Agraria, una scelta che rifaresti?

Diego De Matteis
iscritto al terzo anno del Corso di Laurea in Tecnologie alimentari, rappresentante degli studenti.
La struttura più bella: “l’Orto botanico. Mi piace tantissimo, non è molto grande ma è ben tenuto e contiene delle specie di piante assolutamente da vedere, che non si trovano altrove”. La delusione: “la mancanza di un servizio essenziale come la mensa studenti. Però pare che presto la struttura, chiusa per inagibilità, sarà riaperta e sarà ripristinato il servizio di ristorazione”. Tecnologie alimentari: una scelta che rifaresti? “Oggi no. Il Corso è interessante ma penso che con la riforma le cose non siano cambiate in meglio. Io ho fatto il passaggio dal vecchio al nuovo ordinamento, come tanti altri. Alcuni ne hanno giovato, altri purtroppo hanno visto i tempi allungarsi”. 
Roberto Dinacci
iscritto a Biotecnologie agrarie, 
ex rappresentante degli studenti.
Gli aspetti positivi. “Tanti. Il contatto con la natura, l’ambiente armonioso, il giusto equilibrio tra gli orari delle lezioni e lo svago, le possibilità di incontro con i docenti: non ho mai riscontrato un atteggiamento sordo o di distaccato rispetto alle esigenze dei ragazzi”. Il momento da dimenticare: “quando hanno chiuso la mensa. Ma pare che con l’inizio del nuovo anno finalmente riaprirà”. 
Marcello D’Auria
 iscritto al secondo anno di
Tecnologie alimentari, 
rappresentante degli studenti.
Nessuna delusione dalla Facoltà: “ero convinto di volermi dedicare a questi studi fin dall’inizio, le materie trattate mi piacciono moltissimo. Piuttosto, a volte mi hanno deluso gli studenti, che non sempre hanno dimostrato partecipazione attiva alle numerose attività extradidattiche che vengono organizzate”. Una scelta che rifaresti? “Sì, senza alcun dubbio. E penso che sia più bello studiare qui piuttosto che in altre facoltà scientifiche. Da noi ci sono corsi di laurea giovani, spesso innovativi. Inoltre il numero degli studenti non è elevatissimo, il che può essere un buon fattore anche in relazione alle prospettive occupazionali”. 
Luca Puzelli
dottorando, laureato da un anno
in Tecnologie alimentari 
Puzelli lavora al Criac, Centro di ricerche Interdipartimentale di Acquacoltura, dove svolge una ricerca sui dentici. Un suggerimento alle aspiranti matricole: “qui si deve studiare tanto, non ci si aspetti nessun regalo. Inoltre consiglio di vivere appieno la vita universitaria, cercando di prendere tutto quello che si può”.
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