“Che fai? Economia, e poi?”. “Io seguo Ingegneria”. “Dove vai? Quello che ti interessa è nell’altra aula!”. Si confrontano e si aiutano a vicenda i maturandi accorsi all’edizione 2013 del Salone dello Studente. L’evento, organizzato da Ateneapoli e dal Centro di Ateneo per l’Orientamento, la Formazione e l’e-learning dell’Università Federico II, con la partecipazione degli altri Atenei partenopei, dell’Ufficio Scolastico Regionale, media partner Il Mattino, ha visto la partecipazione di 28 mila studenti provenienti da più di 154 scuole campane. Il 26 e il 27 settembre, il Complesso Universitario di Monte Sant’Angelo, a Fuorigrotta, ha ospitato migliaia di ragazzi dell’ultimo anno delle superiori che hanno avuto la possibilità di farsi raccontare l’università da docenti e delegati all’orientamento. I giovani studenti, accompagnati dai propri insegnanti, hanno mostrato un grande interesse già all’ingresso, dove ad accoglierli c’erano gli espositori dei vari Atenei campani e di importanti realtà del mondo dell’informazione e dell’istruzione, come l’Ufficio Scolastico Regionale della Campania, Il Mattino, Alphatest, Editest, CUS Napoli, Centro Sinapsi, Academy School.
Per l’occasione, L’Università Federico II ha messo a disposizione numerose aule nelle quali è stata data un’ampia panoramica di sette aree didattiche: Medica, Giuridica, Tecnico-Scientifica, Economica, Farmacia – Veterinaria – Scienze Motorie, Letteraria-Linguistica, Psicosociale- Formazione. Gli studenti, inoltre, hanno avuto la possibilità di effettuare una simulazione dei test di ammissione, per verificarne tipologia e difficoltà. Gli incontri con i docenti (36 in totale) sono iniziati tutti alle ore 9 e hanno avuto la durata di due ore. Le stesse spiegazioni sono state ripetute durante le due ore successive per permettere agli “indecisi” di orientarsi, dalle 11 alle 13, su un’area diversa da quella scelta la mattina.
Gli aspiranti medici hanno seguito l’incontro nell’aula Carlo Ciliberto. Qui, in presenza delle autorità accademiche, è avvenuto l’incontro di inaugurazione che ha segnato l’apertura dei lavori. Il direttore di Ateneapoli Gennaro Varriale ha dato il benvenuto a tutti i presenti: “Ringrazio tutti voi che siete qui. Vuol dire che apprezzate il lavoro che facciamo come Ateneapoli e come SOFTEL. Colgo l’occasione per ringraziare il Rettore Massimo Marrelli per aver messo a nostra disposizione tante aule”. Le risorse fornite agli studenti sono tante: “per darvi informazioni sul mondo universitario sono giunti qui 75 docenti che si confronteranno con voi durante quaranta incontri distribuiti in otto aule e divisi in più turni”. Il primo relatore a intervenire è stato il direttore del Mattino, Alessandro Barbano: “Parlo a voi come faccio ai miei figli, visto che uno di loro ha la vostra età. Vi dico che siete attori del vostro futuro. Siete utenti di un servizio pubblico che è la scuola e siete sottratti dalla schiavitù del giudizio. Non conta più il voto, ma quello che effettivamente avete imparato. Ma dopo la scuola c’è uno dei passi più difficili della vita da studente: adesso dovete scegliere. Avete un campionario spaventoso, perché l’università italiana è stata condizionata da riforme che ne hanno snaturato la struttura e che hanno moltiplicato i Corsi di Laurea”. A suo avviso il mondo universitario ha un precisa responsabilità: “l’università deve segnare la differenza tra artigiano e scienziato. Il primo replica quello che ha visto fare. Il secondo, invece, ha la capacità di passare da un punto noto a uno ignoto tenendo fede a regole logiche. Voi dovete scegliere un sapere che vi permette questo passaggio. L’università non deve limitarsi a formare professionisti solo di oggi, ma gente che sia capace in ogni momento di aggiornarsi”. C’è stato spazio anche per un ultimo consiglio: “non cedete alle mode. Certe offerte che oggi sembrano molto allettanti, in realtà non lo sono”. Dopo i consigli, è arrivato il tempo delle promesse, quelle della Regione Campania rappresentata dall’Assessore Severino Nappi, che si è innanzitutto complimentato con la platea: “Ateneapoli vi ha pagato o siete veramente