I nclusione di genere e valorizzazione dei giovani talenti femminili, in particolare nel Sud Italia. È YEP – Young Woman Empowerment Program, un progetto della Fondazione Ortygia Business School sviluppato in collaborazione con Intesa Sanpaolo. Fra gli Atenei del Sud Italia, c’è la Federico II, con il Dipartimento di Scienze Economiche e Statistiche (DISES) e il Dipartimento di Ingegneria Elettrica e delle Tecnologie dell’Informazione (DIETI). Obiettivo di YEP, aperto a 40 studentesse del primo o secondo anno Magistrale, è guidare e orientare le loro scelte accademiche e di carriera offrendo, per 6 mesi, il supporto individuale di una manager di Intesa Sanpaolo in un percorso di mentoring one to one. 31 sono le studentesse che, dal DISES, si sono candidate per la selezione. “Sia con Ortygia Business School che con Intesa Sanpaolo c’è una lunga conoscenza – spiega la dott.ssa Annalisa Scognamiglio, ricercatore di Economia Politica e referente del programma per il Dipartimento – YEP è una novità, è alla sua prima edizione e ha un target che è quello delle studentesse di Economia e Finanza e dell’Information Technology”. L’idea alla base “è anche quella di uno scambio bidirezionale, insegnare agli studenti, ma acquisendo anche qualcosa da loro grazie a questo rapporto tra mentor e mentee, ovvero manager e studentessa. La manager appoggerà e supporterà la studentessa nel raggiungimento dei suoi obiettivi di crescita professionale”. A se- lezione conclusa, “e questa è fatta dalla Fondazione Ortygia Business School sulla base di motivazione e merito, noi non siamo coinvolti, è in partenza il percorso che prevede, fino a maggio, sessioni individuali di mentoring e sessioni collettive e poi un evento finale di conclusione del programma”. L’opportunità, per le ragazze selezionate, è senza dubbio interessante. “Farsi strada nel mondo del lavoro per una donna può essere ancora difficile – prosegue la dott.ssa Scognamiglio – Meno rispetto al passato, ma è un fenomeno che non è stato arginato del tutto, soprattutto quando si tratta di raggiungere delle posizioni di alto livello. Essere seguita da una donna manager, una donna che ha avuto una brillante carriera e ha raggiunto una ragguardevole posizione, è sicuramente uno stimolo oltre che una fonte di indicazioni preziose”. Quanto all’università, “i nostri corsi sono sicuramente misti. Le nostre studentesse sono davve- ro brave e, anche nel mondo del la- voro, mi sembra che la collocazione sia abbastanza equa. Le donne che raggiungono alti livelli, proprio in considerazione di quanto detto finora, credo che abbiano una marcia in più”. Un consiglio “alle nostre ragazze” è: “osare, studiare, laurearsi presto e bene, imparare l’inglese. Magari anche fare qualche sacrificio in più, investire nella formazione all’estero ed essere sicure di sé”.
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