Alla scoperta del mondo musicale dell’Università di Salerno

Le vediamo spesso nei telefilm americani: sono le grandi università in cui gli studenti si incontrano per fare musica, giornalismo, cinema, teatro. Forse l’idea del campus americano è ancora lontana dal nostro modo di vivere l’Università, ma per fortuna non tutti la pensano così. A Fisciano l’associazione Musicateneo dell’Università di Salerno da oltre dieci anni si preoccupa di promuovere e divulgare le attività musicali e di danza all’interno dell’Ateneo salernitano.
Ma quali sono queste attività musicali? Ne parliamo con il prof. Gianfranco Rizzo, professore Ordinario di Macchine e Sistemi Energetici presso il Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Presidente di Musicateneo, il quale ci dice che “Musicateneo organizza le attività di varie formazioni musicali: l’Orchestra Jazz, la Camerata Strumentale, il Coro Pop, l’Ensemble di Percussioni, il Funky System, i 30inTango, i Blues Brothers Reloaded. Inoltre segue le attività dei gruppi di danza: quello di danze popolari e quello di tango argentino. Tutte attività che vengono anche accompagnate da corsi, alcuni dei quali fanno parte della formazione curriculare, come il corso di Informatica musicale o quello di Musimatica (per il Corso di Laurea Specialistica in Informatica). Poi ci sono altri corsi, uno fra tutti, quello di Improvvisazione jazz”.
Parliamo invece dei cd e dei dvd prodotti da Musicateneo…
“I gruppi di Musicateneo hanno finora prodotto tre CD  ed un DVD con la partecipazione di oltre un centinaio di studenti e docenti e con la collaborazione di musicisti di fama. Al momento è in corso di produzione un quarto CD, che vede protagonisti il Coro Pop e il Musicateneo Percussion Group. Ma sono in cantiere altri progetti che prevedono la collaborazione dei vari gruppi. Progetti molto interessanti perché la collaborazione di gruppi diversi vuol dire anche contaminazione di generi. E certamente le contaminazioni musicali sono un un’esperienza che arricchisce, ma possono risultare molto complesse sia dal punto compositivo che da quello esecutivo. Ma i gruppi del Musicateneo vantano oramai un’esperienza abbastanza consolidata da potersi permettere anche queste esperienze.” 
“Take the U train” è stata la prima esperienza di incisione nel 1999. Come è cresciuta – musicalmente parlando – in questi 10 anni l’orchestra jazz?
“Prima di tutto vorrei sottolineare che è significativo che il nostro progetto sia ancora attivo dopo dodici anni. Sicuramente il nostro punto di forza è che ci siamo organizzati e siamo riusciti a superare le tensioni che si possono creare tra gruppi che fanno attività artistiche simili. Noi abbiamo superato le tensioni e abbiamo creato delle collaborazioni che ci hanno permesso di crescere e di creare un prodotto di qualità. Che poi è anche un modo di presentarsi e promuovere l’ateneo. Naturalmente i gruppi si rinnovano continuamente perché, essendo costituiti per lo più da studenti, ne deriva che si creino dei cicli con ricambio di quattro-cinque anni. La formazione odierna ad esempio è completamente differente da quella che incise il primo cd”.
Ulteriori progetti per il futuro?
“Attualmente stiamo portando avanti un progetto con Renato Carpentieri – direttore artistico del Centro Universitario Teatrale –  che unirà prosa, poesia e musica. Inoltre stiamo per concludere un progetto che affianca quello della webradio Unisound, già attiva da due anni, e cioè quello di creare una televisione universitaria”.
Valentina Di Matteo
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