forze, dello stare insieme, che è anche la missione fondativa di questo Dipartimento in cui convivono tante lingue e culture, nel segno della continuità con l’operato del mio predecessore”. Un Dipartimento di grandi numeri che “sfiora quasi i duemila studenti: un segnale che ci procura enorme soddisfazione ma richiede, allo stesso tempo, un notevole controllo di gestione”. Nell’ambito dipartimentale, prosegue, “abbiamo da poco superato le visite da parte delle Commissioni cosiddette CEV nominate dall’Anvur. L’accreditamento è di estrema rilevanza perché il discorso inerente alla valutazione è fortemente connesso con il Dipartimento e gli Organi che al suo interno si occupano di assicurare la qualità”. In attesa del nuovo semestre, si lavora intanto alla programmazione didattica per l’anno 2020-21, che “confermerà in buona parte quella approvata per quest’anno, dove abbiamo accolto la grande novità di una modifica di ordinamento per Mediazione Linguistica e Culturale”. È il Corso più affollato dell’Ateneo e “rappresenta per noi una grossa sfida poiché mira ai contesti multiculturali della contemporaneità. Era già sorta da molto tempo l’esigenza di differenziarlo rispetto agli altri Corsi di classe 11 già presenti nell’offerta per evitare doppioni”. Intervenendo, in particolare, sulla “revisione del curriculum letterario e con una più incisiva integrazione di discipline d’ambito economico-giuridico”. A confermare la riuscita di quest’operazione, i dati sulle immatricolazioni con “900 nuovi studenti: un numero altissimo che pochi altri Corsi in Italia raggiungono”. Nel complesso, le immatricolazioni hanno confermato un trend molto positivo: “Sui 400 per Lingue, Culture e Letterature dell’Europa e delle Americhe e 700 nuovi iscritti per Lingue e Culture Comparate”.
Orientamento e Tutorato
È in cima all’agenda di Ateneo l’ottimizzazione dei servizi e dei progetti di orientamento “con la nomina di una nuova referente all’Orientamento e al Tutorato per il singolo Dipartimento che in questo modo potrà rispondere in maniera più efficace alle esigenze degli studenti”. Ulteriore passo in questa prospettiva di rinnovamento è stato il passaggio dell’ufficio SOrT alla nuova denominazione SOS, “anche se nei fatti cambierà poco. Si tratta di una ristrutturazione a livello tecnico-amministrativo, avviata dall’ex Direttore generale Giuseppe Giunto poco prima della fine del suo mandato. Un intervento recente che ha lo scopo di creare un maggiore raccordo con gli altri servizi dedicati alla macro-area didattica, la Segreteria studenti e il Polo”. Si è, inoltre, da poco concluso un concorso grazie al quale “sono state rese meno precarie a livello contrattuale le posizioni delle figure che lavorano con noi da tempo”. Un unico neo a riguardo: “la ristrutturazione avvenuta non ha delineato esplicitamente l’anello di congiunzione tra il SOS e l’’Ufficio Didattica dei tre Dipartimenti”. Analoga importanza rivestono le attività di tutorato alla pari per gli studenti in difficoltà. “Incrementeremo le esercitazioni guidate dagli studenti senior, iscritti alla Magistrale e supervisionati da un docente. Abbiamo ottenuto dati confortanti notando in particolare risultati di miglioramento da parte degli studenti che usufruivano di più sedute, soprattutto per la Lingua Tedesca”. Una strategia che funziona perché “è più semplice per gli studenti interagire con i loro coetanei e fare lezione con piccoli gruppi”. Ulteriore aspetto su cui intervenire sarà “la modalità del test attitudinale non selettivo on-line e la questione degli Obblighi Formativi Aggiuntivi. Vorremmo sensibilizzare molto di più i neoiscritti sul possesso dei prerequisiti introducendo, per esempio, delle lezioni preliminari vincolanti: è una possibile proposta. Sembrerà banale ripeterlo ma, ad esempio, incide moltissimo sulla carriera dello studente la conoscenza scritta e parlata dell’italiano”. Nel corso degli Open Day, “sarebbe utile integrare ulteriori seminari metodologici affinché lo studente possa colmare le lacune nell’arco del primo anno”. Si inizierà presto anche a “tenere sotto controllo il database con le informazioni anagrafiche degli studenti e l’aggiornamento dei dati relativi agli esami per un più attento monitoraggio delle carriere”.
