“Quest’anno per il Corso di Laurea in Medicina Veterinaria, di durata quinquennale, ci saranno 57 posti disponibili e il test d’ingresso si terrà il 10 settembre”, afferma la prof.ssa Paola Maiolino, delegata all’orientamento di Facoltà. “Per affrontare il test al meglio è necessario prepararsi in biologia, chimica, fisica, matematica e logica”. Al primo semestre si seguiranno corsi di Fisica, Anatomia Veterinaria, Morfogenesi e anomalie dello sviluppo, Istologia ed embriologia e Lingua inglese, accompagnati da esercitazioni pratiche.
Novità dell’anno 2012-13, il primo Policlinico Animale d’Europa al Frullone, struttura che permetterà agli studenti di fare pratica anche con i grandi animali. “Oltre alle sedi storiche di via Delpino e via Don Bosco, ora si potrà avere a disposizione un vero e proprio Policlinico”, grazie alla sottoscrizione dell’intesa tra la Federico II e l’Asl Napoli 1. “Non basta amare gli animali per fare lo zoonomo o il medico veterinario, c’è bisogno di un grande impegno, che i nostri studenti stanno dimostrando nel fronteggiare innanzitutto il problema delle strutture”. Gli iscritti a Medicina Veterinaria “devono rendersi conto che c’è bisogno di una grande dedizione sia nello studio, che nelle attività di tirocinio”. Numerose, infatti, le strutture che permettono di seguire queste attività, come il centro CReMoPAR di Eboli – “qui c’è una foresteria dove gli studenti possono anche passare la notte” – e l’azienda Improsta. Lezioni di teoria dunque, ma anche tanta pratica. “I ragazzi del quarto e del quinto anno hanno turni ospedalieri di dodici ore (dato che l’Ospedale del Frullone è aperto 24 ore su 24) nei quali è compresa anche la notte, perché gli animali in degenza hanno bisogno di assistenza continua”. Gli studenti del primo e del secondo anno, invece, si occupano del canile. “Qui sono loro richieste tecniche di primo approccio con gli animali, che vanno dalla pulizia al comportamentismo”. Un consiglio: “studiare contemporaneamente al corso, perché permette di metabolizzare meglio l’esame e non rimanere indietro”. Per chi non riesce a superare il test d’ammissione a Medicina Veterinaria? Niente paura, si può ritentare. “Potrà infatti iscriversi a Corsi di Laurea affini, come il nostro ad accesso libero, Tecnologie delle produzioni animali, o Biotecnologie, che prevede un percorso di Veterinaria. Nel primo caso potrà farsi convalidare alcuni esami (se supera il test l’anno successivo), nel secondo acquisirà maggiore conoscenza in biologia e chimica, materie molto utili, ma a scuola spesso trascurate”.
Attiva due curricula, al secondo anno della Triennale, il Corso di Laurea ad accesso libero in Tecnologie delle Produzioni Animali: “Allevamento animale e sicurezza alimentare e Allevamento e trasformazione dei prodotti”, conferma il Presidente del Corso Luigi Avallone. “L’accesso libero porta ad un numero di circa 200 iscritti l’anno. Una grossa percentuale resta interessata al percorso didattico-formativo, un numero esiguo utilizza le conoscenze acquisite come preparazione ai test di Medicina Veterinaria per l’anno successivo”. Al primo semestre le materie caratterizzanti oggetto d’esame riguardano: Agronomia e produzioni vegetali, Microbiologia generale e applicata alle produzioni animali, Fisica, Chimica e Parassitologia. “Gli sbocchi occupazionali interessano soprattutto le realtà zootecniche”. Gli studenti della Triennale hanno possibilità di fare pratica grazie a tirocini in varie strutture sparse sul territorio campano, in prevalenza nel casertano e salernitano. “Una volta laureati, i nostri ragazzi hanno possibilità di assorbimento nel settore dell’allevamento bufalino. Possono infatti seguire, ad esempio, la filiera produttiva dal latte al nostro prodotto tipico, la mozzarella”. Altre possibilità di occupazione riguardano il settore ambientalistico “che permette di alimentare la produttività della specie”. Cambiamenti all’orizzonte con l’avvento del nuovo Statuto porteranno alla formazione di un unico Dipartimento “dato che in totale in Facoltà siamo poco più di novanta docenti”. Altra novità, l’attivazione di Master: “Prima riguardavano solo l’area medico-veterinaria, ora anche i nostri studenti potranno seguire percorsi di specializzazione mirati”.
