“Oggi siamo un Ateneo totalmente rinnovato”

“La mia percezione è che il momento più difficile sia stato superato, abbiamo molto sofferto, assistendo al depauperarsi dell’Ateneo e del corpo docente, senza poter fare nulla per fermare l’esodo ma soprattutto per il ricambio. Tra il 2008 ed il 2009, quando eravamo sopra il 90% (rapporto FFO), siamo stati vittime di un pesante attacco mediatico, ci accusavano, con altri Atenei nelle stesse condizioni, di sperperare denaro pubblico in quanto poco virtuosi. A nulla è servito spiegare che a furia di tagliare il Fondo di Finanziamento Ordinario alle Università tutti si sarebbero trovati nelle stesse condizioni, come poi è successo. Adesso, dopo tanto lavoro, siamo parecchio sotto il 90% e nessuno ne parla, non ci sono più capri espiatori”. Lida Viganoni, Rettore dell’Università “L’Orientale”, esprime così tutta la voglia di riscatto del suo Ateneo, forte anche di un balzo nelle immatricolazioni 2011/2012, +17% dicono i dati ufficiali, un primato in controtendenza, che pochissimi Atenei italiani possono vantare. 
Il nuovo Statuto è in dirittura di arrivo, entro marzo è prevista la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale che darà il via libera alla rielezione del Senato Accademico e del Consiglio di Amministrazione. 
“Oggi siamo un Ateneo totalmente rinnovato, abbiamo riavviato la macchina con maggiore energia e disponiamo di una organizzazione più snella ed efficace. Dal 1° gennaio 2012 sono operativi i nuovi Dipartimenti, da 9 sono diventati 3, sostanzialmente coincidenti con le sedi di riferimento, “Scienze Umane e Sociali” a Palazzo Giusso, “Asia, Africa e Mediterraneo” a Palazzo Corigliano e “Studi Letterari, Linguistici e Comparati” a via Duomo. Mediamente vi afferiscono 70 componenti tra professori e ricercatori, una bella razionalizzazione, anche perché avranno incardinati all’interno i Corsi di Laurea. Alla funzione tradizionale della ricerca, quindi, si affianca anche la didattica. Speriamo in riscontri positivi. Per la didattica abbiamo previsto anche una struttura di raccordo dei Dipartimenti: il “Polo didattico dell’Ateneo”, con sede a Palazzo del Mediterraneo, composto da tutti i Presidenti dei Corsi di Laurea e presieduto dal Prorettore, prof.ssa Elda Morlicchio, una soluzione spero molto efficace e soprattutto di grande semplificazione”.
Punto di forza dell’Ateneo, come da tradizione, sono le lingue e proprio quelle classi di laurea si confermano il motore dell’Ateneo: “il dato delle immatricolazioni è ottimo, la nostra specificità è stata vincente, trainanti sono i Corsi di Laurea di Comparatistica e di Asia e Africa a Lettere (classe 11) che riscuotono sempre un grande appeal nei confronti degli studenti e poi i Corsi di Lingue e Culture dell’Europa e delle Americhe e di Mediazione Linguistiche e Culturali a Lingue. Scienze Politiche ha mantenuto il suo tradizionale numero”.
Attualmente com’è la situazione finanziaria dell’Ateneo?
“Abbiamo sostanzialmente subito il taglio del Fondo di Finanziamento ordinario che tutti hanno avuto, ma anche quest’anno, per il secondo consecutivo, siamo stati ben valutati e premiati per i buoni risultati nella didattica e la ricerca, una quota extra che in parte compensa il taglio, certo siamo in un momento di sofferenza ma non abbiamo buchi di bilancio, non abbiamo scoperture, abbiamo raggiunto l’obiettivo che ci eravamo prefissi, scendere sotto quel famoso 90% che ci ha fortemente penalizzato in questi anni, anche se ci è costato molto perché ha significato perdere importanti risorse umane”.
Sul fronte del reclutamento, cosa è stato fatto e quali sono i programmi?
“Nel 2011 abbiamo preso 15 ricercatori a tempo determinato, ormai nuova figura prevista dalla legge, ed abbiamo anche fatto 3 chiamate di rientro dei cervelli dall’estero, che riguardano un professore ordinario e 2 associati, e su questo scatterebbe, se il Ministero lo concederà, un contributo ministeriale del 50%. Per gli interventi del 2012 attendiamo il dato ministeriale dell’FFO ed i punti organico che possiamo utilizzare. Poi c’è il nuovo Piano straordinario dei professori associati, 13 milioni di euro ridistribuiti tra gli Atenei virtuosi, la quota per L’Orientale è stata di 3 punti organico e mezzo”.
Cosa pensa del numero programmato per l’accesso ai corsi? Si parla sempre più spesso di una esigenza per le Università.
“Considerando che la nostra attività è vincolata dai cosiddetti requisiti minimi, abbiamo due paletti da rispettare, uno riguarda il numero del corpo docente dei Corsi di Laurea con copertura adeguata dei settori scientifico disciplinari, per le discipline di base e caratterizzanti, l’altro è il numero massimo di studenti che si possono immatricolare in ogni classe di laurea. Quando si supera il tetto fissato bisogna sdoppiare la classe e quasi raddoppiare il numero dei docenti. Visto che già ci troviamo in una situazione di organico ridotto e che il turnover, dal 2008, ci permette di avere solo il 50% di ogni punto organico disponibile, e vale anche per le risorse, si è creato un meccanismo che provoca una continua riduzione del corpo docente. Mi chiedo qual è il sistema per evitare il numero chiuso? Qualcuno me lo spieghi”.
L’Orientale ha anche profili didattici unici nel Mezzogiorno ed in Italia, che registrano utenze limitate ma allo stesso tempo sono anche una ricchezza dell’offerta didattica, come si possono tutelare?
“Mettendo insieme risorse tra 2 o 3 Atenei. Sono obiettive forme di razionalizzazione, processi complessi che si possono applicare. Bisogna lavorare per arrivarci scavalcando le attuali barriere”.
Qual è la prossima priorità?
“Inaugurare la prima residenza universitaria del nostro Ateneo è uno dei punti del mio programma rettorale ma è soprattutto indispensabile per il futuro del nostro Ateneo”.
Gennaro Varriale
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