“Il nuovo ordinamento non ti permette di soffermarti sugli argomenti. Ti fa correre e basta. I professori sono disponibili, almeno nella maggior parte dei casi, puoi contare sul loro sostegno, ma il numero degli esami è enorme ed è una continua corsa, perché é davvero difficile sostenere cinque-sei esami in un solo semestre” afferma Pasquale Tagliaferro. “Te ne accorgi quando studi un argomento che è il prosieguo di quanto hai già trattato. Non hai avuto il tempo di metabolizzare quello che hai studiato prima e le basi non sono solide” aggiunge Catia Liverti. “Una volta il corso durava un anno e avevi modo di approfondire gli argomenti. Ora hai la metà del tempo e ti trovi spaesato. Sono un anno fuori corso, ma ormai si da per scontato che uno studente termini fuori corso. Sono pochi i geni che riescono a sostenere dieci esami l’anno, superandoli tutti con voti altissimi” sostiene Roberto De’ Medici.
La burocrazia e la logistica ed i servizi, sono altri temi presi di mira dagli studenti. “La segreteria crea difficoltà. È organizzata ma il personale ha scarsa disponibilità” commenta ancora Pasquale. I bagni, sono un altro punto dolente della Facoltà. Sono pochi, soprattutto nella sede di Piazzale Tecchio e molti sono indisponibili perché all’interno dei dipartimenti e riservati ai professori. “Inoltre, in molte aule i banchi sono rotti e non ci si può sedere. I primi anni abbiamo aule un po’ più grandi ma al terzo anno ci assegnano aule molto piccole nelle quali non c’è posto per tutti” aggiunge Catia. “Ci sono esami che non prevedono propedeuticità, ma i professori ritengono che sarebbe preferibile sostenere alcuni esami prima. Sono propedeuticità fittizie che bloccano gli studenti. Inoltre, il criterio in base al quale si assegnano i crediti agli esami, è discutibile. Fluidodinamica conserva lo stesso programma del vecchio ordinamento, equivalente ad un esame da 10 crediti, però ne vale 3. Perché?” sostiene Rosario che non vuole lasciare il cognome, perchè qui è già difficile laurearsi. A fronte di tanti problemi ci sono anche note positive. Alcuni professori di Scienze delle Costruzioni, una delle bestie nere degli ingegneri, permettono di sostenere l’esame anche se gli studenti non hanno in precedenza sostenuto gli esami di Fisica Tecnica e Analisi 2, che sarebbero propedeutici per legge. “Quando è stata attuata la riforma, per conservare delle cattedre, alcuni esami sono stati di fatto accorpati in un unico programma. In questo modo, gli studenti fanno degli esami in più che però non compaiono ufficialmente. Purtroppo, con il riordino degli ordinamenti, del quale si sta parlando in queste settimane, l’impostazione non è cambiata” spiega il rappresentante degli studenti Aniello Camarca che aggiunge: “per quanto riguarda le propedeuticità, alcune hanno un senso, altre no. Spetta al corso di laurea stabilirlo ma i disagi dovrebbero essere comunque segnalati a questi organismi”.
(Si. Pa.)
La burocrazia e la logistica ed i servizi, sono altri temi presi di mira dagli studenti. “La segreteria crea difficoltà. È organizzata ma il personale ha scarsa disponibilità” commenta ancora Pasquale. I bagni, sono un altro punto dolente della Facoltà. Sono pochi, soprattutto nella sede di Piazzale Tecchio e molti sono indisponibili perché all’interno dei dipartimenti e riservati ai professori. “Inoltre, in molte aule i banchi sono rotti e non ci si può sedere. I primi anni abbiamo aule un po’ più grandi ma al terzo anno ci assegnano aule molto piccole nelle quali non c’è posto per tutti” aggiunge Catia. “Ci sono esami che non prevedono propedeuticità, ma i professori ritengono che sarebbe preferibile sostenere alcuni esami prima. Sono propedeuticità fittizie che bloccano gli studenti. Inoltre, il criterio in base al quale si assegnano i crediti agli esami, è discutibile. Fluidodinamica conserva lo stesso programma del vecchio ordinamento, equivalente ad un esame da 10 crediti, però ne vale 3. Perché?” sostiene Rosario che non vuole lasciare il cognome, perchè qui è già difficile laurearsi. A fronte di tanti problemi ci sono anche note positive. Alcuni professori di Scienze delle Costruzioni, una delle bestie nere degli ingegneri, permettono di sostenere l’esame anche se gli studenti non hanno in precedenza sostenuto gli esami di Fisica Tecnica e Analisi 2, che sarebbero propedeutici per legge. “Quando è stata attuata la riforma, per conservare delle cattedre, alcuni esami sono stati di fatto accorpati in un unico programma. In questo modo, gli studenti fanno degli esami in più che però non compaiono ufficialmente. Purtroppo, con il riordino degli ordinamenti, del quale si sta parlando in queste settimane, l’impostazione non è cambiata” spiega il rappresentante degli studenti Aniello Camarca che aggiunge: “per quanto riguarda le propedeuticità, alcune hanno un senso, altre no. Spetta al corso di laurea stabilirlo ma i disagi dovrebbero essere comunque segnalati a questi organismi”.
(Si. Pa.)