Mantenimento dell’offerta formativa e riorganizzazione trasparente della didattica. Il Preside di Ingegneria Piero Salatino rassicura i ragazzi che assisteranno, nel corso del loro primo anno, alla trasformazione dell’università. “La didattica non sarà più affidata ai Corsi di Laurea, ma ai Dipartimenti organizzati in una Scuola, una struttura intermedia, in via di definizione, che farà da coordinamento. Ad ogni modo, almeno nei primi anni, gli studenti non avranno percezione degli interventi in atto”, afferma. Nonostante il grande dibattito interno sulla gestione del primo anno e la programmazione degli accessi, le attività riprenderanno senza cambiamenti rilevanti. Come affrontare questi studi così difficili? “Ingegneria è come un grande thriller, prima di arrivare al lieto fine, si deve passare per il momento di sconforto”, racconta con una metafora il prof. Salatino. Chi sceglie consapevolmente questi studi “ha una grande curiosità intellettuale e voglia di approfondire le conoscenze tecnico-scientifiche finalizzate alla realizzazione di prodotti e manufatti. Nell’ingegnere è insita non solo la voglia di sapere, ma anche quella di saper fare, ma ci si arriva solo alla fine. All’inizio, invece, ci si può sentire delusi e frustrati”. Affrontare questi momenti è parte irrinunciabile del cammino, nel corso del quale non deve mai venire meno la fiducia che ogni limite, ogni derivata, ogni matrice, ogni formula stechiometrica, troverà collocazione in una cultura completa. Accanto all’impatto con discipline formali, pesano molto anche le difficoltà logistiche. “Non è facile entrare in classi da centocinquanta e più persone – ammette il Preside – Ci siamo passati un po’ tutti. All’inizio ci si sente un numero, ma anche questo aiuta a maturare ed a sviluppare un’autodisciplina indispensabile per andare avanti rispettando traguardi e scadenze”. Se si riesce a fare tutto questo, utilizzando ancora la metafora del libro, la storia che si legge è appassionante e coinvolgente. Il percorso formativo è molto bello, a cavallo fra tante culture e ancora in grado di dare significativi sbocchi professionali, seppur in un momento di crisi. “Dopo la sbornia delle rendite finanziarie, si ricomincia a porre l’accento sulle solide realtà imprenditoriali, in grado di generare ricchezza in maniera sostenibile. È questa la prospettiva dell’ingegnere”.
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Ingegneria sono di
Simona Pasquale
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