“L’ho tentato sette volte”

Aspre critiche verso la modalità di svolgimento dell’esame di Fisiologia degli organi e dei sistemi, considerato tra i più difficili dagli studenti di Scienze Biologiche. La docente titolare di cattedra replica con fermezza alle accuse di scarsa propensione all’ascolto, dichiarando che gli studenti di oggi hanno gravi lacune e non si impegnano abbastanza. “Fisiologia degli organi e dei sistemi è un esame del terzo anno molto complesso. Superarlo è come vincere un terno al lotto. L’ho tentato sette volte con lo stesso livello di preparazione e l’ho passato solo l’ultima, non so perché”, afferma Luigi, al primo anno della Magistrale, curriculum in Biosicurezza. La collega Tina spiega in cosa consiste l’esame: “si tratta di una prova scritta ed una orale facoltativa. In tutto trenta quesiti a risposta multipla per cinquanta minuti di tempo. Ogni risposta errata sottrae 0,3 punti. Alcuni hanno totalizzato addirittura meno 3, che per un esame è roba dell’altro mondo”. Scarso il tempo a disposizione per completare la prova, questa la critica principale. “La fretta ti induce a sbagliare, ed è ovvio che la superano in media 15 studenti su 150”. Al di là del singolo esame, i ragazzi vorrebbero sentirsi più stimolati. “Vorremmo che i docenti ci trasmettessero più passione per la materia. A nostro avviso sono ottimi ricercatori, ma non molto portati per la didattica”, conclude Michele, al terzo anno della Triennale. 
“Il programma è senza dubbio vasto ed impegnativo, perché questo è l’unico esame della Triennale sulla materia. Bisogna studiare il funzionamento del sistema endocrino, del cuore e di tanti altri organi, il che non è semplice”, ammette la prof.ssa Carla Perrone Capano, titolare della cattedra. L’esame non è soltanto scritto, ma quasi nessuno si presenta all’orale. “L’unico modo in cui riesco a gestire l’elevato numero di studenti (200 all’anno) è la prova scritta, ciò non toglie che si possa sostenere l’orale, se c’è la volontà di migliorare il voto. Nessuno lo fa, perché gli studenti spesso hanno paura della loro preparazione lacunosa”. La percentuale di promossi è superiore al 50% per la docente: “Di sicuro non stiamo parlando di numeri elevatissimi, ma ciò dipende dal fatto che i ragazzi non hanno le basi elementari di fisica e matematica. Non conoscono la differenza tra divisione e prodotto, alcune cose non si possono insegnare all’Università”. Le lacune non sono l’unico problema, c’è anche una scarsa propensione all’impegno: “Chiedo soltanto ciò che ho spiegato a lezione, purtroppo però, se all’inizio del corso sono tutti presenti, verso fine aprile non c’è quasi nessuno”. Riguardo al problema del tempo replica: “se fossero realmente preparati, occorrerebbero 20 minuti. È dimostrato che basta un minuto per rispondere ad una domanda, quando si ha una buona conoscenza della materia”. Diversi i consigli per migliorare la performance: “Prendete un solo testo di Fisiologia come riferimento, preparatevi durante il corso, diluendo nel tempo lo studio, perché si tratta di un esame vasto e concettuale, studiate bene, non tentatelo, e soprattutto seguite il corso”.
Allegra Taglialatela
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