così attenti? Perché questo vuole dire che c’è stato un salto di qualità generazionale. La Regione Campania vuole fare un patto con voi: stiamo lavorando per costruire le condizioni affinché, quando finirete l’università, potrete trovare facilmente un lavoro, qui o altrove”. Ma c’è una condizione indispensabile: “ovviamente abbiamo bisogno di giovani bravi e competenti. È vero che c’è disoccupazione, ma è altrettanto vero che circa centocinquantamila posti sono vuoti perché le aziende non trovano nei candidati le competenze giuste per assegnare il lavoro”. Motivo in più per partecipare al Salone dello Studente: “iniziative come questa vi aiutano a conoscere strade da seguire dove c’è prospettiva di lavoro, dando il panorama delle prospettive di ciò che si può fare dopo”. Condivide queste considerazioni il Direttore dell’Ufficio scolastico regionale Diego Bouché, che si sofferma sull’importanza di guardare in se stessi: “Il vero orientamento è introspezione. Bisogna fare qualcosa che interessa veramente e si deve provare a non cambiare idea, altrimenti ci si rallenta. È giusto informarsi attraverso scuola e docenti, cercando di prendere da loro tutto il meglio possibile”. Si sofferma sul rapporto scuola-università il prof. Luigi Verolino, direttore del SOFTEL: “La scuola è un ascensore sociale. Quello che si fa a scuola deve essere valorizzato all’università”. Lancia tre messaggi, invece, il Ministro Plenipotenziario Alberto Colella: “Vi voglio dare tre consigli, sulla base della mia esperienza professionale. Il primo è quello di dare una dimensione internazionale alla vostra vita. Viaggiate, conoscete il mondo e le lingue. E fate L’Erasmus che, secondo me, dovrebbe essere obbligatorio. Il secondo è quello di non avere paura. Il mondo è vostro e dovete cogliere tutte le opportunità che vi offre. Non temete di confrontarvi con i vostri coetanei stranieri. Voi siete bravi come gli altri, e forse anche di più. Infine, non vi fate abbindolare da chi vi dice che contano solo le raccomandazioni. Quello che conta è il merito. Siete voi”. Bisogna pensare positivo. Lo ribadisce il ProRettore dell’Università L’Orientale Elda Morlicchio: “I concetti importanti sono fiducia e ottimismo. Servono per affrontare il Corso di Laurea già dal momento in cui vi iscrivete”. È d’accordo con lei Emma Giammattei, Preside della Facoltà di Lettere del Suor Orsola Benincasa: “Niente nichilismo! È importante diventare detentori di un sapere e di un saper fare. Solo così sarete insostituibili. Il pessimismo è solo l’alibi per non fare niente”. Infine, il delegato dal Rettore della Federico II Alberto Di Donato ha suggerito il modo per scegliere al meglio il proprio futuro: “Informatevi. Qui nessuno vi sta vendendo niente. Questa non è la fiera dell’università. Noi qui stiamo mettendo a vostra disposizione quello che sappiamo fare. In secondo luogo, scegliete quello che vi piace. Fare diversamente crea solo dei rallentamenti o addirittura delle rinunce”.
A chiudere l’incontro è stato Luca Abete, volto noto del Tg satirico “Striscia la notizia” che è intervenuto in merito alla presentazione del contest fotografico “110 foto e lode”. Scattare una foto all’università, entrare nel portale e condividerla è il modo per partecipare al concorso che avrà inizio il prossimo 15 ottobre. C’è tempo per vincere uno dei tanti premi messi a disposizione. Nel frattempo, meglio orientarsi.
Ciro Baldini
Per l’occasione, L’Università Federico II ha messo a disposizione numerose aule nelle quali è stata data un’ampia panoramica di sette aree didattiche: Medica, Giuridica, Tecnico-Scientifica, Economica, Farmacia – Veterinaria – Scienze Motorie, Letteraria-Linguistica, Psicosociale- Formazione. Gli studenti, inoltre, hanno avuto la possibilità di effettuare una simulazione dei test di ammissione, per verificarne tipologia e difficoltà. Gli incontri con i docenti (36 in totale) sono iniziati tutti alle ore 9 e hanno avuto la durata di due ore. Le stesse spiegazioni sono state ripetute durante le due ore successive per permettere agli “indecisi” di orientarsi, dalle 11 alle 13, su un’area diversa da quella scelta la mattina.
