Architettura Magistrale si presenta alle matricole

Misura e dismisura: è attraverso la discussione su questa coppia antinomica che si è svolta il 10 ottobre scorso la presentazione del Corso di Laurea Magistrale in Architettura. A fare gli onori di casa, presso la sede di via Forno Vecchio, il Presidente del Corso, nonché docente di Composizione Architettonica, la professoressa Roberta Amirante, insieme agli altri docenti della Facoltà. “Gli allievi che si sono appena iscritti – dichiara la professoressa Amirante – si trovano di fronte ad una moltitudine di materie e di volti nuovi. Per questo motivo, ci sembra importante organizzare una presentazione con i docenti: in modo da creare subito con loro un rapporto diretto. La prima cosa che assicuriamo, quindi, agli studenti è che non sono soli e possono sin da ora contare sulla disponibilità di tutti i loro insegnanti. In secondo luogo, vogliamo cercare di avvicinarli il prima possibile a quello che è il concetto di Architettura come misura dello spazio incommensurabile. E’ fondamentale che da questo momento in poi inizino a vedere le cose con occhi diversi, in quanto tutto ciò che ci circonda è architettura. Ritengo che questi siano momenti molto significativi, proprio per tutte queste ragioni”.
Il primo tra i docenti a prendere la parola, è il professor Alberto Fiorenza di Analisi Matematica e Geometria, il quale ha spiegato a grandi linee gli argomenti che tratterà nell’ambito del suo corso. “Non è stata una scelta casuale, quella di far parlare per primo il docente di una delle materie considerate più ostiche in assoluto – ha detto la professoressa Amirante – Vedendolo come una persona che colloquia con loro, forse si riesce ad avere un approccio più ‘morbido’ nei confronti della disciplina che insegna”. A seguire, gli interventi degli altri docenti: Riccardo Florio, coordinatore del primo anno e docente di Disegno dell’Architettura; Fortuna Liguori, Matematica; Achille Renzullo, Disegno; Fabrizio Spirito, Composizione; Gabriele Szaniszlò, Composizione; Renato Capozzi e Camillo Orfeo, Teorie della Ricerca Architettonica Contemporanea; Gemma Belli, Storia dell’Architettura e dell’Arte Contemporanea; Antonella Falotico, Costruzione delle Opere di Architettura. Tutti, durante la presentazione del proprio corso, hanno preso a modello varie opere architettoniche famose, come ad esempio la Cupola del Brunelleschi o il Partenone. Entusiasti i neo immatricolati. Tiziano Rossi afferma: “ho deciso di partecipare al test di ammissione perché questa è la Facoltà che più di tutte mi ha sempre affascinato. Ho frequentato il Liceo Scientifico, quindi so già che ci saranno delle difficoltà iniziali nei confronti di materie specifiche come il Disegno o la Progettazione, che dato il mio percorso di studi, non ho ancora avuto modo di affrontare. Credo, comunque, che questo sia normale all’inizio. L’importante è partire con entusiasmo”. Anche Federica e Claudia, che hanno superato brillantemente il test di ingresso, si sono dette soddisfatte della presentazione. “La volontà di iscrivermi ad Architettura – ha detto Federica – scaturisce dal mio amore per l’arte”. Claudia: “sono sicura della mia scelta, perché credo in futuro di poter svolgere un lavoro che non mi stancherà mai”. 
(A.M. P.)
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