La stesura della tesi è da molti studenti considerata un tasto dolente, ma non deve essere necessariamente così. Il Corso di Laurea in Lettere Classiche ha avviato un ciclo di incontri online finalizzati a preparare gli studenti del terzo anno alla ricerca del materiale, cartaceo e digitalizzato, all’impostazione della bibliografia e al migliore approccio per la scrittura del proprio elaborato. Ideatori e organizzatori del progetto sono il prof. Giancarlo Abbamonte, docente di Filologia classica, e la dott.ssa Federica Nicolardi, che hanno pensato di prefissare, nel corso di sei incontri, tra novembre e dicembre, una serie di obiettivi, pratici e teorici, da raggiungere insieme ai ragazzi entro la fine degli appuntamenti. Un’attività che, come molte altre, necessita quest’anno di una modalità alternativa di partecipazione, senza però inficiarne la qualità. Le lezioni si inseriscono “nel solco dell’iniziativa sull’orientamento degli studenti alla ricerca bibliografica, da sempre all’attenzione del prof. Abbamonte. Si è annualmente tenuto in presenza, con appuntamenti e visite tra le biblioteche e gli archivi dell’università e non solo. Al momento questo non è possibile, quindi si propone una modalità alternativa”, spiega la dott.ssa Nicolardi. Non si dispensa nessuna ricetta, per così dire, vincente, applicabile a tutti, continua la dottoressa, in quanto ogni Corso di studi ha delle specifiche caratteristiche che influiscono sul lavoro finale di tesi: “il programma è indirizzato specialmente agli studenti Triennali di Lettere Classiche. Forniamo le conoscenze di base e le dritte su come orientarsi su internet, che può essere una giungla di informazioni da dover filtrare. Spieghiamo quindi come farlo al meglio, come cercare la bibliografia di riferimento e come reperire i testi che servono tra biblioteche e archivi fisici e informatizzati. Informiamo poi gli studenti su abbonamenti a riviste e siti specialistici che l’università ha già attivi e che possono consultare”. Il laboratorio mira, in ogni caso, a fornire informazioni e abilità tecnologiche che possono rivelarsi utili a tutti, a prescindere dal proprio indirizzo di studi, ed è poi arricchito con nozioni più strettamente legate al Corso di Laurea di Lettere Classiche, come nel caso delle impostazioni del computer per poter scrivere in greco classico, l’uso corretto di accenti e spiriti, o ancora come si cercano i manoscritti o altri documenti specialistici digitalizzati. Questo, sottolinea la dott.ssa Nicolardi, perché ci si è resi conto che “i giovani ormai utilizzano quasi esclusivamente smartphone o tablet e poco il computer. Diversi hanno quindi difficoltà ad approcciarsi anche solo alle funzionalità dei computer e all’utilizzo di alcuni programmi di base”. Il riscontro da parte del corpo studentesco sembra essere stato molto positivo, con la partecipazione alla prima lezione, martedì 10 novembre, di più di ottanta studenti, in altre parole quasi tutti gli iscritti al terzo anno. “Gli studenti in questo momento credo vogliano sentirsi vicini all’ambiente universitario e mi pare che il corso non venga percepito come un in più da fare, ma come uno strumento di supporto”. La principale difficoltà della didattica a distanza riguarda il fattore del coinvolgimento attivo alla lezione. I ragazzi, tra distanza fisica e telecamere spente, non sempre interagiscono con gli interlocutori, così si cercano delle soluzioni efficaci: “stiamo valutando di assegnare delle esercitazioni durante gli incontri che permettano ai ragazzi di applicare concretamente quello che altrimenti resta solo teorico. Approntare la bibliografia di un intero argomento è qualcosa di molto lungo, il tempo non basterebbe per tutti, ma con qualche attività da compilare più velocemente saremo in grado anche di valutare la comprensione da parte degli studenti”.
Agnese Salemi
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