Gli aspiranti medici hanno seguito l’incontro nell’aula Carlo Ciliberto. Qui, in presenza delle autorità accademiche, è avvenuto l’incontro di inaugurazione che ha segnato l’apertura dei lavori. Il direttore di Ateneapoli Gennaro Varriale ha dato il benvenuto a tutti i presenti: “Ringrazio tutti voi che siete qui. Vuol dire che apprezzate il lavoro che facciamo come Ateneapoli e come SOFTEL. Colgo l’occasione per ringraziare il Rettore Massimo Marrelli per aver messo a nostra disposizione tante aule”. Le risorse fornite agli studenti sono tante: “per darvi informazioni sul mondo universitario sono giunti qui 75 docenti che si confronteranno con voi durante quaranta incontri distribuiti in otto aule e divisi in più turni”. Il primo relatore a intervenire è stato il direttore del Mattino, Alessandro Barbano: “Parlo a voi come faccio ai miei figli, visto che uno di loro ha la vostra età. Vi dico che siete attori del vostro futuro. Siete utenti di un servizio pubblico che è la scuola e siete sottratti dalla schiavitù del giudizio. Non conta più il voto, ma quello che effettivamente avete imparato. Ma dopo la scuola c’è uno dei passi più difficili della vita da studente: adesso dovete scegliere. Avete un campionario spaventoso, perché l’università italiana è stata condizionata da riforme che ne hanno snaturato la struttura e che hanno moltiplicato i Corsi di Laurea”. A suo avviso il mondo universitario ha un precisa responsabilità: “l’università deve segnare la differenza tra artigiano e scienziato. Il primo replica quello che ha visto fare. Il secondo, invece, ha la capacità di passare da un punto noto a uno ignoto tenendo fede a regole logiche. Voi dovete scegliere un sapere che vi permette questo passaggio. L’università non deve limitarsi a formare professionisti solo di oggi, ma gente che sia capace in ogni momento di aggiornarsi”. C’è stato spazio anche per un ultimo consiglio: “non cedete alle mode. Certe offerte che oggi sembrano molto allettanti, in realtà non lo sono”. Dopo i consigli, è arrivato il tempo delle promesse, quelle della Regione Campania rappresentata dall’Assessore Severino Nappi, che si è innanzitutto complimentato con la platea: “Ateneapoli vi ha pagato o siete veramente così attenti? Perché questo vuole dire che c’è stato un salto di qualità generazionale. La Regione Campania vuole fare un patto con voi: stiamo lavorando per costruire le condizioni affinché, quando finirete l’università, potrete trovare facilmente un lavoro, qui o altrove”. Ma c’è una condizione indispensabile: “ovviamente abbiamo bisogno di giovani bravi e competenti. È vero che c’è disoccupazione, ma è altrettanto vero che circa centocinquantamila posti sono vuoti perché le aziende non trovano nei candidati le competenze giuste per assegnare il lavoro”. Motivo in più per partecipare al Salone dello Studente: “iniziative come questa vi aiutano a conoscere strade da seguire dove c’è prospettiva di lavoro, dando il panorama delle prospettive di ciò che si può fare dopo”. Condivide queste considerazioni il Direttore dell’Ufficio scolastico regionale Diego Bouché, che si sofferma sull’importanza di guardare in se stessi: “Il vero orientamento è introspezione. Bisogna fare qualcosa che interessa veramente e si deve provare a non cambiare idea, altrimenti ci si rallenta. È giusto informarsi attraverso scuola e docenti, cercando di prendere da loro tutto il meglio possibile”. Si sofferma sul rapporto scuola-università il prof. Luigi Verolino, direttore del SOFTEL: “La scuola è un ascensore sociale. Quello che si fa a scuola deve essere valorizzato all’università”. Lancia tre messaggi, invece, il Ministro Plenipotenziario Alberto Colella: “Vi voglio dare tre consigli, sulla base della mia esperienza professionale. Il primo è quello di dare una dimensione internazionale alla vostra vita. Viaggiate, conoscete il mondo e le lingue. E fate L’Erasmus che, secondo me, dovrebbe essere obbligatorio. Il secondo è quello di non avere paura. Il mondo è vostro e dovete cogliere tutte le opportunità che vi offre. Non temete di confrontarvi con i vostri coetanei stranieri. Voi siete bravi come gli altri, e forse anche di più. Infine, non vi fate abbindolare da chi vi dice che contano solo le raccomandazioni. Quello che conta è il merito. Siete voi”. Bisogna pensare positivo. Lo ribadisce il ProRettore dell’Università L’Orientale Elda Morlicchio: “I concetti importanti sono fiducia e ottimismo. Servono per affrontare il Corso di Laurea già dal momento in cui vi iscrivete”. È d’accordo con lei Emma Giammattei, Preside della Facoltà di Lettere del Suor Orsola Benincasa: “Niente nichilismo! È importante diventare detentori di un sapere e di un saper fare. Solo così sarete insostituibili. Il pessimismo è solo l’alibi per non fare niente”. Infine, il delegato dal Rettore della Federico II Alberto Di Donato ha suggerito il modo per scegliere al meglio il proprio futuro: “Informatevi. Qui nessuno vi sta vendendo niente. Questa non è la fiera dell’università. Noi qui stiamo mettendo a vostra disposizione quello che sappiamo fare. In secondo luogo, scegliete quello che vi piace. Fare diversamente crea solo dei rallentamenti o addirittura delle rinunce”.
A chiudere l’incontro è stato Luca Abete, volto noto del Tg satirico “Striscia la notizia” che è intervenuto in merito alla presentazione del contest fotografico “110 foto e lode”. Scattare una foto all’università, entrare nel portale e condividerla è il modo per partecipare al concorso che avrà inizio il prossimo 15 ottobre. C’è tempo per vincere uno dei tanti premi messi a disposizione. Nel frattempo, meglio orientarsi.
Ciro Baldini