Allegra Taglialatela
Novità dell’anno 2012-13, il primo Policlinico Animale d’Europa al Frullone, struttura che permetterà agli studenti di fare pratica anche con i grandi animali. “Oltre alle sedi storiche di via Delpino e via Don Bosco, ora si potrà avere a disposizione un vero e proprio Policlinico”, grazie alla sottoscrizione dell’intesa tra la Federico II e l’Asl Napoli 1. “Non basta amare gli animali per fare lo zoonomo o il medico veterinario, c’è bisogno di un grande impegno, che i nostri studenti stanno dimostrando nel fronteggiare innanzitutto il problema delle strutture”. Gli iscritti a Medicina Veterinaria “devono rendersi conto che c’è bisogno di una grande dedizione sia nello studio, che nelle attività di tirocinio”. Numerose, infatti, le strutture che permettono di seguire queste attività, come il centro CReMoPAR di Eboli – “qui c’è una foresteria dove gli studenti possono anche passare la notte” – e l’azienda Improsta. Lezioni di teoria dunque, ma anche tanta pratica. “I ragazzi del quarto e del quinto anno hanno turni ospedalieri di dodici ore (dato che l’Ospedale del Frullone è aperto 24 ore su 24) nei quali è compresa anche la notte, perché gli animali in degenza hanno bisogno di assistenza continua”. Gli studenti del primo e del secondo anno, invece, si occupano del canile. “Qui sono loro richieste tecniche di primo approccio con gli animali, che vanno dalla pulizia al comportamentismo”. Un consiglio: “studiare contemporaneamente al corso, perché permette di metabolizzare meglio l’esame e non rimanere indietro”. Per chi non riesce a superare il test d’ammissione a Medicina Veterinaria? Niente paura, si può ritentare. “Potrà infatti iscriversi a Corsi di Laurea affini, come il nostro ad accesso libero, Tecnologie delle produzioni animali, o Biotecnologie, che prevede un percorso di Veterinaria. Nel primo caso potrà farsi convalidare alcuni esami (se supera il test l’anno successivo), nel secondo acquisirà maggiore conoscenza in biologia e chimica, materie molto utili, ma a scuola spesso trascurate”.
Attiva due curricula, al secondo anno della Triennale, il Corso di Laurea ad accesso libero in Tecnologie delle Produzioni Animali: “Allevamento animale e sicurezza alimentare e Allevamento e trasformazione dei prodotti”, conferma il Presidente del Corso Luigi Avallone. “L’accesso libero porta ad un numero di circa 200 iscritti l’anno. Una grossa percentuale resta interessata al percorso didattico-formativo, un numero esiguo utilizza le conoscenze acquisite come preparazione ai test di Medicina Veterinaria per l’anno successivo”. Al primo semestre le materie caratterizzanti oggetto d’esame riguardano: Agronomia e produzioni vegetali, Microbiologia generale e applicata alle produzioni animali, Fisica, Chimica e Parassitologia. “Gli sbocchi occupazionali interessano soprattutto le realtà zootecniche”. Gli studenti della Triennale hanno possibilità di fare pratica grazie a tirocini in varie strutture sparse sul territorio campano, in prevalenza nel casertano e salernitano. “Una volta laureati, i nostri ragazzi hanno possibilità di assorbimento nel settore dell’allevamento bufalino. Possono infatti seguire, ad esempio, la filiera produttiva dal latte al nostro prodotto tipico, la mozzarella”. Altre possibilità di occupazione riguardano il settore ambientalistico “che permette di alimentare la produttività della specie”. Cambiamenti all’orizzonte con l’avvento del nuovo Statuto porteranno alla formazione di un unico Dipartimento “dato che in totale in Facoltà siamo poco più di novanta docenti”. Altra novità, l’attivazione di Master: “Prima riguardavano solo l’area medico-veterinaria, ora anche i nostri studenti potranno seguire percorsi di specializzazione mirati”.
Allegra Taglialatela