La tanto attesa manifestazione EBEC (European Best Engineering Competition) è alle porte! Si terrà il 3 e il 4 novembre, presso la sede di Piazzale Tecchio di Ingegneria. L’evento, organizzato dall’associazione studentesca BEST (Board of European Students of Techonology), è una delle più importanti competizioni ingegneristiche a squadre a livello europeo. La gara si svolge in tre round: locale, nazionale e finale europea, che quest’anno sarà ospitata a Belgrado, in Serbia. “EBEC dà la possibilità a qualsiasi studente di partecipare – spiega Rita Daniele, responsabile dell’Opening Conference – È composta da due tipi di competizione: il Case Study, che consiste nella risoluzione di un problema manageriale/gestionale tipicamente presente nelle realtà aziendali (organizzazione eventi, marketing, risorse umane), e il Team Design, che riguarda la realizzazione di un prototipo in grado di effettuare determinate azioni. Non posso svelare i topic delle due prove, in quanto i partecipanti li scopriranno
solo il giorno stesso, ma garantisco che, rispetto agli anni passati, avremo a che fare con temi molto singolari”. Inoltre: “Stiamo provando a ‘coccolare’ di più i nostri partecipanti con maggiori servizi e comodità. Ogni anno BEST ed EBEC crescono e si arricchiscono, grazie all’esperienza che acquisiamo nel tempo. Ciò che non cambia è la passione e la dedizione di noi soci: resta sempre la stessa come se fosse la prima volta”. Il progetto, che attualmente coinvolge 88 università diffuse in 33 Paesi europei, offre agli studenti l’opportunità di mettere in pratica le conoscenze acquisite durante gli anni di studio, testare le proprie qualità in termini di inventiva, progettazione e lavoro di squadra, per risolvere problemi che spesso vengono forniti direttamente da aziende partner di BEST. “È l’occasione giusta per aprire i cassetti della mente e far uscire l’ingegnere che è in sé, senza avere il timore di fallire – riferisce Martina della Valle, al primo anno della Magistrale in Ingegneria Gestionale e responsabile del Case Study – Lo studente non ha tra le mani le redini di un’azienda, è solo una prova, quindi, quale occasione migliore per mettersi in gioco? Si può solo vincere!”. Anche Alessandro Evangelista, studente del secondo anno della Magistrale in Ingegneria dell’Automazione e responsabile della prova del Team Design è dello stesso avviso: “Prendere parte a questa iniziativa porta esclusivamente vantaggi. I ragazzi devono solo iscriversi gratuitamente, a tutto il resto pensa l’associazione: saranno forniti anche il materiale e gli strumenti utilizzati durante la prova. Inoltre, ritengo sia un ottimo modo per partecipare attivamente alla vita universitaria”. Questa competizione, che si svolge ormai da diversi anni, nonostante sia caratterizzata sempre dalla stessa impostazione, non manca di originalità, soprattutto nell’invenzione delle prove: “Anche se non posso dirvi di cosa si tratta – riferisce Alessandro – vi svelo un segreto. Per la prova di Team Design, i ragazzi dovranno darsi molto da fare con sega, martello e chiodi!”. Passiamo ora alla valutazione dei progetti: “Ad ogni round saranno presenti due giurie, una per ogni prova – continua Alessandro – Ciascuna giuria decreterà il vincitore tra i team partecipanti, seguendo delle linee guida comuni, tracciate in precedenza, così da rendere la valutazione delle squadre il più uniforme possibile. Componenti
delle commissioni saranno docenti universitari, rappresentanti dei partner dell’evento, membri BEST e altre figure professionali”. Ma nel caso in cui un partecipante non dovesse vincere? Niente di perso! Avrà il bagaglio d’esperienza un po’ più pieno e, se interessato a questo ambiente, potrebbe entrare a far parte di BEST. “Quest’associazione è il miglior modo per immergersi in un tipico ambiente aziendale. La sua struttura è divisa in dipartimenti, sottodipartimenti e working groups, esattamente come le più grandi multinazionali”, Conclude Alessandro. La sede di Best è a Piazzale Tecchio, il sito di riferimento è www.bestnapoli.org.
solo il giorno stesso, ma garantisco che, rispetto agli anni passati, avremo a che fare con temi molto singolari”. Inoltre: “Stiamo provando a ‘coccolare’ di più i nostri partecipanti con maggiori servizi e comodità. Ogni anno BEST ed EBEC crescono e si arricchiscono, grazie all’esperienza che acquisiamo nel tempo. Ciò che non cambia è la passione e la dedizione di noi soci: resta sempre la stessa come se fosse la prima volta”. Il progetto, che attualmente coinvolge 88 università diffuse in 33 Paesi europei, offre agli studenti l’opportunità di mettere in pratica le conoscenze acquisite durante gli anni di studio, testare le proprie qualità in termini di inventiva, progettazione e lavoro di squadra, per risolvere problemi che spesso vengono forniti direttamente da aziende partner di BEST. “È l’occasione giusta per aprire i cassetti della mente e far uscire l’ingegnere che è in sé, senza avere il timore di fallire – riferisce Martina della Valle, al primo anno della Magistrale in Ingegneria Gestionale e responsabile del Case Study – Lo studente non ha tra le mani le redini di un’azienda, è solo una prova, quindi, quale occasione migliore per mettersi in gioco? Si può solo vincere!”. Anche Alessandro Evangelista, studente del secondo anno della Magistrale in Ingegneria dell’Automazione e responsabile della prova del Team Design è dello stesso avviso: “Prendere parte a questa iniziativa porta esclusivamente vantaggi. I ragazzi devono solo iscriversi gratuitamente, a tutto il resto pensa l’associazione: saranno forniti anche il materiale e gli strumenti utilizzati durante la prova. Inoltre, ritengo sia un ottimo modo per partecipare attivamente alla vita universitaria”. Questa competizione, che si svolge ormai da diversi anni, nonostante sia caratterizzata sempre dalla stessa impostazione, non manca di originalità, soprattutto nell’invenzione delle prove: “Anche se non posso dirvi di cosa si tratta – riferisce Alessandro – vi svelo un segreto. Per la prova di Team Design, i ragazzi dovranno darsi molto da fare con sega, martello e chiodi!”. Passiamo ora alla valutazione dei progetti: “Ad ogni round saranno presenti due giurie, una per ogni prova – continua Alessandro – Ciascuna giuria decreterà il vincitore tra i team partecipanti, seguendo delle linee guida comuni, tracciate in precedenza, così da rendere la valutazione delle squadre il più uniforme possibile. Componenti
delle commissioni saranno docenti universitari, rappresentanti dei partner dell’evento, membri BEST e altre figure professionali”. Ma nel caso in cui un partecipante non dovesse vincere? Niente di perso! Avrà il bagaglio d’esperienza un po’ più pieno e, se interessato a questo ambiente, potrebbe entrare a far parte di BEST. “Quest’associazione è il miglior modo per immergersi in un tipico ambiente aziendale. La sua struttura è divisa in dipartimenti, sottodipartimenti e working groups, esattamente come le più grandi multinazionali”, Conclude Alessandro. La sede di Best è a Piazzale Tecchio, il sito di riferimento è www.bestnapoli.org.
Maria Maio