9 squadre di studenti a UniSoccer, torneo di calcio a cinque

L’università non è soltanto studio, lezioni e sessioni d’esame, ma anche e soprattutto socialità e condivisione. Ne sono un esempio i team che si disputeranno la vittoria nel corso del torneo di calcio a cinque UniSoccer, promosso dall’associazione ‘Muov:iamoci’ e dal CUS (Centro Universitario Sportivo) di Caserta. Il torneo, che ha avuto inizio lo scorso 21 ottobre, vedrà competere nove squadre in sessantaquattro partite e terminerà in primavera, nel mese di marzo. Tutte le partite si terranno presso il campo retrostante l’aulario del Dipartimento di Lettere e Beni Culturali a Santa Maria Capua Vetere e, a breve, anche presso il complesso sportivo di Viale Ellittico a Caserta, chiuso attualmente per lavori. “Il mio ruolo è quello di collante”, dice il segretario generale del CUS Luigi Fattore, che riveste la carica per il primo anno, “l’impegno portato avanti dalle squadre e dai ragazzi dell’associazione è notevole, considerando che si tratta in larga parte di studenti e quindi di persone impegnate; i giocatori sono tutti bravissimi, di livello medio-alto”. Nove, si è detto, le compagini che si contendono la vetta.  Le squadre in gioco, tutte made in Vanvitelli, sono: ‘Infermieristica Caserta V:’, ‘The Royal Society’ (Dipartimento di Matematica e Fisica), ‘Real Terza Cattedra’ e ‘SSC Quantabattagl’, entrambe del Dipartimento di Giurisprudenza, l’‘Horous Team’ (Giurisprudenza e Beni Culturali) e il ‘Leotta Team’ di Lettere, Economia e Giurisprudenza. La squadra leader, in testa con nove punti, è la Materasso, composta da studenti di Atenei diversi (Fisciano e Federico II). Gli altri team sono i ‘Cugini di Zampagna’, composto di soli laureati in Giurisprudenza, e ‘Bombolone’, di cui fanno parte studenti del Dipartimento di Matematica e Fisica e ragazzi non ancora immatricolati. 
A parlare dell’iniziativa è Luca Valletta, studente di Beni Culturali, portavoce, insieme ad Alex Stefanelli, dell’Associazione ‘Muov:iamoci’ (“in vita da circa sei anni, sebbene sia sorta sotto altra denominazione e adottata quella attuale solo in un secondo momento”) della quale è presidente Leonardo Ventriglia: “stiamo cercando di dar vita ad un vero e proprio punto d’incontro tra gli Atenei della regione. Quest’anno molti dei giocatori appartengono ad Università diverse dalla Vanvitelli, come la Federico II e Salerno. L’università è l’ambiente nel quale trascorriamo molto tempo, di conseguenza credo sia necessario trovare nuovi termini di connessione. Un caso particolare è la squadra dei ‘Cugini di Zampagna’: nonostante siano tutti laureati, trovano piacere nel rimanere in qualche modo collegati all’università. A dimostrare la capacità d’inclusione di cui la nostra associazione si fa promotrice è la presenza di giocatori non ancora immatricolati, chiamati in gergo ‘fuoricoda’, nelle squadre. Un modo anche per far conoscere la Vanvitelli al di fuori dell’ambito universitario”, sottolinea Luca. E chiosa: “grandi amicizie sono nate nel corso dei tornei precedenti e quest’anno, con lo sconfinamento di territorio, sono convinto se ne stringeranno di nuove”. 
Nicola Di Nardo
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