Appelli d’esame, quest’anno resta tutto invariato

SOS rientrato per gli studenti di Giurisprudenza. L’allarme bomba, lanciato qualche settimana fa, per la revisione del calendario annuale degli appelli d’esame perde vigore. La diatriba accesa in seguito all’approvazione del nuovo Regolamento Didattico, all’interno del quale si prevede la soppressione di una data d’esame – e quindi appelli ridotti da 7 a 6 – durante l’anno accademico, si è spenta in seno al Consiglio di Dipartimento di fine ottobre. Nessuna modifica per l’anno in corso: si potranno sostenere gli esami nelle sessioni già stabilite (compreso marzo) e non si dovrà modificare in nulla il proprio progetto curriculare. “È stato ritenuto opportuno soprassedere, almeno per quest’anno, allo stravolgimento degli appelli – afferma la prof.ssa Francesca Reduzzi Merola, Presidente della Commissione Didattica – È nostro interesse far andare bene le cose, e far restare 7 appelli anziché 6 ci è sembrata la cosa giusta al momento”. Un cambiamento si avrà per l’anno accademico 2017/2018, quando le date d’esame, pur restando 7, cambieranno collocazione. “Solo dal prossimo anno, cioè a partire da gennaio 2018, gli
appelli saranno così ripartiti: gennaio, febbraio, maggio, giugno, luglio, settembre e dicembre (fra il 10 ed il 20)”. Lo stravolgimento interesserà, però, le matricole del 2017. Solo per i neo iscritti gli appelli si ridurranno a 6 in quanto i neo immatricolati non potranno usufruire della sessione di dicembre. “Per tutti gli altri, e successivamente per le future matricole, resterà invariato il numero di 7 appelli. In linea generale, abbiamo cercato di dare il massimo
ascoltando le esigenze manifestate dai ragazzi”. La Commissione Paritetica si sta preparando ad un nuovo anno: “Archiviata la questione esami, non appena verranno eletti i rappresentanti degli studenti che siederanno in commissione, inizieremo a stilare un calendario di iniziative. Non mancheranno i Laboratori di Scrittura Giuridica e il Laboratorio di Ricerca giuridica sulle Banche dati. Infine, analizzeremo ciò che sarà emerso dalla Commissione
Riesame, per definire l’andamento dell’attività didattica”. Soddisfatti i rappresentanti del parlamentino studentesco
che si sono battuti perché il nuovo regolamento mantenesse inalterato il numero degli appelli. “Questo è stato l’unico accordo possibile – dichiara Francesco Alifano – Riteniamo che l’impegno profuso da tutti noi abbia portato ad ottimi risultati. Di certo si possono apporre dei miglioramenti, ad esempio relativamente alla decade di dicembre, ma, in un’ottica di stretta collaborazione con i docenti, ci riteniamo più che soddisfatti”. La conquista è stata poter mettere il tutto nero su bianco con uno specifico comma del Regolamento. “Partire con la modifica degli appelli da gennaio 2018 – spiega Francesco Indiveri – aiuterà tutti noi ad abituarci all’idea. Perdiamo marzo e ottobre, guadagniamo maggio e dicembre, ma, conoscendo le cose in anticipo, anche la nostra programmazione sarà diversa”. Nel Regolamento didattico è stata rimarcata anche “l’abolizione della bocciatura a camicia prevista per tutte le discipline. In questo modo, non vi sarà più il salto di sessione, ma lo stesso esame potrà essere ripetuto dopo 21 giorni da un’eventuale bocciatura”. Ripresa anche la questione concernente la media ponderata nella valutazione del voto di laurea: “non avrà effetto retroattivo, ma riguarderà solo gli iscritti a partire
dall’anno 2016/2017. Mantenere la media aritmetica per chi è già iscritto è stata una grande conquista che permette di tirare un sospiro di sollievo
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