Emergenza funzionari
Sul piano tecnico-amministrativo, tuttavia, l’Ateneo deve fare i conti con un’emergenza che “andrà sempre più aggravandosi con i prossimi pensionamenti. Nel corso delle ultime due adunanze in Senato Accademico, abbiamo segnalato la necessità di una soluzione tempestiva al nuovo Direttore Generale, Marco Cinquegrani”, il quale “ci ha assicurato a breve il reclutamento di nuovi impiegati. Ci sono al momento dei concorsi in atto”. Inclusione, creatività e impegno: “saranno le parole chiave del mio mandato che si è aperto, per una fortuita coincidenza, con i tre giorni del convegno internazionale sul ruolo della creatività nei processi di integrazione sociale”. Seminario che rientra nel quadro di una ricerca dipartimentale di interesse strategico per il triennio 2019-2021. “Un’occasione davvero speciale che mi ha fatto riflettere sulla centralità di questi temi all’interno del nostro lavoro. È stato bellissimo vedere colleghi vicini alla pensione uniti ai giovani ricercatori nella convinzione di una valorizzazione della ricchezza che soltanto la differenza ci può dare”. Diffondere la conoscenza di altri patrimoni, educare all’accettazione dell’altro e a relazionarsi con le diversità “in un’epoca in cui prevalgono paura e ignoranza che danno spazio a populismi e semplificazioni”: la mission comune del Dipartimento.
Piano strategico per la didattica
Come per la ricerca, esiste un piano strategico della didattica di cui “ci occuperemo una volta conclusa entro marzo la programmazione didattica”. Un piano ambizioso in cui vorremmo “includere sempre di più le Digital humanities”. L’implementazione dell’e-learning deve procedere di pari passo con l’aggiunta di materiali didattici on-line che “non sostituiscono di certo la presenza in aula, ma forniscono una risorsa utile per l’integrazione delle conoscenze”. Nel campo della digitalizzazione, che è insieme al versante internazionale tra le sfide all’orizzonte, “vorremmo assorbire le competenze offerte da due settori innovativi come la traduttologia e la gestione delle imprese, insegnate rispettivamente da Johanna Monti e Fabiana Sciarelli, per un incisivo aggiornamento didattico e il legame insito tra queste discipline e l’industria creativa per il beneficio della terza missione”. Quest’anno è stato lanciato, inoltre, in via sperimentale il Laboratorio di italiano scritto in modalità virtuale con il vantaggio di “alleggerire il carico didattico dello studente al primo anno. Il rischio, però, è che un settore così importante possa diventare l’ultima ruota del carro. È quindi una novità che intendiamo testare nel corso di questa sperimentazione. Andrebbe, a mio parere, un po’ rivista l’organizzazione del Laboratorio, predisponendo per esempio un certo numero di incontri in presenza”. Continua, nel frattempo, il reclutamento dei nuovi ricercatori a tempo determinato di tipo A. “Rafforzeremo il campo dell’italianistica, della filologia germanica e in futuro anche di altre lingue e letterature. Si sta svolgendo un concorso per Storia del teatro e per Arte contemporanea. Se ne è da poco concluso un altro di Lingua Inglese vinto da Antonio Fruttaldo. Probabilmente ne avremo ancora uno, visti gli alti numeri che accoglie questa disciplina. Anche per il settore della lusitanistica c’è stato un nuovo concorso di portoghese. Proseguiranno, inoltre, gli avanzamenti di carriera: La docente Sciarelli, ad esempio, è da poco diventata professore associato”. Monito del Dipartimento sarà anche la trasversalità: “Caratteristica che, d’altro canto, ci costringe all’adeguamento dei programmi dei docenti agli obiettivi formativi comuni prefissati dagli insegnamenti trasversali che si distribuiscono su più Corsi di Laurea e, al contempo, a differenziare per ciascun Corso la bibliografia”. Obiettivi ulteriori: “revisionare modalità e programmazione degli appelli d’esame affinché il carico didattico tra semestri risulti meno pesante e dare sempre priorità alle esigenze degli studenti verificando che i corsi obbligatori, invece, non si sovrappongano negli stessi orari”. Altra questione storica che si avvia verso una concreta risoluzione è l’insufficienza degli spazi. “È stata già avanzata da parte degli organi collegiali precedenti la richiesta di acquisizione di un nuovo immobile. Bisognerà aspettare i tempi necessari per la procedura. Una criticità a cui l’Ateneo non può fare a meno di rispondere”.
Sabrina Sabatino
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