Psicometria, la disciplina più complicata del primo anno

Per i 300 studenti che si saranno collocati in posizione utile nella graduatoria dei test d’ammissione per il Corso di Laurea in Scienze e Tecniche Psicologiche, le lezioni prenderanno il via dalla metà di ottobre; molto probabilmente, le matricole seguiranno in Aula Magna, presso il Polo Scientifico di Via Vivaldi, a Caserta. Il primo giorno è prevista una presentazione del Corso: i docenti spiegheranno come affrontare il nuovo percorso e a quali materie si approcceranno. Abitualmente, i primi giorni l’aula è gremita, ma “quest’anno, con una diminuzione di 100 posti, la situazione dovrebbe essere più semplice da gestire: più posti a sedere sulle sedie e meno sul pavimento!”, afferma ironica Valentina, in dirittura d’arrivo per la Laurea Triennale. Al Dipartimento di Psicologia, quello dei posti a sedere sembrava essere un problema non risolvibile nemmeno con il progredire dei mesi: “soprattutto in aula D, al primo piano, seguire diventa un vero problema. Spero si risolva con 100 persone in meno!”, sottolinea anche Simona, iscritta al terzo anno. I corsi più affollati sono Psicologia Generale e Psicometria: c’è sempre una lotta ai posti, soprattutto per quelli alle prime file. Al di fuori dei corsi, invece, è possibile studiare in tranquillità in aula A, nei pressi dell’Aula Magna, dove gli studenti riescono a ritagliarsi anche attimi di svago. L’anno accademico inizia con le materie più semplici, tra cui Psicologia Generale, Storia della Psicologia, Psicologia dello Sviluppo e Biologia, superabili con poche settimane di preparazione. Per alcuni, l’esamone è Psicometria, che comprende la Statistica e la Metodologia della Ricerca in Psicologia, articolato in esame scritto, orale e Laboratorio. “Molti studenti arrivano a Psicologia pensando di sfuggire alla Matematica, ma sbagliano di grosso. Ogni anno c’è un esame di Statistica!”, afferma Anna, iscritta all’ultimo anno del Corso di Laurea Triennale. Il prof. Roberto Marcone, docente di Osservazione del Comportamento Infantile e Delegato all’Orientamento, sottolinea proprio quest’aspetto: “La Psicologia non è una Filosofia un po’ più figa! Lo studente affronta un percorso di studi multidisciplinare e con formazione scientifica: incontra esami come Metodologia della Ricerca e Psicologia Fisiologica”. La matricola è spesso disorientata dalle materie scientifiche che incontra, poiché carica di luoghi comuni sulla Psicologia, ma “è importante avere piena coscienza che studiare Psicologia non significa curare la mamma, capire il cane o interpretare i sogni dell’amata/o. Non è nemmeno un modo per imparare a leggere nella mente delle persone! Suggerirei di studiare la psicologia per quella che è: una Neuroscienza”, continua Marcone. Dal secondo anno gli esami diventano meno semplici, ma sicuramente più interessanti, nulla a che vedere con le solite credenze: “c’è poco Freud e tante altre applicazioni: a partire dalla Psicologia Sociale, del Lavoro, fino ad arrivare alla Neuropsicologia, lo studio delle lesioni cerebrali”, sostiene Valentina. Ma, niente panico! Basta iniziare con poche ma fondamentali cose per avere ottimi risultati: in primis, occorre una buona dose di volontà ed essere presenti ai corsi, poi sostenere gli esami via via come vengono proposti cercando di non demordere ai primi fallimenti e, dulcis in fundo, “vivere l’università! Il primo anno rappresenta un passaggio epocale verso un percorso di crescita e autonomia. Frequentare significa poter scambiare pareri con colleghi, ansie paure e insicurezze”, suggerisce Marcone. Anche Fabrizio, iscritto all’ultimo anno, consiglia ai nuovi iscritti di “socializzare e confrontarsi con i colleghi, immergersi nell’ambiente universitario al fine di acquisire la giusta mentalità per affrontare lo studio e il percorso in genere, senza fidarsi ciecamente delle voci di corridoio ma reperendo le informazioni sempre da fonti ufficiali!”.
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