Con oltre tremila matricole l’anno ed un totale di diciassettemila iscritti, la Facoltà di Ingegneria è una delle più grandi d’Italia e fra i politecnici, con i suoi duecento anni di storia, il più antico. È organizzato in sedici Corsi di Laurea, a loro volta suddivisi in quattro settori, i più tradizionali dei quali sono quello Civile, la cui offerta formativa prevede i percorsi triennali in Ingegneria Civile, Ingegneria per l’Ambiente ed il Territorio e Ingegneria Gestionale per i Progetti e le Infrastrutture (percorso che apre alla possibilità di proseguire gli studi tanto in ambito civile, quanto industriale) e quello Edile articolato nei Corsi di Ingegneria Edile e Ingegneria Edile-Architettura, laurea quinquennale a ciclo unico e numero chiuso, afferente ad un ordinamento europeo. La formazione prosegue con le relative Lauree Magistrali in Ingegneria Strutturale e Geotecnica (STReGA), Ingegneria Dei Sistemi Idraulici e di Trasporto (ISIT), Ingegneria per l’Ambiente ed il Territorio e Ingegneria Edile. Legato all’epoca industriale è, invece, l’omonimo settore che comprende i Corsi di Laurea Triennali in Ingegneria Aerospaziale, Ingegneria Meccanica, Ingegneria Navale, Ingegneria Chimica, Ingegneria dei Materiali, Ingegneria Gestionale per la Logistica e la Produzione e Ingegneria Elettrica. Con la sola eccezione del ramo meccanico, che presenta due percorsi distinti in Ingegneria Meccanica per l’Energetica e l’Ambiente e Ingegneria Meccanica per la Progettazione e la Produzione, tutti sono seguiti da percorsi Magistrali che presentano la stessa denominazione. Ultimo nato, sviluppatosi con l’era dell’Informatica è il settore dell’Informazione costituito dai percorsi Triennali e Magistrali in Ingegneria Informatica, Ingegneria Elettronica, Ingegneria delle Telecomunicazioni, Ingegneria Biomedica e Ingegneria dell’Automazione.
A partire dal marzo 2013, a seguito delle riforme ordinamentali introdotte dalla legge Gemini, la Facoltà, così com’è ora concepita, sparirà e verrà sostituita da cinque Dipartimenti, coordinati fra loro dal punto di vista didattico, mentre, per coloro i quali si saranno iscritti quest’anno, i riferimenti principali resteranno i Corsi di Laurea ed i relativi consigli. Regolamenti e piani di studio resteranno immutati per l’intera durata degli studi. I titoli di primo e secondo livello consentono, previo esame di Stato, rispettivamente l’iscrizione agli albi professionali junior e senior.
È importante sapere che, a partire dal 2013, per tutti gli immatricolati dal 2011 in poi, l’accesso alle Lauree Magistrali dipenderà dal voto della Laurea Triennale e dal tempo impiegato. A chi avrà terminato il primo ciclo nei tempi previsti, basterà la media del 21; con l’allungarsi dei tempi di laurea, la media necessaria cresce, passando a 22,5 per chi si laurea in quattro anni ed a 24 per chi ci impiega cinque anni o più. Infine, coloro i quali, provenendo da un’altra università, vorranno completare la propria formazione magistrale presso l’Ateneo fridericiano, dovranno avere una media di almeno 24.
A partire dal marzo 2013, a seguito delle riforme ordinamentali introdotte dalla legge Gemini, la Facoltà, così com’è ora concepita, sparirà e verrà sostituita da cinque Dipartimenti, coordinati fra loro dal punto di vista didattico, mentre, per coloro i quali si saranno iscritti quest’anno, i riferimenti principali resteranno i Corsi di Laurea ed i relativi consigli. Regolamenti e piani di studio resteranno immutati per l’intera durata degli studi. I titoli di primo e secondo livello consentono, previo esame di Stato, rispettivamente l’iscrizione agli albi professionali junior e senior.
È importante sapere che, a partire dal 2013, per tutti gli immatricolati dal 2011 in poi, l’accesso alle Lauree Magistrali dipenderà dal voto della Laurea Triennale e dal tempo impiegato. A chi avrà terminato il primo ciclo nei tempi previsti, basterà la media del 21; con l’allungarsi dei tempi di laurea, la media necessaria cresce, passando a 22,5 per chi si laurea in quattro anni ed a 24 per chi ci impiega cinque anni o più. Infine, coloro i quali, provenendo da un’altra università, vorranno completare la propria formazione magistrale presso l’Ateneo fridericiano, dovranno avere una media di almeno 24.