A Napoli i migliori specialisti internazionali dell’Islam

Studiare il mondo islamico, per interpretarne le caratteristiche, per conoscerne la millenaria civiltà e per capire che non tutto è assimilabile al fanatismo religioso che da alcuni anni occupa le cronache internazionali. Soprattutto, acquisire gli strumenti linguistici e culturali indispensabili a chi voglia lavorare in istituti diplomatici, associazioni, enti, imprese che abbiano contatti col mondo islamico o anche a chi intenda mettere le sue competenze al servizio dell’integrazione dei sempre più numerosi islamici che vivono in Italia. Sono questi gli obiettivi che si pone chi frequenta la Facoltà di Studi Arabo-Islamici e del Mediterraneo, l’ultima nata a L’Orientale, sulle ceneri di quella che fu la Scuola di Studi Islamici.
Poco meno di 300 gli iscritti, nel complesso; una sessantina di immatricolati all’anno. La Facoltà rappresenta uno dei pochissimi centri in Italia dove si studia l’Islam in tutti i suoi aspetti: lingua, religione, storia, economia, arte, società, archeologia. Preside ormai da molti anni è il prof. Luigi Serra. 
Professore, quali sono i Corsi di Laurea che afferiscono alla Facoltà? 
“Abbiamo il Corso di Laurea triennale in Lingue, Storie e Culture dei paesi islamici e il Corso di Laurea specialistica in Scienze delle Lingue, Storia e Culture del Mediterraneo e dei Paesi Islamici”. 
Quali sono gli insegnamenti del primo anno della Laurea triennale?
“Gli esami sono sei. Tra questi: Letteratura italiana, una lingua e traduzione di area europea, una lingua e letteratura di area islamica (lo studente può scegliere tra arabo, berbero, turco, urdu o etiope), Storia del vicino oriente islamico (o altra materia a scelta), Islamistica, una disciplina tra Archeologia egiziana, Civiltà preislamiche dell’Africa del Nord, Storia contemporanea dei paesi arabi, Storia dell’economia del mondo islamico, un esame a scelta tra archeologia subacquea in area mediterranea  e storia e cultura dei popoli del Sahara e del Sahel”.   
Un’offerta di grande fascino. Allo studente cosa suggerisce, per sfruttare al meglio le potenzialità formative della Facoltà?
“Evidentemente è essenziale che frequenti, che viva l’Università, che segua le lezioni dei docenti, perché questi ultimi sono tra i migliori specialisti di Islam in ambito internazionale. Seguire è particolarmente utile perché questa non è una Facoltà di grandi numeri, le lezioni si svolgono per gruppi non troppo grandi, il rapporto col docente è piuttosto diretto. Consiglio anche di viaggiare ogni volta che ci si riesce. Prendere diretto contatto con le realtà che si studiano è importante, per l’iscritto alla facoltà di Studi Arabo–Islamici e del Mediterraneo”. 
Dove si svolgono le lezioni?
“Essenzialmente a Palazzo Corigliano ed a Palazzo del Mediterraneo. Il primo è in Piazza San Domenico, il secondo in via Marina. I corsi cominceranno alla metà di ottobre”. 
Qualche novità per il prossimo anno?
“Si conferma l’offerta formativa. Arriva qualche altro docente di grande valore, tra cui Massimo Campanini, uno dei maggiori esperti e studiosi nel mondo di Storia contemporanea dei paesi arabi”. 
Le prospettive di lavoro, per chi si laurea, come sono?
“Istituti di cultura, editoria, carriera diplomatica, imprese che operano nei paesi islamici, istituti di credito che abbiano filiali nel mondo dell’Islam sono alcuni dei possibili modi nei quali si può utilizzare questa Laurea. Le opportunità si moltiplicheranno nel momento in cui in Italia si capirà l’importanza di una politica seria di accoglienza e di integrazione, quindi saranno assunti mediatori culturali ed interpreti in tutte le istituzioni dove già adesso ci si confronta con persone che arrivano in Italia dai paesi islamici. Penso alle questure, agli uffici immigrazione presso le prefetture, alle stesse amministrazioni comunali”. 
Chi non deve iscriversi a questa Facoltà?
“Chi pensa di fare l’Università da casa, chi non ha curiosità, passione, apertura mentale e spirito critico. La voglia di viaggiare è pure essa un buon ingrediente per un percorso formativo completo dello studente che opta per la Facoltà di Studi Arabo Islamici e del Mediterraneo”.   
Fabrizio Geremicca
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