Alberto e Bruno, talenti del basket

Prosegue il torneo UISP di basket iniziato a metà dicembre: “al campionato possono partecipare tutti gli universitari amanti della disciplina. È organizzato dagli Enti di promozione sportiva e si svolge parallelamente a quello federale. Non c’è limite d’età e non presenta vincoli di nessun tipo”, spiega il tecnico Paolo Criscuolo. Vi partecipano tutti i cestisti del CUS, primi fra i quali Alberto Borrelli e Bruno Barone. Alberto, primo anno al Centro Universitario, è stato definito dal Mister ‘un talento esplosivo’. “Gioco da quando avevo 12 anni, ho partecipato ai campionati regionali. Il basket è uno sport che richiede impegno e dedizione, ma soprattutto intelligenza. L’altezza non è fondamentale (io misuro 1,85 m) ma devi essere mentalmente più svelto dell’avversario. Il campo è piccolo e devono giocarci 10 persone. Se ogni volta arrivi prima per un taglio a canestro, sei in vantaggio”, sostiene Alberto. L’esperienza aiuta, ma occorre il gioco di squadra: “ognuno deve fare il suo, ma anche aiutare il compagno in difficoltà. Non conta essere il capitano o meno, tutti ci dobbiamo incoraggiare a vicenda e quando il Mister propone uno schema, fare esercizi per memorizzarlo e trovare insieme soluzioni per metterlo in pratica”. Due i campionati da giocare quest’anno: “parallelamente al torneo UISP, di cui per ora abbiamo vinto una sola partita su quattro, giochiamo il campionato della FIP (Federazione Italiana Pallacanestro) in Promozione. Dopo otto partite siamo a metà classifica”. Oltre ad essere un ottimo cestista, Alberto è un aspirante nutrizionista, iscritto al secondo anno di Biologia Generale Applicata. “Riesco perfettamente a conciliare studio e sport, perché giochiamo alle 8.30 di sera nei giorni feriali, più una partita di campionato il fine settimana. Ho infatti la media del 26”, sottolinea. Ha scelto il percorso Nutrizione “perché vorrei occuparmi di alimentazione in ambito sportivo”. Chi pratica sport “deve assumere carboidrati, proteine e zuccheri in quantità maggiore e bere almeno due litri d’acqua al giorno, perché un atleta perde più liquidi e sali minerali”. Fare sport è importante per l’organismo: “che venga praticato a livello agonistico o amatoriale, lo sport mantiene in salute garantendo maggiore resistenza fisica, un ritmo cardiaco regolare e un fisico tonico”. Concentrato sullo studio, Alberto comunque non perde di vista gli obiettivi agonistici: “giocheremo domenica 26 la prossima partita in Promozione contro la squadra di Torre Annunziata, speriamo di farcela!”.
Tiratore scelto per il Mister è, invece, Bruno, che gioca dai 10 anni, anche per lui questo è il primo al CUS. “Per avere un ottimo tiro c’è bisogno di tanto esercizio. Ogni giorno a fine allenamento resto mezz’ora in più rispetto ai compagni, per tirare dalle diverse angolazioni del campo. Conto i canestri che riesco a fare e calcolo il miglioramento”. Bruno lavora tutti i giorni per un buon piazzamento nel campionato di Promozione, che per lui è molto impegnativo: “precede la serie D maschile, è una categoria di alto livello in regione”. Nonostante ciò, lo studio resta al primo posto: “sono al primo anno di Giurisprudenza, passione che coltivo da bambino insieme al basket, osservando lavorare come avvocati mio padre e mio nonno”. Alla domanda ‘sceglieresti l’esame o la partita, se capitassero nello stesso giorno?’ però tentenna. “Dipende dalla preparazione precedente all’esame e dall’importanza della partita. Il campionato UISP è di sicuro meno impegnativo. Con ogni probabilità rinuncerei ad un allenamento”. Ha già sostenuto l’esame di Istituzioni di Diritto Romano e si sta preparando per Diritto Privato: “trovo che sia una materia che più si avvicina alla concretezza quotidiana, rispetto alle storiche. Studio sei ore al giorno, sotto esame anche di più. Per me non è importante la media eccellente, ma finire in fretta il percorso quinquennale”. Gli esami richiedono preparazione individuale, ma nello sport, anche per Bruno, il gioco di squadra è fondamentale alla riuscita: “ci sono team che hanno ottimi giocatori, ma non c’è coesione interna, per cui perdono. Noi siamo molto affiatati e ci veniamo incontro dentro e fuori dal campo. Chi pratica sport del genere sa che deve lavorare innanzitutto al servizio del compagno”. Finché gli impegni lavorativi glielo permetteranno, giocherà, per cui ora è concentrato sulla partita contro Torre Annunziata: “la squadra ha due punti in meno rispetto a noi, non per questo la preparazione dev’essere minore. Bisogna giocare al massimo della forma tutte le partite, indipendentemente dalla loro importanza”.
Allegra Taglialatela
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