Architettura si interconnette on-line con gli studenti

Parla di “importanti realizzazioni” sul fronte della didattica e dei servizi agli  studenti e sulla qualità degli spazi il Preside della Facoltà di Architettura Carmine Gambardella. 
Partiamo dai servizi. “Connect Faculty Student” è il nome del progetto ultimo nato che permette di interconnettere on-line la Facoltà con gli studenti. Un modo con cui i ragazzi “vengono aggiornati costantemente delle iniziative didattiche, delle informazioni riguardanti gli esami, i corsi, le lezioni”. Diverse le attività implementate: “informazioni del sito, dialogo con i docenti e con la Segreteria Studenti attraverso il sistema informativo GIS”. Inoltre, annuncia Gambardella, “tra qualche mese avremo su un’unica piattaforma tecnologica la verifica della frequenza ai corsi, i programmi e la registrazione on-line degli esami. Ciò ci permetterà di monitorare le carriere degli studenti in relazione ai loro fabbisogni”. Connect Faculty svolgerà, dunque, grazie al monitoraggio, la funzione di “sistema di allarme per avviare iniziative di tutoraggio mirato, di sostegno e di counseling per ovviare ai disagi riscontrati singolarmente. Ciò permetterà la risoluzione di annosi problemi di studenti fuori corso che in questo sistema saranno richiamati a optare per soluzioni personalizzate ed equiparate all’offerta didattica attuale”.
Risposte anche alle questioni sollevate dai candidati alle elezioni studentesche riportate sullo scorso numero di Ateneapoli. Il parcheggio della Facoltà, sottolineavano gli studenti, è distante (circa 500 metri dalla sede dei corsi) e collocato in una zona poco sicura di sera (alcuni corsi finiscono dopo le 19.00). “Gli studenti della Facoltà di Architettura devono contribuire a rendere sostenibile ecologicamente la città utilizzando mezzi pubblici”, dice il Preside. E fa notare che “il sistema ferroviario ben collega Aversa anche con Napoli e l’hinterland”. Inoltre, dalla Stazione Ferroviaria “è istituito un ottimo servizio di collegamento di bus comunali”. Per gli studenti residenti ad Aversa, invece, un compromesso: “Se utilizzeranno le biciclette avranno dei bonus che richiederò con un progetto che presenterò alla Provincia, appena sarà nella pienezza delle funzioni, per limitare l’inquinamento”. Agli irriducibili dell’automobile, infine, il Preside ricorda che “il parcheggio comunale dedicato alla Facoltà come da indicazione segnaletica è a circa trecento metri dalla Facoltà con la rilevante presenza nei pressi del Commissariato di Polizia”. Anche la sicurezza, dunque, sembra garantita. 
Altro problema, l’assenza in Facoltà di un Centro Stampa e Plottaggio. Gambardella rassicura: “Abbiamo avviato concretamente procedure che porteranno, attraverso il sistema Connect Faculty, anche al Service in questione, offrendo agli studenti una rilevante opportunità di risparmio rispetto ai servizi privati commerciali”.
Passiamo, infine, all’offerta didattica. “Non corrisponde al vero che abbiamo eliminato due Lauree biennali Specialistiche su tre, in quanto per il prossimo anno accademico non abbiamo attivato il Corso Triennale di Scienze dell’Architettura e il Corso Biennale Magistrale Architettura e Progetto dell’Ambiente Urbano”. Una decisione che ha intenti ben precisi: “Questa scelta è stata operata per ampliare il numero degli studenti da 110 a 200 nel Corso Quinquennale Magistrale di Architettura, riconosciuto dalla Comunità Europea” mentre “gli altri Corsi, Architettura e Ingegneria Magistrale e i Corsi inerenti il Disegno Industriale, sono rimasti invariati e regolarmente attivati”. La scelta di non attivare i due Corsi citati “va letta e approfondita nella Relazione di denuncia della Corte dei Conti che ha stigmatizzato l’offerta formativa delle Lauree Triennali come un fallimento didattico ed economico i cui risultati hanno creato ulteriori illusioni di lavoro, non confortate nemmeno dalla spendibilità del titolo”, spiega il Preside.
Cambiamenti, dunque, in linea con le esigenze degli studenti: “Il rafforzamento della Laurea Quinquennale Magistrale di Architettura è la risposta ai bisogni formativi del nostro capitale umano, una risposta alla necessità degli studenti di possedere un titolo riconosciuto professionalmente, una risposta alle famiglie che con molti sacrifici pretendono giustamente una qualità formativa in grado di fare competere i propri figli nel mercato del lavoro con valido curriculum”, conclude Gambardella.
Barbara Leone
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