Vincenzo, studente di Psicologia, fotografa i pianeti

Passione particolare quella di Vincenzo De Simone, che da pochi anni si è dedicato all’astrofotografia. Lo studente del Suor Orsola, iscritto al primo anno di Magistrale in Psicologia, racconta com’è nata ed ha trovato espressione. “Ho esposto per la prima volta in Ateneo, in occasione del Natale Alsob (Associazione che sviluppa rapporti tra laureati e iscritti all’Ateneo)”. La manifestazione si è tenuta il 6 dicembre ed ha ospitato diverse performance artistiche. “L’interesse per le foto è nato alle medie, ho iniziato da autodidatta. Tre anni fa mi sono dedicato alle stelle, quando mio padre, appassionato di astrologia, ha comprato un telescopio. Da allora andiamo insieme in giardino, sul Vesuvio o dovunque ci sia uno spazio aperto, per fotografare i pianeti. Basta adattare l’obiettivo della Reflex al telescopio, non è difficile”, spiega. È soddisfatto del percorso di studi triennale (“non ho avuto problemi, né burocratici, né inerenti allo studio”) ma alla Magistrale non è tutto rose e fiori: “la maggior parte dei nostri docenti viene dal Nord Italia. Sono tutti molto bravi e coinvolgenti, ma fanno lezione per un semestre, poi tornano a casa. Ad alcuni non si può proprio chiedere la tesi, ad altri sì, ma seguono solo tramite mail o quando vengono a Napoli per una settimana”. Vincenzo ha iniziato la Triennale proprio quando è partito per la prima volta il Corso, si trova nella stessa situazione alla Magistrale: “il Corso è nuovo, partito quest’anno, quindi i miei colleghi ed io ci troviamo a fare da cavie. Con noi sperimentano un ciclo di lezioni o un docente che, se non va, l’anno prossimo cambia”. Indeciso nella scelta del percorso, tra Ergonomia Cognitiva e Risorse Umane, spiega la differenza tra Psicologia teorica e sperimentale: “quella che seguiamo è del secondo tipo, mentre negli altri Atenei si prediligono i teorici. Qui si dà più spazio alla pratica attraverso esperimenti”. Ne stanno infatti eseguendo uno per il corso di Psicologia dei Processi Cognitivi con la prof.ssa Simona Collina: “presentiamo ad un soggetto uno sfondo colorato al computer, sul quale facciamo scorrere delle parole dal senso positivo, negativo e non parole, per indagare la differente reazione emotiva generata dall’alternarsi di colori e frasi”, conclude.
- Advertisement -




Articoli Correlati